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    IL GOVERNO FINISCE A STRACCI SULL'EVENTUALE OBBLIGO DI ASSICURARE LE ABITAZIONI PRIVATE CONTRO LE ALLUVIONI - SALVINI STRONCA LA PROPOSTA DEL MELONIANO MUSUMECI SULL’OBBLIGATORIETA’ DELL’ASSICURAZIONE: “MAI SULLE CASE PRIVATE, NON VIVIAMO IN UNO STATO ETICO” – “MA L’OBBLIGO PER LE IMPRESE GIÀ C’È, L’ABBIAMO VOTATO A DICEMBRE SCORSO”, RIBATTE MUSUMECI – LA LEGA INSISTE SUL NO: "SAREBBE UN FAVORE ALLE COMPAGNIE ASSICURATRICI"


     
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    Ma. Pa. Per il Fatto Quotidiano - Estratti

     

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    Alla fine il governo va in cortocircuito sulla vicenda delle polizze catastrofali: un tutti contro tutti in cui è soprattutto la razionalità a rimetterci.

     

    Di quanto toccherà alle imprese diremo tra un attimo, ma va sottolineato che l’idea buttata lì venerdì dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci (arrivare “gradualmente” all’obbligatorietà dell’assicurazione contro inondazioni, terremoti ecc. anche per le famiglie) è stata stroncata senza appello dalla Lega, a partire dal vicepremier Matteo Salvini, e pure dal presidente siciliano Renato Schifani (“no a proposte classiste”), che – va detto – ha in antipatia il suo predecessore Musumeci.

     

    Il fu capitano ieri se n’è andato a un evento di Confedilizia a Padova per stroncare il collega: niente polizza obbligatoria sulla casa, “lo Stato può dare delle indicazioni, però non viviamo in uno Stato etico, dove lo Stato impone, vieta o obbliga”. Che lo Stato non faccia queste cose è ovviamente falso, ma nel merito Musumeci fa finta di non sentire: “Sulla polizza per le famiglie è aperto un confronto per capire se le compagnie assicurative sono disponibili.

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    Noi puntiamo su un partenariato pubblico-privato e poi bisogna decidere se deve essere, come io sostengo almeno nella prima fase, facoltativo”.

     

    Nel cortocircuito del governo accadono però cose bizzarre. La Lega, nell’empito della polemica sulle case, si è spinta talmente in là che ha finito per criticare una legge che ha già votato nove mesi fa: l’obbligo dell’assicurazione contro le catastrofi per le imprese. “Lo Stato deve incentivare l’assicurazione per cittadini e imprese con detrazioni o altro e deve investire per la sicurezza del territorio.

     

    Se diventa un’assicurazione e basta, di fatto è una tassa a favore delle compagnie assicuratrici e non è una proposta accettabile”, ha detto il deputato Stefano Candiani, peraltro fedelissimo del leader timoroso dello “Stato etico”.

     

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    Problema: come detto, l’obbligo per le imprese già c’è, “l’abbiamo votato a dicembre scorso”, spiega – evidentemente ai suoi colleghi – il povero Musumeci

     

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