Aldo Fontanarosa per “la Repubblica”

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Incalzato dall'Europa, il governo Draghi potrebbe smontare il sistema di riscossione del canone Rai proprio ora che funziona al meglio. Il pagamento del canone in bolletta ha notoriamente stroncato l'evasione, che nel 2015 si attestava sui 500 milioni di euro.

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Nel 2021, poi, lo Stato ha rinunciato a parte delle trattenute che faceva sul gettito lordo del canone. Grazie a questa rinuncia, i conti della televisione pubblica hanno ricevuto un ulteriore e vistoso beneficio.

Il bilancio aziendale per il 2021, che sarà approvato l'11 maggio in sostanziale pareggio, rivela come le entrate da canone siano state nell'anno ben superiori al precedente (il 2020): parliamo di 93,7 milioni in più.

CARLO FUORTES

Uno Stato efficiente (che mette il canone in bolletta) e poco vorace nei prelievi consente, dunque, alla Rai di tenere i conti in ordine. Se davvero il canone uscirà dalla bolletta, bisognerà trovare un nuovo meccanismo di riscossione altrettanto valido. Senza una alternativa sensata, il rischio è quello di risvegliare l'evasione.

Evasione che colpisce ancora il canone speciale (pagato dalle imprese), mai entrato in bolletta. Anche nel bilancio 2021, i ricavi da canone speciale non vanno sopra gli 82,7 milioni.

carlo fuortes foto di bacco

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