Riceviamo e pubblichiamo:
virginia raggi
Lettera 1
Caro Dago, non si è dovuto attendere molto per la conferma che, a Roma, i Raggi erano, in realtà, Mi-Raggi.
BarbaPeru
Lettera 2
Caro Dago se la Boschi alla Festa dell'Unità pontifica dicendo che la stessa Accademia della Crusca la legittima a farsi chiamare ministra in quanto declinare i nomi al femminile è giusto e corretto, allora quando vado in bicicletta voglio essere chiamato ciclisto. Cosa dici, che faccio ridere dalle chiappe del culo? Saluti blue note
Lettera 3
virginia raggi paola muraro
Caro Dago, la Raggi: "Muraro indagata? Prima di giudicare voglio vedere le carte". Sembra di sentir parlare una del Pd.
Tom Schusterstich
Lettera 4
Caro Dago, Renzi si è presentato al G20 in Cina come Premier non eletto e con la crescita del Pil a zero. L'unica cosa che può fare è esercitare il diritto di peto. Così almeno gli altri 19 si divertono.
Lino V.
Lettera 5
virginia raggi paola muraro
Caro Dago,
ma la bellissima Salemi (giusto che ci faccia vedere l'inguine) com'è che non smutandeggia più a casa dell'ex amico Vacchi, che ormai in quanto a follower si appresta a superare anche Belen?...per la serie tira più un riccone esibizionista di un pelo di fica...
Alessandro
Lettera 6
Caro Dago, non siamo scemi, viva la Salemi! Non siamo cretini, abbasso il burkini!
Roby
Lettera 7
giulia salemi e dayan mello
Quando i fratelli Kouachi attaccarono la sede di Charlie Hebdo causarono dodici morti.
Oggi Charlie Hebdo, sfottendo le centinaia di vittime innocenti di Amatrice, le uccide di nuovo. Spero che i fratelli Kouachi nel loro Paradiso se la stiano spassando veramente con le 72 vergini messe a disposizione dal loro Dio.
Santilli Edoardo
Lettera 8
Caro Dago, il voto in Germania contro la Merkel dimostra ancora una volta che le popolazioni non sono stupide, stupido è chi governa. Chi cerca di mettersi in mostra con slanci di buonismo eccessivo a scapito della sicurezza di tutti, viene punito.
Armando Sognando
Lettera 9
LA VIGNETTA DI CHARLIE HEBDO SUL TERREMOTO AD AMATRICE
Sulle vignette di Charlie Hebdò. Assurde le critiche. Loro fanno satira, attaccano le responsabilità, non certo stanno sfottendo le vittime. Chi le legge come mancanza di rispetto per i lutti, non ha capito niente. Ma vedo che è un atteggiamento purtroppo molto diffuso. C'è, secondo me, alla base un fondamentale equivoco.
Considerare le vignette, per il solo fatto di deformare grottescamente le figure umane, qualcosa di ridanciano, sostanzialmente 'leggero' e quindi 'sconveniente' se esercitato su fatti tragici. Assolutamente sbagliato. La vignetta è una cosa seria. A volte molto. E chi non lo capisce dovrebbe rifletterci meglio.
Dino Manetta
Lettera 10
Gentile redazione di Dagospia, da qualche tempo consulto molto spesso l'edizione on line de "La Repubblica". Nella pagina iniziale c'è sempre un collegamento al sito dell'Huffington Post che ho quindi cominciato a visitare spesso. E' un vero spasso, a cominciare dai titoli di merito che vengono scritti a fianco dei nomi di chi scrive!
LA VIGNETTA DI CHARLIE HEBDO SUL TERREMOTO
Tra le "firme" ci sono infatti l'ex PM che si definisce: "partigiano della Costituzione" (sic!) e la gentile signora che si definisce: "donna prima, giornalista poi" (Che vuol dire? Che importanza ha il genere nella professione? Se la signora fosse un uomo farebbe il suo lavoro peggio? O meglio?).
Per non parlare poi dei contenuti che sono spesso del tipo: "io, io, io, io...".
Esemplare ad esempio il pezzo della giornalista di un'emittente araba che interviene sulle polemiche legate al "fertility day" e che esordisce informandoci che si trova a casa sua, a Londra (come a dire: tiè! Schiattate, sfigati!), sul divano, con sei cuscini (peccato non ci abbia informati sul loro colore o su quello delle piastrelle del bagno!).
Continuerò a visitare il sito: ho così tanto bisogno di ridere!
Condoglianze all'Italia.
Il samurai
Lettera 11
Caro Dago,
PAOLA MURARO
La Sig.ra Muraro, assessora al Comune di Roma, deve essere un tipino energico e deciso, del resto occupandosi di spazzatura si è così o si diventa. Quello che sorprende della signora è che dal momento della nomina minaccia di rendere pubblici misteriosi dossier (sono gli stessi che gli hanno consentito di ricevere emolumenti milionari per anni? Sono altri?). Perché invece di minacciare continuamente non si reca, da brava cittadina, in Procura? E perché nessuno tra il M5S, Direttorio, Mini, attivisti e simpatizzanti chiedono di rendere noto il misterioso contenuto?
FB
Lettera 12
Dago dragoi,
e' dura per il Governo fare il fertility day se il buco per l'inseminazione e' quello sbagliato.
Aigor
Lettera 13
Dago darling, Ali Bongo é stato rieletto presidente del Gabon (Africa Equatoriale Francese). Tenuto conto che era presidente dal 2009 e che il padre Omar ha governato il Gabon per 40 anni vien da dire "quando si dice il buon governo dei Bongo". Talmente buon governo che a nessun gabonese vien in mente di accettare i pressanti inviti dei due CEO capitolini, Bergoglio e Mattarella.
Mattarella Bergoglio
P.S, Scusa, ma data l'ingovernabilità del Comune di Roma, non potreste chiamare a dirigerlo qualcuno esperto in "buon governo" come i Bongo? Oltretutto un Bongo sarebbe intoccabile, com'é successo con Obama che, volendo esportare democrazia - anche con l'aiuto dei cosiddetti attivisti democratici - , ha scombussolato (per non dire altro) quasi tutto il mondo arabo islamico. Pace e bene
Natalie Paav
Lettera 14
Caro Dago,
con profondo rammarico assisto al disagio che stanno vivendo i nostri giovani che, nonostante diplomi e laure, difficilmente riescono a trovare lavoro e quei pochi fortunati vengono inquadrati nelle ultime categorie contrattuali percependo, se va bene, al massimo 1200 euro al mese pari a 40 euro giornaliere, la stessa cifra che viene stanziata
disoccupazione
per ogni immigrato che raggiunge il nostro suolo. I genitori vedono, dopo tanti sacrifici fatti per dare ai propri figli un titolo di studio, con notevole preoccupazione il loro avvenire.
I nonni che li hanno sempre aiutati con “l’argent de poche” spessissimo devono rinunciarvi perché hanno difficoltà ad arrivare a fine mese. Il PIL è fermo, ed ho la sensazione di essere ritornato nel dopo guerra, ma almeno allora avevamo una speranza di ripresa, grazie al Piano Marshall americano, mente adesso vedo il governo latitante sul rilancio dell’economia ed occupazione.
Abbiamo, inoltre, un flusso di immigrati, di cui il 60 % non ha diritto di asilo, per il quale il paese è costretto a costi esorbitanti. Questo flusso peggiorerà la percentuale di disoccupazione ed aumenterà il numero dei mendicanti nel paese. Vedo l’avvenire dei nostri nipoti molto nero, e senza una via d’uscita.
Annibale Antonelli
Lettera 15
Grandi giornalisti d'inchiesta. Una coppia di grandi giornalisti d'inchiesta italiani, che si esibisce ogni mattina sulla radio di confindustria, ha dato ennesima prova, oggi, delle proprie capacità: dopo aver dileggiato la norma che prevede licenziamenti rapidi per gli statali colti in fallo, dicendo che non è MAI stata applicata, sono stati sconfessati da una telefonata di una ascoltatrice, che ha informato del fatto che ad Acireale, ad esempio, vi sono stati più di 15 licenziamenti. Notizia, tra l'altro, pubblicata ad esempio dal "Giornale di SIcilia" in data 9 giugno 2016. Ma i giornalisti d'assalto, evidentemente, le notizie non le leggono, le sfornano.
Giuseppe Tubi