DAGONEWS

Il potere non va mai in vacanza, neppure in agosto e con 35 gradi all’ombra. Ecco gli ultimi saliscendi tra i poteri vari e avariati.

francesco starace mauro moretti

Sempre bene in sella quel gran furbone di Mauro Moretti. Il gran capo di Finmeccanica la scorsa settimana ha fatto credere che la controllata americana Drs forse non è più in vendita perché va troppo bene. Super-balla: sta solo cercando di far salire il più possibile il prezzo. E le autorità americane cominciano a essere un po’ nervosette perché, essendo il Pentagono il primo committente di Drs, comprensibilmente vogliono sapere chi se la prenderà.

Non se la passa invece niente bene un gran protetto di Moretti come Michele Elia, amministratore delegato delle Ferrovie. Matteo Renzi lo vuol sostituire e ha già deciso di mettere al suo posto il dg della Rai, Luigi Gubitosi. A Elia viene rimproverato di essere una protesi di Moretti e di frenare sulla privatizzazione. E a Palazzo Chigi si fa grande affidamento sul curriculum di Gubitosi, che è stato country manager per l’Italia di Bank of America, che di privatizzazioni se ne intende.

MICHELE ELIA

Giù dall’altalena anche Luchino di Montezemolo. Anzi, giù dal trenino. Agli amici amici il sodale Diego Della Valle ha fatto capire che l’ex porta borsette dell’Avvocato Agnelli è ormai con un piede fuori dal treno Italo. Di lui avrebbe detto, allargando le braccia: “Luca è un grande burlone, ma ha un grandissimo conflitto d’interesse”, alludendo alla presidenza di Alitalia-Etihad.

montezemolo

In ascesa tra le Fiamme Gialle il generale di corpo d’armata Luciano Carta, ex protetto di Vincenzo Visco, che per molti sarà il prossimo comandante generale quando Saverio Capolupo andrà in pensione. Carta comanda il Nord-Ovest e nei mesi scorsi è riuscito a liberarsi di un concorrente temibile come il generale Vincenzo Delle Femmine, andato a fare il vicedirettore all’Aise. 

GENERALE LUCIANO CARTA

scott jovane

Ruzzolone in arrivo per Pietro Rotolone Scott Jovane. L’ad della disastrata Rcs ha perso ormai da sei mesi l’appoggio convinto del suo primo azionista, il pallido John Elkann, che gli imputa di non saper governare la baracca e lo accusa di aver fatto scegliere ad Abramo Bazoli il nuovo direttore del “Corriere”, Luciano Fontana. Oltre a tutto, il povero marito di Lavinia Borromeo deve sorbirsi anche Marchionne che, impietoso, gli dice: “Mio caro, ma tu con Fontana che c’entri? Non sarai mai l’unico vero padrone di Rcs”.

Semaforo rosso in Vaticano per Marco Carrai, il “Gianni Letta” dei poveri di Matteuccio Renzi. Mentre si metteva in mostra nelle relazioni Italia-Israele, le azioni del Carrai scendevano ai minimi nella curia vaticana. E certo non bastano i vecchi legami con il mondo di Comunione e Liberazione in Toscana.

MARCO CARRAI