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“MOSCA STA PREPARANDO OPERAZIONI OSTILI CONTRO ALTRI PAESI EUROPEI. GLI OBIETTIVI DI PUTIN VANNO OLTRE L’UCRAINA. LUI VUOLE SOLO LA GUERRA” – ZELENSKY CAMBIA LOOK, ESIBISCE UNA GIACCA SAHARIANA, DI COLORE NERO (RINUNCIANDO ALLA TRADIZIONALE MIMETICA) E AL VERTICE NATO MANDA UN AVVISO ALL’EUROPA – IL PRESIDENTE UCRAINO E' TORNATO A CHIEDERE FINANZIAMENTI E SANZIONI PIU' INCISIVE CONTRO LA RUSSIA – OGGI L’INCONTRO CON TRUMP

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Giuseppe Sarcina per il Corriere della Sera - Estratti

 

VOLODYMYR ZELENSKY E MARK RUTTE - VERTICE NATO AJA

L’Aia In attesa dell’impatto con Donald Trump, previsto per oggi, Volodymyr Zelensky semina inquietudine al vertice della Nato: «Alla nostra intelligence risulta che Mosca stia preparando operazioni ostili contro altri Paesi europei. Gli obiettivi di Vladimir Putin vanno oltre l’Ucraina. Putin vuole solo la guerra».

 

Per l’occasione il presidente ucraino ha rinunciato all’abbigliamento militare e si è presentato all’Aia, la città olandese che ospita il summit, con una giacca sahariana, di colore nero, come la camicia e i pantaloni. Lo ha accolto il Segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, premuroso quasi fino all’eccesso. 

 

 

zelensky putin rutte

Zelensky e gli esperti della Nato hanno concordato su un punto: i russi sono pronti a intensificare l’offensiva lungo tutta la linea del fronte, da Sumy, a nord-est, fino a Zaporizhzhia, nel centro del Paese. Nelle ultime settimane, secondo le stime della Nato, l’armata putiniana ha perso 1.300 soldati al giorno. Un numero terrificante. Così come, per un altro verso, è impressionante la capacità produttiva dell’industria bellica russa. Due soli esempi: 130 carri armati alla settimana; tre milioni di droni, sempre più sofisticati, all’anno.

 

L’economia russa è certamente in difficoltà, ma gli analisti della Nato hanno detto a Zelensky che Putin può reggere il ritmo della guerra almeno fino al 2027. 

 

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zelensky rutte vertice nato

Anche per questo il leader ucraino ha insistito pubblicamente sulla necessità di «spezzare ogni legame che collega la Russia ai suoi complici, perché stiamo combattendo contro una rete di attori statali e non statali». Questa rete «comprende Corea del Nord, Iran, aziende cinesi e tante altre».

 

Zelensky è tornato a chiedere sanzioni più incisive e finanziamenti per l’industria bellica ucraina.

 

Oltre ai soldi, servono le garanzie di sicurezza. In fondo lo schema di Zelensky è rimasto lo stesso negli ultimi tre anni. Quello che è cambiato radicalmente è il contesto, ora condizionato dalle mosse di Trump. Lo scorso anno, il summit di Washington, con Joe Biden alla Casa Bianca, si concluse con una promessa solenne: «Il percorso dell’Ucraina verso la Nato è irreversibile». Rutte, forse in modo spericolato, ha detto che nel comunicato finale dell’Aia «ci sarà continuità», come dire: prima o poi Kiev entrerà nel club atlantico. Ma Trump sottoscriverà un testo del genere? Decisamente improbabile.

PROPAGANDA - VLADIMIR PUTIN

 

Oggi pomeriggio Zelensky vedrà il presidente Usa e, subito dopo, avrà un incontro collettivo con Giorgia Meloni, il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier polacco Donald Tusk.

ZELENSKY E MERZzelensky vertice nato