Alessandro Ferro per ilgiornale.it
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Rincaro ingiustificato di 32 centesimi: cosa succede al prezzo della benzina
Non si ferma il caro benzina sull'estate degli italiani: una nuova impennata del prezzo del carburante ha fatto infuriare consumatori e associazioni di categoria. Il prezzo della benzina, infatti, è ormai tornato stabilmente sopra i due euro con una media nazionale di 2,069 al litro. Il gasolio, invece, ha un costo solo di pochissimo inferiore e si aggira sui 2,006. Nonostante le misure varate dal governo con il taglio delle accise, il "tetto" dei due euro è stato sfondato: soltanto un mese fa, il prezzo calmierato toccava valori di 1,830 euro al litro per la benzina e 1,835 per il diesel.
La denuncia di Federconsumatori
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L'Onf (Osservatorio Nazionale Federconsumatori) ha calcolato che sui carburanti c'è un sovrapprezzo ingiustificato di almeno 32 centesimi che, in soldoni, si traduce in aumento medio di 384 euro l'anno per ogni famiglia. Il caro carburanti sta provocando un effetto a catena incredibile perché sempre più gente è costretta a privarsi di un certo tipo di spesa nel settore alimentare. "Si rende indispensabile un intervento più incisivo per contrastare le speculazioni in atto, sia sul mercato interno che sui mercati internazionali", ha affermato il presidente di Federconsumatori, Michele Carrus, il quale ha sottolineato che servono nuove misure per frenare i rincari "definendo un tetto massimo ai prezzi presso i distributori per definire il carico dell'iva al costo netto dei carburanti, non più sull'importo comprensivo di accise", come si legge su LaNazione.
Un andamento anomalo
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Sul piede di guerra anche il Codacons, che per porre freno ai rincari di benzina invoca gli interventi di Antitrust e Procure della Repubblica, "allo scopo di accertare chi sta speculando sulla pelle degli italiani". È stato presentato un nuovo esposto all'Autorità per la concorrenza e a 104 Procure di tutta Italia con la richiesta di aprire un'indagine su questa nuova ondata di aumenti per far luce su possibili speculazioni e predisporre sequestri anche alle società dell'oro nero. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno la benzina costa il 25% in più, il gasolio addirittura il 33% in più. "Un andamento dei listini del tutto anomalo, che si registra nonostante il taglio delle accise disposto dal Governo e che non sembra essere giustificato dalle quotazioni petrolifere", afferma il Codacons.
Un tetto al prezzo
Secondo la Cgia (Associazioni Artigiani e Piccole Imprese), è necessario un tetto massimo per il prezzo della pompa da attuare anche per il gas. "Il decreto taglia accise che ha ridotto per legge di 25 centesimi al litro il prezzo alla pompa di benzina e diesel è stato ormai abbondantemente 'neutralizzato'; i rincari, infatti, hanno ormai "incorporato" lo sconto". Un problema non poco visto che l'8 luglio dovrà esserci una proroga prima che il prezzo decolli ulteriormente.
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