Da corriere.it
vassell
La polizia di New York ha sparato ad un afroamericano con problemi psichici uccidendolo, in una strada di Brooklyn, dopo che questi aveva brandito e puntato un oggetto che gli agenti hanno ritenuto fosse una pistola, e che è invece risultato essere solo un tubo di metallo ricurvo.
L’intervento
Cinque agenti — tre in borghese e due in divisa — sono intervenuti dopo tre chiamate al numero di emergenza che segnalavano la presenza di un uomo che minacciava i passanti con una pistola d’acciaio nel cuore di Brooklyn, a Crown Heights, riferisce il New York Times. I poliziotti hanno sparato 10 pallottole, colpendolo a morte.
Chi era
L’uomo è stato identificato dal padre: si tratta di Saheed Vassell, aveva 34 anni, soffriva di disturbi bipolari ed era stato ricoverato più volte negli ultimi anni. Il giovane era noto alla polizia: era stato fermato più volte dalla e poi rilasciato perché riconosciuta come persona con disturbi psichici.
Era nato in Giamaica ed era arrivato a New York da bambino, a sei anni. Viveva con la sua famiglia a Crown Heights, e in passato aveva lavorato come saldatore. Lascia un figlio di 15 anni.
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Caso simile tre settimane fa
La sua uccisione avviene a meno di tre settimane dall’aggressione mortale da parte della polizia a un altro ragazzo di colore in California: Stephon Clark, 22 anni, si trovava nel giardino della nonna a Sacramento quando gli agenti gli hanno sparato: pensavano che stesse puntando contro di loro una pistola, ma aveva in mano soltanto un cellulare. L’episodio, avvenuto il 18 marzo, è stato interamente ripreso dalle bodycam degli agenti.
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