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    POVERO SILVIO, COSTRETTO AD AGGRAPPARSI AL PPE – IL PRESIDENTE DEL PARTITO POPOLARE EUROPEO È ANDATO IN PELLEGRINAGGIO AD ARCORE PER DARE IL SUO APPOGGIO AL “BANANA”. MA DAVVERO SPERANO CHE UN TEDESCO (PERALTRO NON PROPRIAMENTE SIMPATICO) POSSA CONVINCERE ANCHE SOLO UN ELETTORE ITALIANO A VOTARE FORZA ITALIA PER SENSO DI RESPONSABILITÀ? – I SONDAGGI SONO IMPIETOSI: IERI PER LA PRIMA VOLTA GLI AZZURRI SONO STATI SORPASSATI DAL TERZO POLO RENZI-CALENDA…


     
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    1 - FORZA ITALIA VACILLA E SI APPOGGIA AL PPE "STRINGIAMO I DENTI"

    Fra. Gri. per “La Stampa”

     

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    La parola d'ordine, ora, nelle segrete stanze di Forza Italia, è «stringere i denti» e niente panico. Certo, gli ultimi sondaggi vanno male. E poi il Cavaliere ogni giorno di più mostra la sua età. Ormai è a tutti gli effetti Nonno Silvio che manda in giro la fotografia con i nipotini imbronciati. Ieri, nella pillola elettorale, mano sul cuore, diceva: «Caro elettore, se vuoi aiutare i miei coetanei, gli anziani, devi votare Forza Italia».

     

    Eppure ci sperano ancora di andare non malaccio. «I sondaggi di partenza - racconta un big del partito - ci davano in partenza tra il 7 e l'11%. Adesso siamo al minimo. Speriamo di non fermarci qui. D'altra parte la campagna elettorale è appena iniziata».

     

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    Il rischio però è di fermarsi ai blocchi di partenza quando tutti gli altri vanno avanti, rosicchiano fette di consenso, smuovono qualche indeciso. Forza Italia, sotto questo profilo, sembra un pugile imbolsito, fermo sulle gambe.

     

    «Non è affatto così - reagisce il nostro uomo di Forza Italia - perché è stato Berlusconi il primo a capire che la campagna elettorale in piena estate sarebbe stata diversa da tutte le altre e si è inventato le pillole, via social. Adesso gli stanno andando dietro».

     

    Certo, a 85 anni suonati, il Cavaliere non potrà girare l'Italia per comizi a differenza dei giovani rampanti, che si tratti di Meloni o Salvini, Conte o Letta. Batterà le televisioni. E sui territori ci andranno i candidati. Ma non è la stessa cosa.

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    La cifra della campagna elettorale azzurra, da questo momento sarà diversa. Quanto più gli altri ci metteranno energia, tanto più Forza Italia batterà sull'usato sicuro, l'esperienza, la solidità delle alleanze internazionali.

     

    Per questo motivo puntano tantissimo sul Partito popolare europeo, il cui presidente, il tedesco Manfred Weber, due giorni fa era a Roma per incontrarsi con Antonio Tajani, e ieri a Milano per vedere Berlusconi. Il quale scrive sui social: «Ho ricevuto oggi l'amico Weber. Ci siamo confrontati sulla situazione europea ed internazionale con una particolare attenzione alle prossime elezioni in Italia». E se un tempo l'amicone era Putin, ora i tempi sono cambiati.

    weber berlusconi weber berlusconi

     

    Il messaggio sottinteso ai moderati di centrodestra è che un futuro governo a trazione Meloni avrà un bisogno disperato di loro. Berlusconi stesso lo lascia capire, ricordando che il Ppe nell'Europarlamento conta 176 deputati provenienti da tutti i 27 Stati dell'Unione; 13 tra Capi di Stato e di governo; più Ursula Von der Leyen e Roberta Metsola, cioè i vertici delle istituzioni europee.

     

    «Sento molto vicino il suo personale sostegno e quello del Partito Popolare europeo a Forza Italia che lo rappresenta orgogliosamente in Italia», dice infatti il Cavaliere. Nello sprint finale della campagna, Forza Italia sempre più richiamerà il Ppe. «Il nostro sforzo - conclude il big azzurro - è far capire che se voti Calenda, alla fine ti arriva un pateracchio con Letta e Conte. Se voti noi, saremo gli unici a poter discutere sul serio in Europa».

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    2 - IL PPE VOTA PER FORZA ITALIA «BERLUSCONI È LA GARANZIA»

    Anna Maria Greco per “il Giornale”

     

    Ora di pranzo, ad Arcore. Silvio Berlusconi accoglie Manfred Weber, con al fianco Antonio Tajani. Clima di familiarità, sostegno convinto a Forza Italia del presidente e capogruppo del Partito popolare europeo. Il leader bavarese è venuto in Italia per dare la sua «benedizione» agli azzurri, che rappresentano in Italia il Ppe e questa volta vedono vicino Palazzo Chigi, con la vittoria annunciata del centrodestra. Il suo è un «forte» invito a votare Fi, che sarà fissato anche in un video con il Cavaliere.

     

    MANFRED WEBER SILVIO BERLUSCONI ANTONIO TAJANI MANFRED WEBER SILVIO BERLUSCONI ANTONIO TAJANI

    Berlusconi, dice, è «custode di un governo europeista per il futuro in Italia e questo è necessario in questo momento di crisi per rispondere alle preoccupazioni della gente sul prezzo del gas, la guerra, l'inflazione, l'occupazione». Aggiunge che Fi è una forza che ha esperienza, con Berlusconi leader e Tajani coordinatore, che rappresentano «figure importanti e convincenti». Chiunque voglia «stabilità» in Italia, aggiunge Weber, vuole un'Europa unita e deve votare Fi e il centrodestra. Fi è «garanzia» di fedeltà all'Europa per l'intera coalizione.

     

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    Il leader azzurro è soddisfatto, davanti alle telecamere racconta che a villa San Martino, con il «nostro presidente», l'«amico Manfred» si è confrontato sulla situazione europea ed internazionale con una particolare attenzione alle prossime elezioni e che sente «molto vicino il suo personale sostegno e quello del Ppe a Fi».

     

    Poi dice: «Il prossimo governo dev' essere convintamente europeista, per darsi un'unica politica estera e della difesa». Weber ha già detto, il giorno prima in conferenza stampa con Tajani, che Fi è il partito di riferimento dei popolari, quello che più da' garanzie in Europa anche per i suoi rappresentanti, a cominciare dal vicepresidente del Ppe e numero due degli azzurri, che è stato a Bruxelles da Commissario e presidente dell'Europarlamento.

    SILVIO BERLUSCONI E MANFRED WEBER SILVIO BERLUSCONI E MANFRED WEBER

     

    Inoltre, il leader dei popolari ha allontanato ogni dubbio sugli alleati di FdI e Lega, assicurando che il programma è convincente in un'ottica europeista e atlantista. «Per l'Ue la cosa più importante è che a Roma ci sia stabilità economica ed è garantita dal centrodestra».

     

    Berlusconi è europarlamentare e assicura che ad Arcore con Weber c'è stata «forte condivisione su tutti i temi di attualità che abbiamo trattato», così come può «testimoniare come in questi anni la collaborazione tra noi e il Ppe sia stata ottimale» e tra i risultati il Cav cita «l'approvazione del Programma Next Generation EU, poderoso strumento da 750 miliardi di Euro per la ripresa italiana ed europea».

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    Il presidente di Fi rivendica l'«orgoglio» di rappresentare in Italia «la più grande famiglia politica europea, con un gruppo parlamentare di maggioranza di 176 deputati di tutti i 27 Stati dell'Unione, compresi quelli di Forza Italia che «è una delle più importanti delegazioni nazionali». Il Cavaliere, per far capire il peso del sostegno a Fi dei popolari in questa campagna elettorale, ricorda che a livello di Consiglio europeo il Ppe conta 13 tra Capi di Stato e di Governo, presiede con Ursula Von der Leyen la Commissione europea e con Roberta Metsola il Parlamento europeo. «Noi dunque - conclude l'ex premier- costituiamo e costituiremo l'asse operativo del Partito Popolare europeo. E sono certo che Forza Italia sostenuta dal Partito Popolare europeo otterrà un grande successo elettorale per il prossimo governo nazionale».

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    Un incontro «lungo e positivo», assicura Tajani. Di lui si dice che i popolari lo vorrebbero premier o, in alternativa, ministro degli Esteri. Tajani replica alle voci assicurando che è sempre uomo di partito è non ha «ambizioni personali».

     

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    Rimane il fatto che la visita in Italia di Weber, a Roma dove ha incontrato anche il presidente di Confindustria Bonomi e a Milano, è «una spinta importante», dice il capo politico di Noi moderati, Maurizio Lupi. Weber ha avuto un colloquio anche con i leader delle forze minori centriste che si riconoscono nel Ppe, Nm, l'Udc di Lorenzo Cesa, Italia al centro di Giovanni Toti.

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