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    POSTA! - TAJANI PREMIER? LA MERKEL SE LO TERRÀ STRETTO. DI QUESTI TEMPI, SIGNORA MIA, È COSÌ DIFFICILE TROVARE COLLABORATORI FAMILIARI UBBIDIENTI - NIENTE PAURA, APPENA COMPLETATA LA FUSIONE TRA TRENITALIA ED ANAS, ALLA PROSSIMA EMERGENZA SI BLOCCHERANNO ANCHE TUTTE LE STRADE


     
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    Riceviamo e pubblichiamo:

    TRENI BLOCCATI DAL FREDDO E NEVE 2 TRENI BLOCCATI DAL FREDDO E NEVE 2

     

    Lettera 1

    Compagno Dago, se un treno impiega 27 ore da Reggio Calabria a Torino e nessuno ne spiega i motivi, colpa della caduta di neve cinica e bara da Roma in su, è la riprova che la democrazia italiana è solida e non corre i rischi autoritari del tempo dove i treni arrivavano in orario e i binari si posavano senza le zeppe sotto.

    Saluti. Peprig

     

    Lettera 2

    Caro Dago, l'ad delle Ferrovie e De Magistris incolpano il meteo per la loro incapacità a gestire la nevicata. Del resto l'estate scorsa Zingaretti incolpava Trump della mancanza di acqua nel lago di Bracciano!

    Nick Morsi

     

    Lettera 3

    TRENI BLOCCATI DAL FREDDO E NEVE TRENI BLOCCATI DAL FREDDO E NEVE

    Vedrai vedrai, sentirai sentirai, caro Dago, come alti si leveranno i lai sinistri il 5 marzo per silenziare con il solito refrain la scoppola elettorale: " abbiamo sbagliato la comunicazione". No, non avete sbagliato comunicazione : sono gli Italiani che hanno capito fin troppo bene e di conseguenza... 

    Antonio Pochesci

     

    Lettera 4

    Caro Dago, certo che se Flavia Cassaro, la "maestra" che grida ai poliziotti «siete delle merde, dovete morire», rimanesse al suo posto, le Istituzioni farebbero una  pessima figura.

    Kyle Butler

     

    Lettera 5

    TRENI BLOCCATI DAL FREDDO E NEVE TRENI BLOCCATI DAL FREDDO E NEVE

    Caro Dago, niente paura, appena completata la fusione tra Trenitalia ed Anas, alla prossima emergenza si bloccheranno anche tutte le strade.

    BarbaPeru

     

    Lettera 6

    Caro Dago, io sto con la Maglie. Dell’opinione di una ballerina, sul viale del tramonto, non me ne frega un tubo.

    Annibale Antonelli

     

    Lettera 7

    Caro Dago, Di Maio con la lista dei ministri prima del voto ricorda Johan Cruijff, che da allenatore del Barça si fece fotografare con la Coppa dei Campioni prima della finale del 1994 col Milan di Capello. Finì 4-0 per i rossoneri...

    Lucio Breve

     

    Lettera 8

    Caro Dago, il problema non è (tanto e solo) la sbraitante maestra no-global che auspica un pronto trapasso agli agenti, ma la miriade di altre/i docenti che la pensano come lei, ma più callidamente non si espongono e restano in cattedra a fare danni.

    delrio mazzoncini delrio mazzoncini

    Giorgio Colomba

     

    Lettera 9

    Nel tentativo di ricevere risposte circa il disastroso andamento del traffico ferroviario causato dalle ultime nevicate, alcuni inopportuni ficcanaso hanno pensato bene di contattare il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, scoprendo che in Messico, oltre a Virginia Raggi, era andato pure il titolare del dicastero, Graziano Delrio. La prima per parare dei cambiamenti climatici e il secondo per illustrare le efficacissime misure con le quali in Italia si affrontano.

    Santilli Edoardo

    heather parisi col marito umberto maria arcolin heather parisi col marito umberto maria arcolin

     

    Lettera 10

    Dago caro, stamane non Heather Parisi ma il Tg della rete ammiraglia berlusconiana ha sfornato la notiziona del giorno: "Nuovi guai giudiziari per Trump nell'ambito del Russiagate, ora si indaga sugli affari con la Russia antecedenti la sua elezione". Non ci fossero i dettagliati resoconti dell'ottima Maglie su Dagospia, verrebbe da prendere per buone queste ricorrenti sparate del Tg5, che in media vede Trump rischiare l'impeachment una volta a settimana. La domanda sorge spontanea, perchè Berlusconi attacca Trump? Ha forse intenzione, una volta eletto per interposta persona, di riprendere la corrispondenza di amorosi sensi col suo amicone Putin? Benvenuti in Italia, terra di impresentabili che costringono gli elettori a non presentarsi, alle urne.

    Gianluca

     

    Lettera 11

    Caro Dago, Tajani premier? La Merkel se lo terrà stretto. Di questi tempi, signora mia, è così difficile trovare collaboratori familiari ubbidienti.

    tajani merkel tajani merkel

    Giancarlo Lehner

     

    Lettera 12

    Egregio Dago. Una domanda di servizio. Non sarebbe possibile spostare gli interventi chilometrici del sig.Luciano e del sig. Pegaso nero da qualche altra parte? Quella della posta è una delle mie rubriche preferite ma non è possibile che per la metà sia occupata da tali interventi che del resto non leggo mai (e come me penso molti altri tuoi lettori) Non penso che non abbiate altre lettere da pubblicare al loro posto.

    Vig

     

    Lettera 13

    Caro Dago, prima del referendum Renzi aveva promesso di ritirarsi dalla politica se avesse perso. Ha perso ma non ha tenuto fede alla sua promessa. Adesso Renzi promette che non rinuncerà alla segreteria del PD nemmeno se dovesse perdere alle prossime elezioni. Chissà se non sarà costretto a rimangiarsi anche questa promessa ?

    Cordialità

    Pietro Volpi

     

    Lettera 14

    tajani merkel tajani merkel

    Caro Dago, una piccola osservazione da non tecnico sul dibattito a proposito della flat tax. Chiunque non viva sulla luna sa benissimo che i ricchi veri (non quelli che guadagnano centomila euro lordi l'anno, che appartengono alla classe media superiore) pagano sui loro redditi, in tutta legalità, un'aliquota ben inferiore al 23 o 25%: e questo grazie alle tecniche di "ottimizzazione fiscale" a livello internazionale che loro, e solo loro, si possono permettere. Quindi, cari Renzi e Gutgeld, tra gli argomenti contro la proposta flat tax lasciate stare l'equità e il "favore ai più abbienti", che sono solo demagogia. Federico Barbariossa

     

    Lettera 15

    MONICA LEWINSKY E BILL CLINTON MONICA LEWINSKY E BILL CLINTON

    Caro Dago, non comprendo perchè mai Monica Lewinsky, per il fatto di avere conservato lo sperma di Clinton, dovrebbe avere "una faccia da culo pazzesca" nel lamentarsi di quanto accadde nel 1998. Se il principio fosse questo che faccia mai dovrebbe avere, per esempio, la moltitudine di attrici (quindi non mi riferisco ad Asia Argento) che prima diventa ricca e poi, anni e anni dopo, decide di sparare al cattivone Weinstein o a quello di turno? Naturalmente fino a che la cosa tirerà, poi passeranno ad altro, previa consultazione con il loro avvocato d'affari. Anzi, se dovessi stabilire una specialissima graduatoria di facciaculaggine la Levinsky sarebbe, decisamente, nella zona retrocessione della speciale classifica.

    Franco Baldussi

    l'abito blu di monica lewinsky macchiato di sperma da bill clinton l'abito blu di monica lewinsky macchiato di sperma da bill clinton

     

    Lettera 16

    Dagomagic carissimo, per fortuna ci siamo, il 4 marzo è dietro l'angolo oramai: la cricca boldrini-renzi-gentiloni-grasso si prepari alla batosta del millennio, perché questo sarà il 4 marzo per la sinistra italiana! I sondaggi dicono che non vincerà nessuno? Be', per me è palese che mentano! Sì, sai perché ne sono sicuro?

     

    Per un semplice ed unico motivo: una persona che conosco molto bene, che è stata un partigiano(uno vero però, non uno di quelli finti delle manifestazioni!) ed un vero antifascista(specifico il vero, visto che ci sono molti che si dichiarano antifascisti, ma poi sono più fasci delle squadracce di mussolini...Ad esempio parlo degli antifascisti dei centri sociali, che sono dei veri fasciocomunisti!), perché a causa del fascismo ha avuto diversi morti in famiglia: ebbene, questa persona dopo 50 anni di voti dati tra pci e comunisti rifondati vari, questa volta voterà per la Lega di Salvini!

     

    Ecco, quando accadono cose come questa, allora capisci che stavolta accadrà l'imponderabile, perché la gente ne ha le palle piene dei cialtroni, dei criminali liberi cause amnistie ed indulti assortiti vari, dei finti profughi e soprattutto degli stupratori di Rimini, delle belve squartatrici di Macerata e dei vari kabobo 1, kabobo 2 la vendetta e kabobo 3 el tripleton!

    Saluti Dagomagic!

    Il tuo Francesco l'Etrusco

    VIRGINIA RAGGI ALLA CONFERENZA SUL CLIMA IN MESSICO VIRGINIA RAGGI ALLA CONFERENZA SUL CLIMA IN MESSICO

     

    Lettera 17

    Caro Dago, oggi volevo raccontare del progetto della sindaca Raggi che vuole, entro il 2024, proibire l’accesso dei diesel a Roma, ma la cronaca politica di queste elezioni ci insegue e ci lancia continui spunti.

     

    Ieri, dopo la presentazione di altri ministri, della squadra cinquestelle, il posato Gentiloni, ha cercato di ovviare alla situazione per lui inusuale, come per la maggior parte dell’agone politico nostrano, della squadra “di governo” prima delle elezioni. Una prassi, da queste parti sconosciuta, che lo ha visto, per la prima volta, tendenzialmente piccato ed infastidito. La sua frase del governo ombra e della opposizione nasconde una paura che un branco di lupi avrebbe annusato a chilometri oppure, e qui casca l’asino, una sicurezza che lo rende inattaccabile per accordi sottobanco.

     

    Qui si cercherà di sciogliere il nodo di una frase che molti hanno preso come una battuta “all’inglese”, ma che alla fine potrebbe essere lo specchio di una situazione cementata prima delle elezioni.

    VIRGINIA RAGGI ALLA CONFERENZA SUL CLIMA IN MESSICO VIRGINIA RAGGI ALLA CONFERENZA SUL CLIMA IN MESSICO

     

    Abbiamo visto in questi giorni movimenti, a volte sotterranei, di truppe cammellate che, portando l’acqua al proprio mulino, cercavano di allontanare l’idea di inciucioni (Meloni romanamente docet) e ammucchiate contro natura, politicamente parlando, che avrebbero sollevato sdegno e rabbia a pochi giorni dal voto. Ma il lapsus del facente funzione a palazzo Chigi, potrebbe ufficializzare la porcheria mascherata da “governo istituzionale”. Assurdo che tutto questo nasca da una legge elettorale che lo stesso Gentiloni ha “vincolato e veicolato” a forza di maggioranze e che adesso, lo obbligherebbe a scelte non raccontabili ma che comunque sono nelle possibilità, alte se consideriamo la squadretta di cariatidi politiche ed anche anagrafiche, che lo accompagna, Napolitano e Uolternostro.

     

    virginia raggi virginia raggi

    Ora che tutto questo possa accadere o meno, dipende dalle scelte che l’esercito dei delusi e stanchi del blabla politico quotidiano prenderanno. Ieri anche il maimortoperdavvero, ha calato il suo asso. Tajani, che solo i profughi che sbarcano in Italia, non sanno chi sia, sembrerebbe essere il candidato premier in caso di vittoria della coalizione del centrodestra, con forza ita(g)lia vincitrice in casa.

     

    Silvio da Arcore lo ha quasi confessato nell’ennesima comparsata tv, lasciando anche intendere che sarebbe disposto a governare da premier. Non bastavano i comici oltre oceano a prenderci per il culo con video sulla cultura dell’ego berlusconiano e sulla “passione” di una mummia per il sesso femminile, anche le tv ormai hanno veicolato lo sdoganamento di un condannato ineleggibile ed interdetto al voto.

     

    E quindi pensare di avere un premier, ineleggibile, condannato per frode, che promette pensioni di mille lire per tutti e per le mamme (magari delle figlie che lui pagava), potrebbe essere l’ennesimo asso, di una campagna elettorale dell’assurdo. Se troviamo uno sceneggiatore capace, mi raccomando nessuno proponga Uolternostro, potrebbe essere una pellicola interessante. Incrociamo le dita. Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e vecchi satiri che si autocandidano. Saluti

    Pegaso Nero

     

    Lettera 18

    Caro Dago, 

    TRENI BLOCCATI DAL FREDDO E NEVE TRENI BLOCCATI DAL FREDDO E NEVE

    come al solito, in Italia si scopre che la rete ferroviaria non sia efficiente in occasione di gelate e maltempo. Avviene così poi che tutti rimangono scandalizzati del ritardo del treno "intercity" che ha impiegato ben 26 ore dalla Calabria a Torino. I vertici ferroviari, con l'amministratore delegato FS Mazzoncini ,annunciano investimenti di 100 milioni di euro per evitare le gelate degli interscambi. Come al solito sempre dopo i disastri.

     

    Nel frattempo nessuno, anche se siamo in campagna elettorale, mette in evidenza lo scandalo di una rete ferroviaria che invece di aumentare i treni di lunga percorrenza li ha , di fatto, aboliti. Infatti , sino a pochi anni fa , partivano almeno cinque treni da Milano per Calabria e Sicilia, vedi Freccia del Sud, Trinacria , etc, anche se impiegano sino alla Calabria ben 14 ore..

     

    NEVE E GELO IN ITALIA TRENO BLOCCATO DALLA NEVE jpeg NEVE E GELO IN ITALIA TRENO BLOCCATO DALLA NEVE jpeg

    Adesso invece si esalta l'alta velocità che si ferma tra Napoli e Salerno, come se l'altra Italia non esistesse. I vertici di Trenitalia, FF.SS. e dintorni dovrebbero davvero svegliarsi , visti i loro compensi scandalosi, ed operare per dare una rete ferroviaria efficiente che non riguarda solo le lunghe percorrenze. Basta vedere quello che succede in Lombardia, quasi ogni giorno tra ritardi e treni cancellati. Cordiali saluti. Giovanni Attinà

     

    Lettera 19

    Gentiloni , che pure passa per una persona equilibrata, ha accusato il MoVimento 5 Stelle di aver presentato prima delle elezioni i componenti del governo che intenderebbe formare in caso di vittoria. Come se questo fosse un' anomalia, dire chi governerà se voteremo il tal partito.

     

    PAOLO GENTILONI DA BARBARA D URSO PAOLO GENTILONI DA BARBARA D URSO

    In una qualunque democrazia evoluta sarebbe assolutamente normale, non lo è da noi perché Gentiloni & c.hanno già deciso chi governerà e come, e ce lo diranno dopo le elezioni, qualunque sia l'esito ; il tutto consentito dalla costituzione più bella del mondo secondo Benigni. Almeno finché l'economia regge un po' . Dopodiché saremo pronti per il remake nella realtà del film "Sono tornato".

    Saluti BLUE NOTE

     

    Lettera 20

    Dopo giorni che non guardavo questo letamaio a cielo aperto, proprio per ripulsa di fronte a tanto sconcio onnipresente, oggi guardo e vedo il solito giusti venire a menarci il torrone elogiando una trojatina, una vera trojatina, ossia il film del tale quarantatreenne  milanese che non vedeva l'ora di fare il filmetto pro unioni civili, cercando di renderle commestibili anche per chi non le vede di buon occhio (per chi è contrario ci vuole ben altro per convincere).

     

    PUOI BACIARE LO SPOSO PUOI BACIARE LO SPOSO

    E giù allora tutti i luoghi comuni: i due frocioni che si intersecano a Berlino, la sorpresa delle famiglie, la figura del panzone pugliese milanese  abatantuono, il sindaco che fà la parte del pirla all'antica salvo poi cambiare idea, i due omosessuali allegri, il frate stronzo ed esistente solo per i gonzi. Insomma una banalità assoluta, una parata di luoghi comuni fatta passare, visto che la cosa stuzzica i radical chic e i sinistrati, per commedia all'italiana: ma quale commedia e commedia?

     

    Quella vera fotografava la realtà in maniera magistrale, questa è un copia maleodorante, una serie di battute degne dell'oggi. E' una operazione strumentale, furbetta, paraculesca, misera! Una costruzione a tavolino per fare il solito prodottino da dare in pasto al mercato. Anche lo scienziato Mereghetti del Corriere elogia sta cacatina e parla di commedia all'italiana: probabilmente il tempo che passa offusca sempre più  le menti.

    PUOI BACIARE LO SPOSO PUOI BACIARE LO SPOSO

     

    Probabilmente questa trojata che magari avrà pure successo di pubblico perchè impostata sui gusti odierni, ossia battute e gaysmo, è nata nella mente del regista dalla fronte spaziosa, perchè le unioni civili si sono rivelate un vero e proprio flop nonostante le strombazzate, le "lotte" dell'indemoniata Cirinnà, e la difesa del più losco dei sedicenti cattolici, tale bulletto calandrino( insieme con la sua compagna di merende bancaria etruria)  e via dicendo.

     

    Infatti da giugno 2016, ossia dall'entrata in vigore della funesta norma, sono state solo alcune migliaia le unioni civili concluse: un flop pazzesco se si pensa che la sinistra ne aveva fatto un cavallo di battaglia, una vera e propria emergenza, parlava di un disastro sociale. Poche migliaia di unioni civili  - oltrettutto di coppie dettesi in attesa da anni, per cui avrebbero dovuto essere una valanga - a dimostrare che nei fatti si trattava di poca cosa, di cosa non sentita dalla stragrande maggioranza del popolo italiano. Sentita invece dai vari politicanti di sinistra, da attori e capibastone del progressismo, da gente alla dagospino, da tutti quelli che vogliono sferrare colpi alla Dottrina Cattolica.

     

    PUOI BACIARE LO SPOSO PUOI BACIARE LO SPOSO

    Un pò come la faccenda dello jus soli, che è stata sbandierata per motivi ideologici e che adesso, in piena campagna elettorale,  è stata totalmente negletta.  Perchè alla fin fine - anche se lo nascondono - è lì che vanno a parare: non vogliono sentire parlare di precetti e di regole che non gli piacciono.

     

    Che disturbano i loro comodi. E non hanno nemmeno ritegno nell'offendere, come il pugliese-milanese Abatantuono, celebre per i suoi film capolavori di cultura e senso civico, il quale non ha trovato di meglio che definire il suo ruolo nel film, come "qualcosa" capace di far emergere l'ottusità delle persone che sono contro le unioni civili.

     

     Che sò, gente ottusa come il Cardinale Caffarra, o i vari Papi predecessori di  Bergoglio, che hanno giudicato molto negativamente ogni unione omosessuale: figuriamoci poi volerla istituzionalizzare! Ma tant'è: sono ottusi. Parola di Abatantuono! E anch'io nel mio micro mi sento ottuso, ma felice di esserlo!

    Luciano

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