Estratto dell’articolo di Giorgio Terruzzi per il Corriere della Sera
pozzetto
«Conosco Beppe Grillo da molti anni, abbiamo fatto cabaret insieme, ci incontrammo a Roma nei primi anni Ottanta quando stava preparandosi a recitare nel film Cercasi Gesù di Comencini. Abitavamo nello stesso albergo, il Lord Byron. Così, sono stato contento di rivederlo a Milano, di accogliere l’invito ad assistere al suo ritorno sulle scena».
Renato Pozzetto è sorpreso dall’attenzione che ha scatenato la sua presenza alla rappresentazione. Grillo autore e attore in Io sono il Peggiore .
Sottotitolo: «Lo spettacolo delle rivelazioni».
beppe grillo
Dunque? Quali rivelazioni per lo spettatore?
«Beh, è stata un’esperienza curiosa. Un testo condito dall’umorismo di Beppe, dalla satira, incentrato su diversi contenuti interessanti. Grillo si sta cimentando su un fronte nuovo. Parla di “Chiesa dell’Altrove” che si basa su una filosofia piuttosto complicata da riferire qui. Credo stia lavorando su una specie di bibbia filosofica, qualcosa che aiuti ad affrontare meglio la vita. È un invito alla serenità, per quelli che stanno già bene come per chi fa più fatica».
Grillo sembra più interessato all’anima, all’interiorità dell’individuo. È un vero e proprio cambio di rotta?
renato pozzetto foto di bacco
«Sì, della sua esperienza politica parla pochissimo, soltanto accenni minimi.
Piuttosto, approfondisce temi che riguardano gli stili di vita e il senso del fare di tutti noi. Sono riflessioni profonde, indipendentemente da una condivisione piena o parziale.
Tanto è vero che gli ho suggerito di abbinare allo spettacolo un opuscolo che contenga i principi del suo pensiero, anche in modo sintetico. Proprio per dare modo ad ogni spettatore di tornare sui concetti che esprime, pensarci sopra, approfondire con il tempo necessario per farlo».
Meravigliato di non ascoltare discorsi politici?
beppe grillo
«Guardi, di politica non voglio parlare affatto, non mi interessa, non mi ha mai interessato. I miei genitori abitavano a Gemonio, dove abitava anche Umberto Bossi. Non lo sapevo nemmeno. Un giorno, anni fa, salgo su un aereo per Roma dove dovevo girare un film. Bossi, anche lui su quel volo, si avvicina e mi dice: “Siamo compaesani”. Spiegandomi che viveva nel paese che frequentavo da sempre. Tutto qui. Mai stato leghista. Eppure, quella semplice coincidenza logistica generò una quantità di speculazioni assurde. Quindi, se vuole, parliamo dello spettacolo di Grillo, lo faccio volentieri. Non di altro».
RENATO POZZETTO ALLA LOCANDA POZZETTO
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beppe grillo