giletti shpalman dal fatto quotidiano
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, la Cina non darà la priorità all'invito di esperti internazionali per indagare sull'origine del coronavirus fino a quando non sarà sconfitta la pandemia. Cioè dopo le "sabbiature"?
Axel
Lettera 2
Caro Dago, il "Fatto" che pubblica Giletti versione Shpalman è un messaggio forte, ma va compreso nell'ottica di una naturale rivendicazione di una privativa che si ritiene essere stata indebitamente sottratta.
Giorgio Colomba
Lettera 3
Caro Dago, Arizona, Donald Trump ha visitato una fabbrica di mascherine senza mascherina. Semplice bon ton. Se visiti un'azienda vinicola mica ti presenti col fiasco in mano.
Nick Morsi
anthony fauci donald trump
Lettera 4
Caro Dago, il "Decreto aprile" è diventato maggio, la app "Immuni" - che doveva essere disponibile con l'inizio della Fase 2 - slitta a fine mese. Come può chi ci osserva dall'estero darci fiducia?
U.Nocecento
Lettera 5
Caro Dago, Covid-19. Il paese col maggior numero di vittime al mondo? Gli Stati Uniti. In Europa? Il Regno Unito. E sì che gli scienziati sono stati chiari: con il coronavirus la peggior strategia è "stare uniti".
Casty
donatella versace al fashion awards di new york 1998
Lettera 6
Caro Dago, leggo che Donatella Versace avrebbe compiuto 65 anni. Ma dai. L'età non è come una gonna che si può accorciare a piacimento!
John Doe Junior
Lettera 7
Caro Dago, il premier Conte ai sindacati: "Lavoreremo per non lasciare nessuno indietro". Ma siamo già tutti indietro, rispetto agli altri Paesi europei. Dovrebbe invece dire quanti intende riportare avanti. Il fatto che un enorme gruppo di persone sia accomunato dallo stesso destino non significa che esso sia positivo. Si concentri sul fenomeno con una visione oggettiva invece di pronunciare le solite frasi banali.
Di Pasquale
Lettera 8
Caro Dago, se i famosi 780 euro del reddito di cittadinanza li hanno visti veramente in pochissimi, le tre mensilità del reddito di emergenza non le vedrà sicuramente nessuno, perché si sono già ridotte a due. Ma grazie al senso sadico dei 5 Stelle nel fare promesse che poi non mantengono, c'è una buona probabilità che alla fine l'erogazione dell'aiuto si riduca ad una mensilità soltanto.
le tose de zaia 1
Lino
Lettera 9
In Veneto amiamo tutti, incondizionatamente, il nostro governatore (Luca Zaia, quello dei cinesi che "mangiano i topi vivi"). Ora siamo a maggio, e durante la sua conferenza-show giornaliera (esattamente quella di martedì 5), il "Doge" ha voluto intrattenerci, testuale, con questa sensazionale scoperta: "A me risulta che in Svezia ad una certa età non ti presenti neanche in ospedale... mi ricordo di aver letto nella stampa straniera, non ricordo dove, che hanno le fasce d'età oltre le quali non c'è ricovero, Verificate!".
LUCA ZAIA CON LA MOGLIE RAFFAELLA MONTI
Ecco, Zaia tutto questo lo ha letto da qualche parte. Ma mi ricordo che da qualche parte aveva letto anche di un certo "Eracleonte, storico del 223 avanti Cristo". Non aveva capito che era solo una beffa. Ma a noi piace anche per questo, è così bravo a farci sentire superiori!
Natale Pellizzer
Lettera 10
Caro Dago, Alba Parietti: "Ho avuto il coronavirus". Ma quando? Quella volta che rifiutò 9 miliardi da Berlusconi per andare a Mediaset? Perché solo una persona febbricitante avrebbe potuto dire "No"...
Mark Kogan
Lettera 11
Caro Dago, gli ergastolani e i mafiosi non sono stati scarcerati ma messi in condizione di esercitare lo smart working.
Ossequi
Roberto e Basta.
Lettera 12
alba parietti
Caro Dago, che sfiga Adele, tutto questo lavoro per dimagrire e rifarsi un look con settimane e settimane di sacrifici, ora che non frega più niente a nessuno!
johnkoenig
Lettera 13
Caro Dago, Teresa Bellanova propone la regolarizzazione di migranti e colf che lavorano in nero per poter dare loro il reddito di emergenza. Ma allora è più grave di quanto si potesse immaginare. Se la ministra delle Politiche agricole pensa che gli italiani debbano privarsi di parte dei propri diritti per far posto ai suoi adorati migranti si sbaglia di grosso. Se ha dei sensi di colpa da colmare si trovi un bravo psichiatra. Prima gli italiani e poi, se avanza qualcosa, si aiutano gli altri. Ma in questo periodo non avanza nulla.
M.H.
teresa bellanova matteo renzi
Lettera 14
Caro Dago, pillole di storia: si crea l' euro e a differenza del dollaro non viene introdotto il principio di trasferimento. Con questo termine si fa l' esempio scolastico: se il Kentucky fallisse la California con il suo surplus finanziario viene tassato a copertura del fallimento. Questo è un fondamento su cui si basa l' Unione degli Stati Americani. In Europa questo principio fu denegato per volere della Germania che pretese la clausola che le direttive comunitarie valevano se non in contrasto con la Costituzione tedesca. Come fece la UK che mantenne guarda caso la sua sterlina.
romano prodi a in mezz'ora in piu' 2
Se oggi Prodi si lamenta di chissà cosa la colpa è stata ab initio la sua, di Ciampi e di Berlusconi che usarono il bluff di entrare con un cambio liretta/ euro dannoso pur con i debiti enormi pregressi. Oggi è ovvio che nonostante gli avanzi di bilancio, causa stop agli investimenti e risparmi sociali, con un debito che cresce, Germania e nordici associati stile Rutte ci deridano e ci pretendano sotto il loro controllo, alias tallone.
romano prodi
Tutto quindi nasce ab initio, con il bluff dei Pesi poveri che furono fatti accomodare al grande tavolo dei poteri bancari con il ricatto che senza il concetto di unità di trasferimento la moneta euro era una ghigliottina, pronta a scattare in caso di necessità di liquidità, non più stampabile a piacere quella nazionale.
Che poi adesso si meravigli Prodi, vien da sorridere. La Germania senza panzer divisionen ci invade con montagne di euro, fatti come loro stessi dichiarano dall' l'introduzione dell' euro. Rutte e piccoli Stati con i paradisi fiscali a go go ci hanno messo il resto. Ci salveremo con la consapevolezza che senza i nostri consumi qualcuno da Parigi al Polo Nord potrà guadagnare molto ma molto di meno .
Un saluto a pochette e a giocondo ( Conte + Gualtieri ).
Saluti . peprig
Lettera 15
Caro Dago, nimiae leges nulla lex: tante leggi nessuna legge! Mai detto latino fu più profetico se pensiamo alla Torre di Babele di Fase1-Fase2, in cui ministri tra loro, governatori tra loro, sindaci tra loro, esperti tra loro battibeccano e parlano lingue diverse. Parafrasando don Lorenzo Milani, la peggiore ingiustizia è adottare criteri uguali in situazioni disuguali. Ecco perché una volta accertate ed accettate le regole base del Distanziamento Sociale,della Mascherina, dell'Igienizzazione delle mani, ecc. facilmente applicabili, facilmente controllabili ma severamente sanzionabili, si può seguire il metodo del Codice della Strada. La cui segnaletica è, nel 99% dei casi, universale a prescindere dalla diversa tipologia delle autovetture in circolazione. Antonio Pochesci
KIM JONG UN
Lettera 16
Caro Dago, coronavirus, Repubblica: "Anche altre due fonti, citate invece da Cnn, ritengono "altamente improbabile" che lo scoppio dell'epidemia possa essere il risultato di un incidente avvenuto in un laboratorio, e che si sia, invece, diffuso da un mercato di animali vivi". Ma certo. Se lo dice la Cnn sarà sicuramente vero. Per tre settimane hanno dato Kim Jong-un per morto e infatti poi è riapparso in pubblico vivo e vegeto. A Largo Fochetti cambiano i direttori ma non cambiano i metodi. Loro hanno come faro la Cnn e continuano a citarla anche se è ormai assodato che spara fake news a ripetizione. Se un gioielliere vendesse vetri per diamanti quanti continuerebbero a dargli ancora fiducia?
Gian Morassi
papa bergoglio con un cane
Lettera 17
Caro Dago, sono esterrefatto da come Dagospia ha trattato la telefonata del Papa alla famiglia di Andrea di Caravaggio e che voi avete titolato: "sai chi ti saluta? Satana". A parte che si tratta di un virgolettato palesemente inesistente, ma questo è davvero il minimo, vorrei far notare, semplicemente, i fatti.
C'è il Papa che, durante la celebrazione della messa a santa Marta, riassume cosa gli "rimprovera" la lettera che ha ricevuto da un ragazzo (dicendo il nome e la località da dove scrive questo ragazzo, ma tralasciando, a me pare per delicatezza, il fatto che il ragazzo abbia una patologia: preciso, per scrupolo ma è un'ovvietà, che il fatto che il ragazzo abbia una patologia non inficia l'oggetto delle lettera).
Successivamente il Papa telefona a casa del ragazzo e parla con lui e la mamma per circa tre minuti e mezzo. Verso la fine della telefonata, Francesco chiede alla famiglia: pregate per me; al che la mamma di Andrea gli dice: lei è già santo. E il Papa risponde: allora ci vediamo all'Inferno! [il punto esclamativo è mio].
BERGOGLIO CON IL SOMBRERO E PADRE LOMBARDI
Possibile che non si colga il paradosso della battuta: e cioè, se io sono santo, allora ci vediamo all'Inferno!: ossia, non sono un santo per niente! La battuta può essere forte nei termini, ma mi pare evidente che si tratti di un atto di umiltà. E soprattutto: siamo davanti a un personaggio pubblico, che sicuramente ha una giornata piuttosto ricca di impegni, che "trova il tempo" di fare una telefonata (breve, d'accordo, ma non telegrafica) a una famiglia qualsiasi, che ha al suo interno un ragazzo con una disabilità.
E questo personaggio pubblico, il Papa, si rapporta al ragazzo (sia al telefono che nell'omelia dove lo cita) in quanto PERSONA, con un nome, una famiglia, un luogo dove vive, e anche delle sue idee. Tra parentesi, teniamo conto che il Papa varie volte ha fatto telefonate (e incontri) simili. Quanti personaggi pubblici fanno cose del genere? (per carità, ci saranno, ma quanti?) E quanti di noi comuni mortali fanno cose simili? (per carità, ce ne saranno persone, ma quante?).
BERGOGLIO 1
Voi, da tutto questo, avete tratto quella notizia e quel titolo. Per me, questo suscita una delusione forte nei vostri riguardi, sul piano...umano anzitutto, e anche riguardo alla considerazione giornalistica nei vostri confronti, perché vi siete fermati davvero alla "buccia" delle cose.
Grazie per l'attenzione,
Andrea Sanjust, da Cagliari