LETTERA 1
sala
Dago darling, chissà che accoglienza farà l'antipopulista e antisovranista Macron ai migranti della Diciotti e di Rocca di Papa che sono stati portati a Ventimiglia dal romano centro sociale Baobab. Non solo frontiera aperta, ma trasporto in TVG a Parigi per far felici i tanti bobos che metteranno a loro disposizione i loro "hotels particuliers" nei quartieri più chic della Ville Lumiére.
emmanuel macron
Chissà come sarà invece scontento il "dimenticato" podestà meneghino Sala che non avrà detti "eritrei" al suo prossimo pranzo multietnico in qualche parco meneghino, magari quello sud dei "terrains vagues" che vanno da Rogoredo (in cui sono presenti sia Sky sia il famoso boschetto della droga) a Chiaravalle (abbazia medioevale e cimitero in odore di cabala e di fantasmi eccellenti, come quello di Raffaele Mattioli, che non si dà pace per l'"assassinio" della sua Comit). Ossequi
Natalie Paav
LETTERA 2
Caro Dago,
MOGOL
Allora una buona notizia dalla SIAE. La designazione di Mogol alla Presidenza dell’ente sana, a mio avviso, un vulnus vivo da tempo. Giulio Rapetti è infatti da anni il principale rappresentante di quel mondo musicale italiano che ha più solide radici nella cultura popolare del nostro Paese. Tra l’altro, di quel mondo musicale che è la vera base e , al tempo stesso, la principale ragione d’essere della SIAE stessa. Lo aspetta un compito difficile: tutte le società di collecting nel mondo ( chi più chi meno) sono in crisi per un rapporto irrisolto con la Rete. Il tema è che la Rete non ha solo cambiato le tecniche e le regole ( come in passato avevano fatto prima la radio poi la televisione ) ha cambiato il mondo e in questo nuovo mondo “ quel” tipo di diritto d’autore/copyright semplicemente non esiste più. Bisognerà pensarne un altro del tutto nuovo e diverso anche se sempre con l’obbiettivo irrinunciabile di tutale la creatività, le nuove idee. Auguri di cuore al grande Giulio.
mauro masi
Mauro Masi
Delegato italiano alla proprietà intellettuale
LETTERA 3
I francescani di Assisi combattono a colpi di vip .I poverelli dello storico Convento ,capeggiati dall’irrefrenabile padre Fortunato organizzano sul piazzale della Basilica per il 21-22 il Cortile di Francesco, una kermesse di prime donne che mescola 30 personaggi della cultura, artisti e giornalisti, scelti soprattutto con il criterio della notorietà televisiva (Giannini, Marco Da Milano, Oliviero Toscani, Cottarell, Tahar Ben Jelloun,etc.)
nave diciotti
Guarda caso nello stesso giorno dell’inaugurazione di Assisi ,un altro Cortile ,quello dei Gentili, si inaugura a Venezia nei locali della Biennale. A fare gli onori di casa sarà’ in questa occasione il cardinale Varasi, l’autorevole biblista che presiede il Pontificio Consiglio della Cultura,e che aprirà’ i lavori di un dibattito con tre grandi architetti (Boeri,Botta,Saverbruck) ai quali e’ stato affidato il progetto di una cappella. L’iniziativa e’ originale perché’ e’la prima volta in cui il Vaticano partecipa alla Biennale di Architettura di Venezia.E curiosa appare la coincidenza delle date anche se quella di Ravasi sembra lontana dalla frenesia organizzativa e un po’ caotica dei poverelli di Assisi
LETTERA 4
nave diciotti
Caro Dago , se il NYT si interessa delle piccole beghe del governo italiano in specie della vita professionale e privata del nostro premier Conte , vuol dire che sta proprio messo male . Forse Trump non è sufficente per fargli perdere copie e lettori . Saluti . Fradinoi
LETTERA 5
Caro Dago, ieri eravate proprio carini tu, Sgarbi e la Palombelli che tra l'altro ha saputo "gestirvi"con grazia e con un pizzico di malizia con quei bicchieri d'acqua vicini vicini, casomai vi venisse di nuovo voglia di fare casino.
dago sgarbi palombelli
Devo dire che mai avrei immaginato di tradire la Gruber e invece ieri sera ho resistito pochi minuti e sono passata dalla Palomba che come nelle puntate precedenti dimostra (lo ripeto) una grazia nel condurre che mi ha conquistata, non alza mai i toni e tratta in modo professionale tutti gli ospiti, anche quelli che sono ben distanti da lei politicamente evitando atteggiamenti giudicatori e un po' sprezzanti che ho notato spesso da parte della Gruber, soprattutto verso i 5Stelle.
Unico vero difetto del programma dare troppa visibilità a Renzi, ma vedo che tutta Mediaset è in pieno idillio con il novello senatore di Scandicci e quindi.
Ciao
Daniela
ALLENDE
LETTERA 6
Caro Dago, il PD e la sinistra hanno scordato l'11 settembre quello vero del 1973 quando con un colpo di stato guidato dalla CIA è stata uccisa la democrazia in Cile. Ciao Cleto 48
LETTERA 7
Caro Dago
Serenona deve ritenersi fortunata ,negli USA a un nero che sbraita e sbrocca con un ufficiale in genere sparano
LETTERA 8
caterina balivo
Caro DAGO,
i parlamentari europei che domani dovranno esprimere il proprio voto riguardo alla tutela del copyright in rete, hanno denunciato di essere stati oggetto di un cyberattacco da parte dei monopolisti americani del web (Google, Facebook, Amazon, Microsoft, ecc.) che li hanno subissati di e-mails (quasi 4,5 milioni in pochi mesi) anche intimidatorie, per convincerli a non votare le nuove regole che garantiscono il diritto d'autore e prevedono una sorta di web tax a chi sfrutta e diffonde attraverso internet contenuti originali non di sua proprietà.
Evidentemente per queste multinazionali Usa, quasi tutte anti-Trump, è deprecabile che ci sia anche solo il sospetto che i Russi abbiano influenzato le elezioni americane presidenziali del 2016, ma è legittimo e democratico esercitare pressioni per condizionare una legge che riguarda milioni di cittadini europei.
caterina balivo
Pare che un algoritmo abbia creato ed inviato la emails incriminate: i colossi del web volevano far capire fin da subito che a loro del 'diritto d'autore' non frega niente, non ce l'hanno nemmeno un autore in carne ed ossa!
COFSKY
LETTERA 9
Caro Dago,
deve essere stato un risveglio amaro quello di Caterina Balivo stamattina. Nonostante il titolo del suo nuovo programma sia “Vieni da me”, il pubblico sembra non aver accolto il suo invito… ieri per la prima puntata gli spettatoti sono stati solo 1.416.000 con il 10,59% di share. Meglio aveva fatto lo scorso anno Zero e Lode, raccogliendo alla prima puntata 1.739.000 spettatori e l’11,37% di share. Peraltro, Detto Fatto non ha invece minimamente risentito della sua assenza: la Guaccero al debutto ha già superato il 7% di share, con 855.000 spettatori.
serena williams
LETTERA 10
Saluti!
Caro Dago, mi aspetto di leggere entro breve questa notizia: "indagati per traffico di esseri umani ed immigrazione clandestina i trafficanti del baobab!"
Voglio vedere se i nostri solerti giudici avranno il coraggio di farlo, ma onestamente ci credo poco, loro sono interessati solo ad indagare Salvini, il quale ha fatto solo quello che aveva detto in campagna elettorale!
Sono disgustato!
serena williams
Franz
LETTERA 11
Caro DAGO,
serena williams
i parlamentari europei che domani dovranno esprimere il proprio voto riguardo alla tutela del copyright in rete, hanno denunciato di essere stati oggetto di un cyberattacco da parte dei monopolisti americani del web (Google, Facebook, Amazon, Microsoft, ecc.) che li hanno subissati di e-mails (quasi 4,5 milioni in pochi mesi) anche intimidatorie, per convincerli a non votare le nuove regole che garantiscono il diritto d'autore e prevedono una sorta di web tax a chi sfrutta e diffonde attraverso internet contenuti originali non di sua proprietà.
serena williams us open 4
Evidentemente per queste multinazionali Usa, quasi tutte anti-Trump, è deprecabile che ci sia anche solo il sospetto che i Russi abbiano influenzato le elezioni americane presidenziali del 2016, ma è legittimo e democratico esercitare pressioni per condizionare una legge che riguarda milioni di cittadini europei.
Pare che un algoritmo abbia creato ed inviato la emails incriminate: i colossi del web volevano far capire fin da subito che a loro del 'diritto d'autore' non frega niente, non ce l'hanno nemmeno un autore in carne ed ossa!
COFSKY
LETTERA 12
Caro Dago, leggo che in Italia se nasci povero, resti povero.
Come l'Italia quando gioca Immobile, resta immobile.
Saluti, Labond
LETTERA 13
Caro Dago,
serena williams us open 3
non so niente di tennis, ma so solo una cosa: quando si urla di discriminazione in pochissimi casi è vera l'accusa. Proprio di Serena Williams che accusa i giudici di averla punita perché donna (e dal linguaggio colorito) trovo che nemmeno pochi mesi fa sempre Serena ha partecipato a Wimbledon pur non avendo le qualifiche per farlo. Leggo (e trovi tutto online) che la campionessa ha potuto saltare la classifica ufficiale che la voleva 183° e tornare al suo precedente posto di 23° così ha potuto competere al torneo. La sua pausa presa per motivi legati alla maternità hanno penalizzato un altro giocatore che ha dovuto cederle il posto...
Apprendo anche che qualsiasi giocatore, donna o uomo che sia, se sta fermo per un certo periodo perde posizioni e così deve riconquistarle. Quindi la domanda è: a Wimbledon tutti giusti nel far perdere il posto ad un giocatore, ma ora tutti maschilisti contro la stessa giocatrice perché puniscono il suo scarso senso del fair play?
Dove la doppia misura?
Saluti dal doppio,
Lisa
LETTERA 14
Caro Dago,
immobile
la signora Bachelet, zelante paladina ONU dei diritti umani, non ha nulla da dire, oltre che sui tanti feroci regimi nel mondo (a cominciare da quelli dei suoi “vicini” Venezuela e Nicaragua) che praticano sulla popolazione violenze di ogni genere, sull’antisemitismo ormai dilagante in Francia, sulle tantissime aggressioni verbali e fisiche, ad opera soprattutto degli islamici residenti in quel paese, di cui sono vittime gli ebrei, adulti e bambini, che in numero sempre maggiore lasciano un paese nel quale sentono che, nonostante le rassicurazioni dei rappresentanti dello stato transalpino, la loro incolumità non è più garantita?
Mario - Bologna
LETTERA 15
SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA
Caro Dago, gli strapagati funzionari dell'inutile baraccone ONU (c'è un conflitto che ha evitato?) verranno in Italia a verificare se ci sono casi di razzismo. Sicuramente lo faranno negli alberghi 5 stelle lusso di Venezia, Costa Smeralda, Capri.....Meglio che andare a verificare i diritti civili in Iran, Cina o Corea del Nord dove come minimo rischiano qualche anno di galera.
FB
LETTERA 16
Caro Dago, "italiani razzisti", sentenzia 'Repubblica', certificando che il foglio di Calabresi e la verità sono come Di Maio e il congiuntivo: incompatibili.
Giorgio Colomba
ciro e jessica immobile
MOGOL PAOLI GILETTI MOGOL conte di maio salvini GILETTI MOGOL 2 MOGOL BATTISTI