Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Manuel Lopez Obrador
Caro Dago, Messico, Andre's Manuel López Obrador ha criticato la lentezza con cui il Congresso degli Stati Uniti esamina la proposta da lui avanzata di aiuti al Centro America per creare lavoro e frenare l'emigrazione, rispetto alla velocità con cui ha invece approvato cospicue risorse finanziarie per l'Ucraina. Il presidente messicano taccia e abbia più rispetto per i sondaggi su Joe Biden!
Ice Nine 1999
la nuvola di fumo sopra la centrale a carbone
Lettera 2
Caro Dago, Usa, tornado devasta New Orleans: un morto e diversi feriti. Immaginiamoci Genova nelle stesse condizioni... Davvero vogliamo riaprire le centrali a carbone snobbando i cambiamenti climatici?
Marino Pascolo
MARIA STELLA GELMINI
Lettera 3
Caro Dago, la ministra per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini: "Sui 300 assenti in Parlamento durante l'intervento di Zelensky è stata data una lettura non corretta". Ma certo, avevano tutti dimenticato la pentola sul fuoco...
Ugo Pinzani
mascherine abbandonate 8
Lettera 4
Caro Dago, Covid, si torna a quota 100 mila nuovi casi al giorno. L’Oms: «Misure revocate troppo brutalmente». La conferma che siamo governati da incapaci: non ne azzeccano una nemmeno per sbaglio.
E.S.
Lettera 5
Stimato Rob,
casa brucia? un'altra Fascina! nonostante Putin, Biden, Zelensk'yj e la scomparsa della farina, la proposta politica dell'attuale Forza Italia ci prospetta un futuro roseo.
SILVIO BERLUSCONI E LAURA RAVETTO
L'ultima indicazione strategica ce la regala Laura Ravetto, stabilmente seduta per nostra fortuna in Parlamento. La statista Laura annuncia: «Da oggi, sono single».
Dopo aver silenziato il vastaso brusìo di fondo ("Sti cazzi!»), affidiamoci con fiducia alla nostra novella Margaret Thatcher.
Giancarlo Lehner
Lettera 6
Caro Dago, Ucraina, "Immaginate Genova come Mariupol"... Viene più facile immaginare Volodymyr Zelensky alla pari di un comico genovese: Beppe Grillo.
Gripp
Lettera 7
Caro Dagos, l'Ue tutta, dalla von der Leyen a Draghi a Letta, per non citare che tre diversamente autorevoli, si esalta e si strugge per il patriottismo ucraino. Va bene, è tutta una messinscena, in una guerra-show in cui Truman è chi prende sul serio la retorica da vicino e da remoto.
mario draghi ursula von der leyen
Terminata la guerra come da programma per eliminare Putin, comunque finiscano e la guerra e Putin, il patriottismo non servirà e verrà cestinato. Idem per il parallelo a effetto speciale fra Resistenza italiana e leva di massa degli ucraini, che fa stillare lacrime da zanne e artigli agli atlantisti in pianta stabile e di complemento: i partigiani combattevano dietro le linee nemiche e per affrettare la fine di una guerra, di fatto, già decisa.
In Ucraina vorrebbero più armi e l'intervento della N.A.T.O. a costo che la guerra non finisca, ma continui fino a diventare nucleare. Non meno paradossale il caso della Polonia: quanti complimenti, quante sincere felicitazioni, quante!
mario draghi ursula von der leyen
Ma la Polonia deve pagare pegno, per milioni e milioni di euro, perché colpevole di mettere la propria sovranità legislativa e costituzionale al di sopra delle direttive Ue.
Già: la Polonia non è abbastanza democratica - detto dalla democratura brussellese... Non è tanto meglio di Putin, insomma. Intanto, si adoperi per abbattere Putin. Poi, si potrà ridurre la Polonia a più miti consigli.
Queste contraddizioni, nemmeno le più vistose e importanti, rendono chiaro quanto sia credibile l'afflato liberal tango del Nulla di nuovo dal fronte occidentale.
Raider
Lettera 8
Dago darling, mentre stava per scoppiare la Prima Guerra Mondiale, il grande pacifista socialista francese Jean Jaures fu assassinato da un invasato che voleva la guerra a tutti i costi.
MACRON IMITA IL LOOK DI ZELENSKY
Era stato anche difensore dell'innocenza di Dreyfus e fondatore del glorioso quotidiano, poi comunista,"L'humanité", che è ancora vivo e pare che non se la passi troppo male (50.000 copie al giorno).
Intanto pare quasi certo che Macron sarà rieletto Presidente della Grandeur, malgrado i problemi in Corsica. Brigitte Bardot ha fatto sapere che voterà per Nicolas Dupont-Aignan ("Debout la France"), ovviamente di destra ma non si capisce quanto.
Ossequi
Natalie Paav
Lettera 9
Caro Dago,
La TV ci mostra ogni tipo di svestimento, di intreccio fisico, tette e chiappe al vento a gogo, baci in profondità, gente che ruba lo stipendio e manda il paese in rovina parla impunita ogni giorno in TV, ovunque ci massacrano gli zebedei star del porno e politici, giornalisti e ministri semianalfabeti inconcludenti che dicono la loro opinione su tutto, saltano fuori ruberie inadempienze e incompetenze a scapito dei cittadini e un pirla televisivo cerca di censurare la sigaretta che un'anziana veterana del parlamento sbandiera stando seduta in casa sua, trattando il gesto come se fosse un affronto alla morale della sua trasmissione.
Ma licenziamo tutti e ripartiamo da zero!
Giovanna Maldasia
GIUSEPPE CONTE CON ENRICO LETTA
Lettera 10
Caro Dago, Letta: "Da noi ci sono troppi filo-Putin". Il Pd del Conte 2 ai tempi della missione russa in Italia mascherata da aiuti per la pandemia?
Oreste Grante
andrea scanzi 2
Lettera 11
È un peccato che Scanzi, nella sua perla di eleganza stilistica, non dimostri lo stesso coraggio che attribuisce a Giletti "nello scegliere come opinioniste fisse delle carneadi che nemmeno Tele Fagiolo Morto avrebbe il coraggio di pagare” scrivendo i loro nomi, o meglio il suo nome.
Grazie per l'ospitalità.
Sandra Amurri
Lettera 12
andrea agnelli
Buona sera, parto dalla gestione Dybala... mettiamo in chiaro che i giocatori vanno e vengono ma la Juve resta, ma gestire questa situazione da oltre un anno e arrivare al 21 di marzo sapendo già che Dybala sarebbe andato via è un danno assurdo alla squadra perché dopo la sosta c'è il big match contro l'lnter e a fine aprile c'è il ritorno della semifinale di coppa Italia.
andrea agnelli juve villarreal
Questo fa capire che ormai Agnelli è alla fine del ciclo, almeno si spera, perché in questi anni ha fatto più danno che utile... per non parlare poi della situazione Stadium vergognosa: domenica contro la Salernitana gli ospiti hanno fatto qualsiasi cosa, mentre noi siamo lasciati fuori e se si prova a entrare con una sciarpa con su scritto "ultras" si rischia la diffida.
Ormai lo Stadium è terra di conquista per tutti. Andrea Agnelli cosa vuole fare? Continuare così oppure fare non uno ma due passi indietro? Solo uniti si vince, la curva è passione e divertimento, ci faccia ritornare per il bene di tutti...
Fino alla fine
Lettera 13
benedetto della vedova foto di bacco
d’Ago,
Qualcuno spieghi a Della Vedova che i missili ipersonici sono anche supersonici. Di fronte alla tragedia della guerra si può anche scegliere di imbarcarsi in battibecchi riguardanti il sesso degli angeli per dare a credere di essere i più precisi e preparati sulla piazza: però in questo modo si dimostra di essere più fessi dell’interlocutore del quale si vorrebbe sottolineare l’errore.
Serve un’intelligenza “radicale” per mantenere certi atteggiamenti.
Stammi bene, e Pace a tutti,
G. Arditi
ITALIA - LE IMPORTAZIONI DI GRANO DA RUSSIA E UCRAINA
Lettera 14
A Dagospia.
Se la guerra in Ucraina si prolunga ai Russi non mancheranno cibo, energia e medicine, ma agli Ucraini sì e agli Europei pure.
Francisco o primeiro.
Lettera 15
Qualcuno dica al saccente Travaglio che Biden ''non ha invitato Zelensky alla resa", smentendo de facto lo storytelling che vorrebbe che gli Usa stiano alzando la tensione e che ci stiano guadagnando in questa guerra.
TRAVAGLIO DE ANGELIS
Il senso era quello di salvare la pelle al presidente ucraino, cioè allontanarlo dalle grinfie dal battaglione nazista Wagner (accusato di aver commesso crimini di guerra nel Donbass e nel Doneck tra il 2014 e il 2015 alle dipendenze di Putin) a Kiev per dare la caccia a Zelensky e un unico obiettivo: ucciderlo!
Impeto Grif
Lettera 16
Dago,
Con la guerra sullo sfondo, facciamo i conti con l'impreparazione nazionale quanto ad approvvigionamenti energetici. Almeno due decenni di politiche ondivaghe, condizionate da un movimento ecologista rumoroso e da un governo (tutti quelli succedutisi nel tempo) miope, affarista e affatto pragmatico che hanno vissuto di illusioni o per meglio dire, di poca voglia di imporsi verso l'uscita dalla dipendenza straniera, per quieto vivere e prosecuzione degli affarucci personali e di partito, nonché di ideologie nostrane presenti e condizionanti.
roberto cingolani
Più o meno la stessa condizione nelle forze armate, che ora sono state allertate. Improvvisamente compaiono le mancanze di mezzi ed aggiornamenti, soprattutto nelle forze di terra, nonostante il banco di prova delle numerose missioni estere.
La guerra in Europa ha spazzato via l'incompetenza e il pressapochismo imperante e ci dice ogni giorno che i nostri ritardi sono tanti, pesanti e forieri di un futuro non sereno.
MP
Lettera 17
ENRICO LETTA
Caro Dago, Letta: "Non c'è nessun bellicismo né mio né del Pd, ci preoccupiamo di aiutare i profughi e arrivare alla pace Ucraina-Russia. Siamo pacifisti ma non saremo mai come i caschi blu a Srebrenica, gente che si gira dall'altro lato mentre c'è un massacro".
Chissà che contento António Guterres di sentire il segretario del primo partito di un Paese membro del G7 elogiare in questo modo l'istituzione di cui lui è segretario generale.
Max
draghi scholz
Lettera 18
Caro Dago, la Russia non accetterà più pagamenti in dollari ed euro per il suo gas consegnato in Europa, ma accetterà solo rubli. Divertente questa cosa! Però Draghi e Scholz prima di mettersi a fare incetta di rubli sul mercato - per non lasciare le rispettive popolazioni a secco - ricordino di chiedere il permesso a Biden, che non sarà tanto contento di veder dare alla valuta russa un così corposo sostegno...
Lino
Lettera 19
boris johnson
Caro Dago, Johnson: "Occidente fornisca nuovi aiuti militari difensivi a Kiev". Bravo furbo. Così andranno avanti all'infinito e non la finiscono più di spararsi. Aumentando morti, distruzione e profughi col risultato che alla fine, comunque, sarà Mosca a prevalere, vista la incolmabile superiorità negli armamenti. Sempre che negli Stati Uniti Biden non decida di trasferire l'intero arsenale di cui dispone in Ucraina...
Bibi
Lettera 20
Caro Dago, Draghi: "Speranze di forte ripresa si affievoliscono, ma Pnrr non va ripensato". Quando si dicono tante bugie e si fantastica su improbabili crescite del Pil, prima o poi i nodi vengono al pettine svelando a tutti la triste verità.
Tommy Prim
volodymyr zelensky in collegamento con la camera dei deputati
Lettera 21
Caro Dago, guerra in Ucraina, Kiev chiede alla Nato di inviare "armi offensive" come "mezzo di deterrenza" contro Mosca. Nucleari? Chimiche? Biologiche? Ecco, la propaganda ha creato il mostro. Ormai Zelensky è stato talmente pompato che pensa di poter chiedere e fare qualunque cosa. Occhio! A cosa gli si mette in mano...
Scottie
Lettera 22
Chi avrebbe detto che un giorno i nipotini di Stalin sarebbero divenuti fonte presso cui abbeverarsi e modello da seguire per fascio-comunisti grillopitechi e fauna nociva varia. Nemmeno i militanti della Lega abbandonano la cifra stilistica del grottesco. Un volta riesumavano antichi riti, molto in voga durante il periodo del Senatùr Bossi, quello del dio Po.
umberto bossi e matteo salvini
Da allora in poi, in una preziosa ampolla sembra che sia stata custodita non più l'acqua del fiume ma la composizione alcolica del mojito. I militanti leghisti oggi si abbeverano alla fonte Salviniana, e si affidano alla sua immagine pacchiana immortalata con la lingua pendula tra le cubiste del Papeete.
Nella collezione delle minkiate dette dal Capitone mancava la copertina comica che al rubagalline puoi sparagli se ti entra in giardino, se Mad Vlad invade il tuo Paese puoi difenderti con i fiori nei cannoni.
Impeto Grif
giuseppe conte enrico letta
Lettera 23
Caro Dago, puoi segnalare ai giornalisti del "Corrierone" e a quelli degli altri giornaloni della parte buona (la sinistra), che il governo che autorizzò la missione russa pseudo sanitaria era quello Conte Pd, cosa che non riescono a dire nemmeno sotto tortura i probi custodi del politicamente corretto italico.
Anche tu, se posso ardire che, come ben sai, non è ordire, sei sempre estremamente vago sulla paternità e sulle responsabilità dell'invito ai russi, parlando semmai del duo Conte Di Maio, certo preda succulenta, dimenticando però i poveri pd e sinistri vari, sempre puntualmente citati per ogni altra situazione considerata minimamente meritevole, anche quando non lo è (vaccini, piano sanitario, etc.).
giuseppe conte enrico letta
D'accordo sul Pd (come De Rica) non si può ma, suvvia un poco di pudore. A Salvini ogni giorno una bastonata, poi, se credi, mi spiegherai cosa c'entra la legittima difesa degli italiani con la fornitura di armi da guerra all'Ucraina, a "bomber cafetero" D'Alema al limite una tiratina d'orecchie, non farlo più, altrimenti a letto senza "Repubblica" e "Che tempo che fa".
Comunque fate bene, meglio non inimicarsi i poteri forti rossi. A quando qualche bella foto di un piddino sottobraccio a Putin o a Xi e chissà se pubblicherai?
Massimo
hacker 6
Lettera 24
Caro Dago, attacco hacker alle Ferrovie, disservizi in diverse stazioni. Proprio adesso che i media sono tutti impegnati a far passare gli hacker per i "buoni" che castigano i malvagi russi e le aziende, come la Nestlè, che non vogliono dismettere le proprie attività nell'Impero di Putin.
Achille Gambini
WOJCIECH BAKUN CONSEGNA POLEMICAMENTE A SALVINI LA MAGLIETTA DI PUTIN
Lettera 25
Dago colendissimo,
il Salvini, ex-informatore scientifico del vaccino Sputnik, a proposito dell’Ucraina, graziosamente ci ha informato che “Le armi non sono mai una soluzione”. Un altro tassello per chi sospetta che presso l’ex KGB a Mosca ci sia un dossier a nome “Matteo”. Ed alla bisogna, di tanto in tanto, un ventriloquo schiaccia il bottoncino della funzione “Prendere il controllo”.
Saluti da Stregatto