DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER…
1 - VOLI, HOTEL, FACILITATORI E RECLUTE TURCHIA CROCEVIA DEI JIHADISTI
Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
erdogan in versione imperatore ottomano
Hayat Boumeddiene, la donna ricercata per la strage di Parigi e compagna del terrorista Amedy Coulibaly, è scappata in Siria via Turchia. Una notizia che ha sorpreso pochi. Da quando è iniziata la guerra in Siria diversi movimenti armati, compreso l’Isis, hanno sfruttato la rotta turca per far affluire volontari. Tre aeroporti — Gaziantiep, Antakya, Sanliurfa — tutti collegati a Istanbul, permettono di arrivare rapidamente dall’Europa, spesso con voli low cost. Una rete di case sicure e piccoli hotel sono il primo punto d’appoggio.
Qui i facilitatori accolgono le reclute, a volte fanno un controllo per scoprire eventuali infiltratati, quindi trasferisco uomini e donne oltre frontiera, in Siria. La Turchia, per molto tempo, ha lasciato fare: un atteggiamento legato all’azione in favore dei ribelli siriani in lotta contro il regime di Assad. Una situazione che, con la crescita dell’Isis e dei qaedisti di al Nusra, è diventata però allarmante.
Almeno per i Paesi occidentali che hanno denunciato il lassismo di Ankara. I turchi hanno risposto aumentando — di poco — i controlli. Hakan Fidan, il capo del servizio segreto Mit, ha dato di recente i numeri: abbiamo deportato 1.056 stranieri e messi al bando oltre settemila individui sospetti. Una goccia in un mare agitato. Il 7 una donna si è fatta saltare in un posto di polizia a Istanbul.
hayat boumedienne e amedy coulibaly
All’inizio hanno sostenuto che fosse una militante di un gruppo di estrema sinistra, poi hanno detto che era una daghestana, madre di una bambina e forse moglie di un guerrigliero Isis morto a Kobane. Un attentato «strano», magari un segnale coperto ai turchi perché non si mettano in mezzo lungo il sentiero della Jihad.
2 - TURCHIA: DAVUTOGLU, GERMANIA CI SOSTENGA PER INGRESSO IN UE
(ANSA) - Il premier turco Ahmet Davutoglu ha chiesto il sostegno della Germania per attivare il processo di ingresso, ''un giorno'', della Turchia nell'Unione europea. ''Sarebbe anche una risposta molto buona per coloro che vogliono dividere l'Europa'', ha detto Davutoglu in occasione della sua prima visita a Berlino dopo l'elezione a primo ministro.
Per il premier turco l'ingresso di un Paese islamico darebbe all'Europa una nuova dimensione, e sarebbe ''un segnale di pace a tutto il mondo''. Considerata l'ampiezza dei temi di discussione con l'Europa e, in particolare, la Germania, la cancelliera tedesca Angela Merkel e Davutoglu hanno deciso di avviare una serie di consultazioni di governo a intervalli regolari.
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