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Tutti sanno che il porno è solo una fantasia, erotismo cerebrale, rapporto tra io e la mia follia, ma per molti è la fonte primaria di educazione sessuale. Anche quando le scuole si occupano di insegnare il sesso, tendono a parlare molto dei falli e poco dei clitoridi. Dal punto di vista del piacere femminile, il porno fa genericamente schifo.
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Dice Gail Dines, che ha scritto “Pornland: how the porn industry has hijacked our sexuality”: «Ogni tecnica che prenda dal porno è sbagliata. Se gli uomini pensano di imparare lì come dare piacere a una donna, resteranno delusi. Manca il sesso come divertimento, creatività, intimità. E’ ridotto a una scopata robotica degli orifizi femminili». Se qualcuno vuole genuinamente diventare un amante decente, ecco qualche consiglio.
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Bisogna iniziare dall’erotismo. Se una donna dà uno sguardo, già l’uomo è pronto per l’azione. Non funziona così. Per molte donne il sesso comincia in altro modo, e non dall’interno coscia. Va costruita una storia. Va sussurrato, passo passo, quello che s’intende fare.
Un uomo deve dire come intende toccare la sua donna. In “The Kosher Sutra” di Rabbi Shmuley Boteach l’erotismo è definito come “l’eccitante desiderio di connettersi”. I passaggi sono conoscere, esplorare, penetrare e comprendere. “Quando le nostre vite sono elettrizzate dalla pulsione erotica, tutta l’esistenza è illuminata”.
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Secondo gli studi di Marta Meana, presidente della “Society for Sex Therapy and Research”, sentirsi desiderata è la fonte del desiderio femminile. Quindi, la prima cosa è far sapere a una donna quanto sia attraente, quale incontrollabile passione istighi. Il sesso deve essere consensuale.
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All’interno di questa regola però è chiaro che una delle fantasie femminili più ricorrenti, sia l’esser presa con la forza. Non stuprata, solo ardentemente desiderata, un’urgenza emotiva espressa attraverso la potenza fisica che la fa sentire unico oggetto di un insostenibile bisogno.
Altro consiglio: concentratevi sul tocco senza altre mire. Bisogna educare le persone a godersi un “viaggio completo”, non a raggiungere subito il climax. Per “viaggio completo” s’intende una varietà di attività che servono ad aumentare l’eccitazione del partner. Attività non direttamente genitali, tipo il bacio, il massaggio, il sussurro, la sospensione.
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Più tempo si dedica al sesso, migliore sarà l’orgasmo. L’antico manuale “Ars Amatoria” di Tung-hsuan già consigliava tanto corteggiamento prima del sesso. Carezze, sospiri, discorsi appassionati, prima di arrivare in cima alla “via Lattea” e “straripare secrezioni nella profonda vallata”.
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Anche allora, però, l’uomo proseguiva con il suo discorso appassionato, continuava a baciare i seni, l’ombelico, e le labbra dabbasso della sua amante. Nell’”Ars Amatoria” di Ovidio la pazienza nel sesso è una virtù: «Se ascolterai me, non avrai troppa fretta di raggiungere il culmine della felicità. Impara abili manovre per raggiungere il climax per gradi. Quando ti sarai sistemato sano e salvo nel santuario della benedizione, non permettere che la timida paura fermi la tua mano. Sarai ampiamente ricompensato dalla luce tremante dei suoi occhi, come se i raggi del sole danzassero sulle onde. Seguiranno gentili mormorii, gemiti e sospiri carichi di estasi».
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E poi, trovate “il punto sacro”, non è importante che si chiami “G”. Esiste una zona che dà piacere infinito, e, come insegnano i maestri tantrici, va stimolata il più possibile. Secondo gli studi scientifici, l’89% degli orgasmi femminili dipende dalla sistematica stimolazione delle pareti vaginali.
Infine, non scopiazzate dai film la sequenza di mosse che sembrano avere successo. L’idea che esista un modo ideale e statisticamente provato per scopare porta inevitabilmente a un risultato deprimente. Bisogna essere presenti, sentire ciò che sente l’altro, aspettare la giusta lubrificazione, solo allora si capirà quanto essere incisivi, aggressivi, determinati.
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Forse non tutti lo sanno, ma l’eccitazione sessuale femminile può raggiungere livelli di intensità sconosciuti all’uomo. L’eccitazione maschile è forte ma localizzata e permette all’uomo di avere costante controllo di sé. La donna, al contrario, può perdere la testa. Lo scrisse anche Simone de Beauvoir.
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Quando una donna è totalmente a suo agio e pronta a ricevere piacere, può entrare in una specie di trance. Durante l’orgasmo ha una profonda esperienza di perdita del controllo, una sorta di squisito rapimento che può portarla a scoppiare in lacrime. Se riuscite in questo, state certi che vi cercherà di nuovo.
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