Riceviamo e pubblichiamo:

piero gamacchio

Caro Gamacchio, e no! Non ci sto! Avrebbe detto l’ex Ministro del governo Craxi e dallo stesso Craxi incoronato Presidente della Repubblica nella stagione di mani pulite. Troppo facile scappare in aspettativa inseguito dai “buffi” e dai creditori (e tra questi anche un noto avvocato penalista, vecchia volpe del foro ambrosiano? Ah saperlo.. )

il giudice scroccone scovato da nuzzi 2

Vi ricordate come i soloni dei giornaloni commentavano il quotidiano “tintinnar di manette” (a proposito di Scalfaro!) e il bollettino dei caduti a colpi di avvisi di garanzia (la gogna mediatico giudiziaria che ha consegnato questo disgraziato paese ai 5 Stelle, vero Grillo?): la moglie di Cesare..

Nelle austere aule del tribunale penale di Milano (dei tempi che fu) dove il simpatico e cordiale Presidente Gamacchio apparecchiava  condanne prima di attovagliarsi al noto ristorante di viale Monte Nero, invece, non c’era toga che non ricordasse quanto il grande giurista Piero Calamandrei ha lasciato nelle pagine dell’indimenticabile “Elogio dei giudici scritto da un avvicato”: un giudice deve essere “invisibile e nullo” perché non deve solo essere ma anche apparire indipendente.  Ma un giudice inseguito dai creditori lo è? E soprattutto lo è stato?

Il piccolo Parvus

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