Annalisa Cuzzocrea per la Repubblica
NUGNES
Come sempre, sono in pochi a venire allo scoperto. Anche perché stavolta a firmare un durissimo post sul blog sull’immigrazione («È il momento di proteggerci »), dopo l’uccisione in Italia del terrorista di Berlino, è stato Beppe Grillo in persona. Non ce la si può prendere con un anonimo estensore della Casaleggio Associati. Non si può dire: «Il blog è una cosa, il Movimento un’altra», come accadeva fino a qualche tempo fa.
Così, durante le feste, la senatrice Paola Nugnes e i deputati Vega Colonnese e Giuseppe Brescia usano le loro pagine Facebook per dire che non sono d’accordo con quei toni e con quell’impostazione. E vengono appoggiati da alcuni loro colleghi a suon di “mi piace” e condivisioni che suonano come atti coraggiosi in un momento in cui ogni presa di distanza dalla linea ufficiale è segnalata come dannosa per il Movimento.
BEPPE GRILLO AL CAMPIDOGLIO
La napoletana Vega Colonnese - che viene dallo stesso meet up di Roberto Fico e ne condivide spesso idee e posizioni - si sfoga alla vigilia di Natale: parla di «un misto di frustrazione e rabbia». E racconta: «Nessuno vi ha mai spiegato il faticoso lavoro di studio, di denuncia, di amarezza dopo le ispezioni, di inutilità di termini come “migranti economici”. Nessuno ve lo spiega perché è più facile semplificare fino a creare confusione tra immigrazione e terrorismo. E allora informatevi voi per bene senza leggere sciocchezze. I miei auguri di Natale sono rivolti a chi vuole fare realmente la rivoluzione senza cercare a tutti i costi il consenso ».
Un atto d’accusa che si sposa con quello di Giuseppe Brescia, che sull’immigrazione ha lavorato in Parlamento depositando mozioni dallo stile molto diverso rispetto a quello del blog. «Comprendo perfettamente la paura che ci coglie quando ci sentiamo sotto attacco, ma è proprio in questi momenti che bisogna rimanere lucidi - scrive il deputato - trovo sbagliatissimo sovrapporre le tematiche terrorismo/immigrazione ». E conclude: «Gli studiosi dicono che da qui al 2030 circa 200milioni di persone si sposteranno dai paesi poveri a quelli ricchi, quindi la sfida che ci troviamo ad affrontare è globale. Chiudersi in un recinto non servirà a nulla, il recinto sarà spazzato via!».
GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA
Il post è argomentato e viene condiviso dai deputati Massimiliano Bernini e Silvia Chimienti e dalla capogruppo in Senato Michela Montevecchi. Mentre un’altra deputata, Silvia Giordano, condivide, insieme a Brescia, qanto scrive la senatrice Nugnes: «Tutta questa “grande” immigrazione corrisponde appena allo 0,2% della popolazione europea, è una questione di gestione, non di “invasione”». E ancora: «L’occidente non può girarsi dall’altra parte e liquidarli con un semplicistico “se ne devono andare a casa loro”».
Sono sensibilità presenti nel Movimento da sempre. Venute fuori quando Grillo e Casaleggio tuonarono contro chi aveva proposto l’abolizione del reato di immigrazione, per poi essere sconfessati dallo stesso blog: gli iscritti - nel 2014 - votarono per quella posizione contro l’idea degli stessi fondatori. E si ribellarono quando un post scritto per chiedere le dimissioni di Ignazio Marino parlò di una Roma sommersa da «topi, spazzatura e clandestini». Allora fu Alessandro Di Battista ad attaccarsi al telefono, facendo cambiare quel testo.
Anche stavolta, in un gioco di rilanci e condivisioni mai casuali in un Movimento che vive sulla rete, Luigi Di Maio ha subito postato sulla sua pagina le parole di Grillo sul blog. Mentre Roberto Fico e Alessandro Di Battista, hanno preferito scrivere d’altro.
GRILLO NUGNES DI MAIO DI BATTISTA