Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera
SEVERINO E PRINCIPE CONSORTE
Vi invito, ai sensi della legge sulla stampa, a precisare quanto segue:
- non ho mai ricevuto o svolto incarichi per Confindustria in relazione ai Ddl sui reati ambientali, né mi sono mai occupata dei contenuti di tale Ddl.
Paola Severino
Lettera 1
Egregio Direttore,
con riferimento all’articolo pubblicato sul vostro sito web Dagospia.com di oggi (ieri, ndr) alle ore 13:08 dal titolo: “Ma siamo uomini o Forestali?” in cui viene preso riferimento all’articolo a firma di Francesco Grignetti, pubblicato sempre in data odierna sul quotidiano “La Stampa” per una completa e corretta informazione, desidero rettificare quanto segue.
Il titolo dell’articolo, dai toni paradossali, e alcune frasi in esso contenute inducono il lettore a pensare che presso il Comando Provinciale di Prato del Corpo forestale dello Stato ci siano nove dirigenti e quattro agenti.
RENZI . LEOPOLDA da0f5dae008a9669b4be9513e11f3f73
In realtà lo stesso Comando, di cui è previsto il prossimo accorpamento con quello di Firenze, è composto da un dirigente che assolve, oltre alle funzioni di Comandante Provinciale, anche quelle di Vice Comandante Regionale; è presente inoltre un funzionario in qualità di responsabile del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) composto da tre addetti, impiegati esclusivamente in attività operative e nelle indagini.
Gli addetti alla gestione amministrativa del Comando sono tre ma, in considerazione del ridotto organico, collaborano con continuità anche allo svolgimento di attività operative esterne a supporto delle unità presenti nei Comandi Stazione della provincia.
Si evidenzia inoltre, che a livello nazionale, i dirigenti e i funzionari direttivi effettivi sono 197 in meno rispetto alle piante organiche previste.
Cordiali saluti
Il capo dell’ufficio stampa del Corpo Forestale
Dr. Stefano Cazora
Lettera 2
Silvio Berlusconi RUDY CAVAGNOLI
Caro Dago,
Il Corriere della Sera conferma la sua funzione di portavoce della Procura di Milano regalandoci lo scoop dell'indagine su una presunta tangente di Finmeccanica. Essa non è altro che il pagamento di una prestazione professionale a uno studio che aveva sempre avuto tra i propri clienti Finmeccanica, ma tant'è: Tremonti è il capitolo odierno di una operazione da me chiamata 'un ministro al mese'.
La finalità è di dimostrare, in una suprema dannazione della memoria, che il governo Berlusconi era il governo della malavita. Dopo Brancher, Scajola, Galan, Matteoli ecco il pezzo forte di Tremonti. Assieme ad altri colleghi del governo Berlusconi stiamo valutando l'opportunità di un esposto al Csm sulla falsa riga di quello presentato nel 1992 dai capigruppo della Dc Bianco e De Rosa.
Saluti, Gianfranco Rotondi.
Lettera 3
Sarà mica necessario farsi manganellare un po' da oggi, per farsi ricevere da Renzi? Che il rischio è che ci stiano anche in troppi.
Tiziano Longhi
Lettera 4
Gentil Dago, da due giorni un solo pensiero: Matteo, Leopolda. Silvio, Bernarda.
I miei omaggi
Lettera 5
forestale logo
Caro Dago, ho letto l'intervista di Carlo De Benedetti al Foglio, piena di "era evidente", "era sotto gli occhi di tutti", "bastava guardare a quello che succedeva lì fuori", e via così. Ma se per lui era già tutto chiaro vent'anni fa, com'è che non ha previsto il disastro Sorgenia? Con stima.
Federico Barbarossa
Lettera 6
Grazie al sacrificio degli operai di Terni abbiamo appreso una buona notizia: la Polizia manganellera' tutti i maleintenzionati diretti alla Stazione Termini che diventera' I'il ....Paradiso Terrestre !!!
mandolfo (StC)
Lettera 7
Scusi Dotto, ma il campionato non era falsato e tanto era già tutto deciso e conlajuveèlasolitastoria e gnègnègnègnè. ….?
paolo
Lettera 8
tremonti
Caro Dago,
la prossima riforma del ducetto di Firenze ? L'uso delle armi sui manifestanti, poi l'utilizzo riabilitante dell'olio di ricino, infine le vacanze forzate in luoghi ameni e brulli per coloro che dissentono dal manovratore...
Recondite Armonie
Lettera 9
Poi dicono che i giornali non si vendono. Ieri, paginate sull'inutile interrogatorio di Napolitano, di cui non frega niente a nessuno, oggi paginate sulle botte della polizia di cui ieri tv e siti web ci hanno tritato oltre ogni limite. Se l'unica cosa che sapete fare è venderci roba già vecchia, allora chiudete e buonanotte. Meglio di una penosa agonia.
MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO GIANFRANCO ROTONDI jpeg
A.Del Giudice
Lettera 10
Caro DAGO, dopo gli scontri di ieri a Roma, si passa dal mettete dei fiori nei vostri cannoni,al mettete delle slide nei vostri manganelli.
Saluti, Labond
Lettera 11
Caro Dago, Pina Picierno dice che la sua accusa alla Camusso di essere stata eletta con tessere false era solo un paradosso. Chissà cosa pensa la Picierno che significhi paradosso. Comunque, a proposito della Camusso, consiglio di andarvi a risentire il suo discorso a San Giovanni. Un vuoto e imbarazzante bla-bla-bla.
V.Massimi
Lettera 12
Il fascino del manganello non morirà mai ahahahhaha non c'è i-phone che tenga
FDM
Lettera 13
Gentile Dago, non sembra anche a Lei che il confronto operai disoccupati-polizia non sia altro che la conferma delle luminose intuizioni innovatrici del Premier Lider? è evidente, ictu oculi, che è come aver voluto una carica celere sul tablet. cip cip (versione 3.0 di ciao) ps ma nelle dizioni dialettali diventeranno obbligatorie le aspirate toscane o ciascuno potrà regolarsi a modo suo?
Santi Urso
Lettera 14
Caro Dagospia,
Ezio Mauro Carlo De Benedetti
ho visto che babbo Renzi è risorto su facebook dando consigli e stringenti analisi politiche ed economiche. In effetti, una persona che ha fatto sei fallimenti in trent'anni, di cui due fraudolenti, è certamente la persona giusta per dare consigli agli altri.
Roberto Peruzzi
Lettera 15
E così, finalmente, l’ill.mo sig. Presidente della Repubblica italiana, S.E. Giorgio NAPOLITANO, ha deposto. No, non l’uovo, bensì come teste nelle indagini per accertare se trattativa Stato – Mafia ci fu. Ah! quanto risalto è stato dato all’appuntamento! Deporrà, non deporrà, lo farà a condizioni particolari, ci saranno, non ci saranno le telecamere, o almeno la presa diretta a voce …
In realtà, anticipazioni, resoconti ed estratti della deposizione ci sono stati, ormai; sufficienti a farsi un'idea. Per sintetizzare tutta la vicenda, basterebbe l’inossidabile Shakespeare e il titolo della sua celeberrima commedia: Much Ado About Nothing (vor dì Molto Rumore Per Nulla). Veramente qualcuno si aspettava qualcosa di diverso? P.S.: complimenti all’avvocato che, ora, può mettere nel suo curriculum: “quello che è riuscito a far deporre il P.R. della R.I.”. Non importa se a cazzo. LeoSclavo
sorgenia
Lettera 16
Sarebbe da evitare il riferimento alla Olimpiade Invernale Torino 2006 parlando della signora Christillin. Dovettero mandare in fretta e furia Pescante per raddrizzare la baracca, data la manifesta incapacità della signora. Signora, beh forse una signora si sarebbe espressa in maniera diversa.... il cosiddetto stile juventus deve essere finito in serie B insieme alla reputazione.
Luigi Cantoni
Lettera 17
Caro Dago, leggo con orrore quanto scritto da tale Chiara: "due calciatrici italiane, che invece sarebbero da non prendere a modello, anzi, visto che a quasi quarant'anni hanno privilegiato il calcio per fare qualcosa di maschile anzichè dei figli.". Complimenti alla signora: le donne sono macchine sforna figli e non devono fare le cose maschili! Di grazia, leggiadra femmina, potrebbe renderci edotti di quali siano le "cose maschili" che le donne non debbono fare? Possono guidare?
Mangiare con gli uomini? Vestirsi con abiti che lasciano scoperti parti del corpo più o meno ampie? E possono studiare? Mettersi le dita nel naso? Parlare di politica? Altro? Gesù, Gesù... è proprio vero: "too many people have lied in the name of Christ/For anyone to heed the call/So many people have died in the name of Christ/That I can't believe it all" (Cathedral, CS&N).
dotto
In Suo nome anche gli asini pensano di essere Pavarotti! Se solo fosse stato un uomo (o maschio, se preferisce) a dire una frase simile, si sarebbero aperte le cataratte di improperi contro il vile maschilista. Invece, purtroppo, è stata una donna (o femmina,vedi sopra...) e quindi, a mio modesto parere di maschio, è ancora peggio! Comunque, tale Chiara ha dato ampiamente prove della sua assoluta mancanza di tolleranza e me la immagino ai piedi di Torquemada ad incitarlo a darci di brutto contro gli eretici e gli infedeli.
MA SIAMO NEL 2014, CAZZO!!! Comunque, mi sapete dire qual è la differenza reale tra un estremista islamico e un estremista cattolico? Che i primi tagliano gole e teste e i secondi no? Sicuri? Mettete tale Chiara davanti ad uno che reputo indegno e datele un coltello in mano e poi fatemi sapere come è andata a finire... Tale Chiara = Tale Bana!
Mario Orlando
Lettera 18
Spettabile Redazione di Dagospia, so usare a malapena il computer per cui non posso che sentirmi piccolissima di fronte a uomini della statura di Tim Cook, il capo supremo della Apple, la grande multinazionale dei computer e affini. Però leggendo quello che avete pubblicato tramite il grande quotidiano Repubblica, il più grande in Italia mi pare, sono rimasta sorpresa da una frase:"Ringrazio Dio di essere gay e del grande dono che mi ha fatto di esserlo."
camusso fassina a roma
Ora se ho letto bene questo signor Cook è davvero una mente superiore, e infatti ringrazia Dio come se fosse un suo pari. Infatti gli fa i complimenti per questo grande regalo che in molti non vorrebbero avere. Mi pare di capire che per lui questo Dio fa volentieri omosessuali ed eterosessuali e non "maschi e femmina" come dice la Bibbia. Deve essere un Dio alla Cook, fatto col computer con cui il Cook fraseggia lontano da noi poveri cristi.
Deve essere proprio così, un Dio a immagine di Cook, il sodomita avanzato che se ne frega del Dio ebreo, cristiano e musulmano. Quel Dio che condanna la pratica sodomitica come peccato contro natura. Ma forse ha ragione Cook, lui si sente un dio perchè ha mangiato la mela (apple mi pare sia in inglese) al posto di quella... poco di buono di Eva.
Cordiali saluti
Chiara
Lettera 19
pina picierno
Caro Dago, oggi guardavo Landini, lo sentivo fremere, inveire e smadonnare: “Siamo stufi, Altro che cazzate varie, Basta, Hanno rotto le scatole, In un paese di ladri se la vanno a prendere con gli unici onesti”. Per qualche minuto sono rimasto affascinato dalla veemenza, dalla rabbia e dal trasporto delle sue parole. Forti, ferme e dirette.
Poi però mi sono fermato a pensare e mi sono chiesto, chissà dove era la CGIL quando si regalavano le baby pensioni, chissà dov’era quando ficcavano pure l’ultimo degli analfabeti dentro le municipalizzate spingendole verso il sentiero ben segnato del prevedibilissimo collasso.
Chissà dove stavano quando si decise che un qualsiasi lavoratore avrebbe preso ad eternum l’80% dell’ultimo stipendio, in barba alla sostenibilità e in culo alla collettività. Chissà se era il governo ladro quello che sanciva la mobilità di Alitalia, quello che difende gli imbucati in ATAC. Chissà, mi sono chiesto.
landini
Forse il sindacato non c’è mai stato, o forse “Non sa non ricorda”, proprio come Giorgio Napolitano. Ma io non credo che sia andata così, signori del sindacato. Io l’ho letto che voi eravate ai tavoli con la politica, eravate a trattare e a spartire tutto quello che c’era da trattare e da spartire. Voialtri che urlate, avete ai miei occhi la stessa credibilità di Bertinotti, anche stando dalla parte dei buoni e dei deboli ogni volta che arriva una telecamera o parte una manganellata.
E per chiudere, caro Landini, quando parli a nome del sindacato, io è come se sentissi urlare ATAC, AMA, ACEA, FIAT, ALITALIA e 7 anni di mobilità per i lavoratori, Distacco Sindacale e altre tasse per coprire i buchi. Quando tu parli sento parole e concetti estranei a quello che è stata la mia vita negli ultimi 33 anni.
giorgio napolitano
Io sento la storia di una trattativa perpetrata alle mie spalle da gente come te, gente che era al tuo fianco, amici e compagni che hanno saccheggiato il paese e, adesso, come in passato, fanno so lo quello che hanno sempre fatto: urlare, fischiettare e sbandierare, prima di andarsi a spartire un altro pezzetto di Paese mettendo a copertura finanziaria un altro pezzetto del mio culo. Io sogno un solo grande sindacato, unitario, che vada a fare in culo all’unisono. Cordialmente, Mario Tomaski