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    1. POTREBBERO ESSERE 200 LE RAGAZZE NEL GIRO DEL FOTTO-GRAFO FURIO FUSCO. CHE FINE FACEVANO I VIDEO E LE FOTO PEDOPORNO? QUALCUNO PAGAVA PUR DI VISIONARE IL MATERIALE? 2. IN UNA INTERCETTAZIONE, IL SIMPATICO FUSCO RACCONTA A UN AMICO UN “LESBO PROVINO” TRA DUE RAGAZZE DI 16 E 17 ANNI: “CIOÈ QUESTA DOPO CINQUE MINUTI SI È SCATENATA COME UNA BELVA. FATE TUTTE COSI, INFATTI TUTTE E DUE ETERO QUELLE DUE, PERÒ POI, HAI CAPITO, GLI PARTE LA BROCCA. E POI SI SONO INFILATE SOTTO LA DOCCIA TUTTE E DUE INSIEME. IN QUESTO, MIO DIO, È PROPRIO FIGLIA DI MAMMA. MI HA CHIESTO: CHE CI INSAPONI?...”


     
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    FUSCO FURIO FUSCO FURIO

    1 - BABY PROSTITUTE, 200 RAGAZZE NELLA RETE DI FUSCO

    Francesco Salvatore e Maria Elena Vincenzi per “la Repubblica - Roma”

     

    Potrebbero essere addirittura 200 le ragazze coinvolte nel giro di Furio Fusco, il fotografo di moda arrestato l’8 luglio e poi di nuovo venerdì scorso con l’accusa di aver abusato di quelle minorenni. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pubblico ministero Cristiana Macchiusi hanno delegato una serie di accertamenti ai carabinieri del nucleo investigativo che stanno svolgendo le indagini.

     

    Vogliono capire quante ragazze, tra quelle fotografate da Fusco, erano minorenni. E quante di queste hanno avuto rapporti con lui, sotto la promessa di un futuro nel mondo della moda e della pubblicità. Quante gli hanno concesso di dare libero sfogo alle sue peremerge, versioni sessuali. Quelle accertate finora, infatti, sono 4, ma il sospetto dei magistrati è che ce ne siano molte, molte di più. Che ci siano altre giovanissime che sono state toccate, guardate, immortalate in posizioni pornografiche, costrette ad atti di autoerotismo di ogni tipo e anche a rapporti sessuali.

    RAGAZZINA RAGAZZINA

     

     

    Dai primi accertamenti infatti, che le aspiranti modelle gestite dall’agenzia di via Livorno erano centinaia. E il compito degli investigatori è quello di scremare e, in un secondo momento, sentire quelle di loro che ancora non hanno 18 anni. Capire se anche con loro Fusco ha usato quello che al momento sembra essere un vero e proprio sistema. L’inchiesta si allarga, dunque.

     

    E questo non è l’unico fronte di indagine. Gli investigatori della IV sezione di via In Selci sono anche al lavoro per capire che fine facessero i video e le foto, chiaramente pedopornografiche, che il fotografo girava e scattava. Erano solo per la sua perversione personale o, invece, venivano scattate per essere mostrate, magari dietro a corrispettivo economico, ad altre persone? E in quale modo? Tramite qualche sito web o per vendita diretta?

     

     

    SEXY TEEN SEXY TEEN

    È questa la prossima frontiera dell’inchiesta. Anche perché lo stesso giudice per le indagini preliminari che ha disposto questo nuovo arresto nei confronti di Fusco, Giulia Proto, parla nell’ordinanza di «condotta di corruzione morale, abuso e violenza in danno di ragazze, prevalentemente minorenni, con modalità e per fini illeciti altamente censurabili perché, alimentando e sfruttando l’aspirazione delle ragazze a debuttare nel mondo della moda e della pubblicità, non esitava ad indurle a compiere e a subire atti sessuali in modo da pro- durre, con modalità e per fini imprenditoriali, materiale pedopornografico al fine di soddisfare altresì i suoi istinti sessuali». Ed è proprio su quei fini imprenditoriali che si concentra l’attività degli inquirenti.

     

    È previsto per oggi, intanto, l’interrogatorio di garanzia di Fusco. L’indagato dovrà rispondere alle nuove accuse che gli vengono mosse che sono, tra l’altro, anche la violenza sessuale e la prostituzione minorile nei confronti delle minorenni, tra le quali figura, oltre a due diciassettenni e a una quindicenne, addirittura una tredicenne. Un gruppo di giovanissime che agli inquirenti hanno fatto racconti terribili ricordando quelle sedute fotografiche.

     

    2. NON VUOI FARE IL GIOCHINO OSÈ

    Daniele Autieri per “la Repubblica - Roma”

     

    RAGAZZINE DAL PROFILO FACEBOOK DEL FOTOGRAFO FURIO FUSCO RAGAZZINE DAL PROFILO FACEBOOK DEL FOTOGRAFO FURIO FUSCO

    Una reflex pronta a scattare. Un anonimo salottino nel seminterrato di via Livorno. Due ragazze nude disposte a dare «il massimo». E alla fine un pacchetto da recapitare a un alto dirigente Rai impegnato a scegliere la coppia di giovanissime da portare con sé a Dubai. Il dietro le quinte di quel pomeriggio del 25 maggio scorso — e del servizio lesbo tra la 19enne I. (oggi indagata insieme a Furio Fusco) e la 16enne S. — è tutto nella cronaca squallida che lo stesso Fusco (intercettato dai carabinieri della IV Sezione del Nucleo investigativo) ha ricostruito al telefono con un’amica.

     

    Gli stralci di conversazione, riportati nell’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip Giulia Proto, disegnano con esattez-za il profilo criminale dell’uomo. «Oggi sono venute alle due — esordisce Fusco — vabbé, no comment che poi ci stava, a parte I., anche un’altra! Una che era la prima volta in assoluto che faceva una cosa del genere».

     

    «E quanti anni ha?» chiede l’amica. Fusco si butta: «17». Ma la ragazza ne ha ancora 16. Poi aggiunge: «Cioè questa dopo cinque minuti si è scatenata come una belva. Infatti c’era I. che diceva: ammazza! Mi faceva ogni tanto cenno. Eh, si è divertita. Quell’altra un sacco, vedi come? Fate tutte cosi, infatti tutte e due etero quelle due, però poi, hai capito, gli parte la brocca ...».

     

    La conversazione degenera. Il fotografo è appagato, orgoglioso. La ragazza, dall’altra parte del telefono, si scioglie nella curiosità. Vuole altri particolari, chiede, fa domande. Fusco l’accontenta. «E poi si sono infilate sotto la doccia tutte e due insieme. Poi hai capito I.? Lei è proprio figlia di mamma. In questo, mio Dio, è proprio figlia di mamma. Mi ha chiesto: che ci insaponi? ». La ragazza non sta più nella pelle. «Ti sei divertito?» domanda. «Sì» è la risposta del fotografo.

     

    In un’altra conversazione con una ragazza sedicenne (intercettata dai carabinieri e finita nelle carte dell’inchiesta), l’uomo sfoggia il peggio del suo repertorio. «Dai — la incalza — vieni da me che ti faccio giocare con uno di quei due giocattoli che ho nell’armadio ». La giovane si ritrae e indurisce il tono: «No, no, e no — dice — non l’hai capito che io queste cose non le faccio, per quanto possano essere emozionanti e divertenti. Per me, io ho proprio un’altra concezione di piacere. Cioè ti giuro, te lo giuro». Ma lui insiste, incalza, non molla la preda.

     

    Il mercato del sesso è h24 e il repertorio di Fusco non conosce confini. Eppure, ogni volta che l’uomo si scontra con le ritrosie delle ragazze, il tono si fa gelido, tagliente. «Ma tu che campi a fare? — commenta di fronte ad un’altra minorenne che voleva sottrarsi ai suoi “lavoretti” — allora ti mancano proprio le basi fondamentali. È una cosa bella rilassante, con l’olio, mica stiamo a giocare qua. Una cosa professionale, che ti pensi?»

     

     

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