EMANUELE POZZOLO E ANDREA DELMASTRO
1 - PROIETTILE PARTITO A UN METRO DA TERRA «LA VERSIONE DI POZZOLO NON REGGE»
Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera” - Estratti
Il timore di subire un attentato era diventato un’ossessione ai primi di novembre, dopo l’attacco a Madrid al fondatore di Vox Alejo Vidal-Quadras Roca e l’emersione di una pista «iraniana». È per questo che il deputato Emanuele Pozzolo dal 12 dicembre — giorno della concessione del porto d’armi per difesa personale — si muoveva sempre con una pistola addosso.
La legge glielo consentiva, ma resta da spiegare quale pericolo temesse di correre la notte di San Silvestro in un minuscolo paese di 97 abitanti sperduto sulle montagne biellesi ad un veglione con bambini, agenti della scorta e compagni di partito. È uno dei tanti punti su cui dovrà far luce la Procura di Biella che indaga sul ferimento del 31enne Luca Campana, padre di due figli piccoli, colpito da un proiettile «vagante» esploso dalla pistola del deputato.
emanuele pozzolo
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Tutte le testimonianze fin qui raccolte — compresa quella del 31enne colpito alla coscia da un proiettile calibro 22 — concordano su una identica versione: l’arma era impugnata dal deputato Pozzolo, nessun altro può aver sparato. Il 38enne al suo primo mandato in Parlamento è indagato per lesioni colpose, esplosioni pericolose e incauta custodia dell’arma. Lui però ha fin qui smentito categoricamente d’aver premuto il grilletto raccontando che la pistola — un piccolo revolver North american calibro 22, grande come un grosso accendino — gli sarebbe caduta inavvertitamente dalla tasca e che il colpo sarebbe invece stato esploso da chi ha raccolto l’arma.
2 - IL PORTO D’ARMI PER DIFESA PERSONALE DOPO LE «MINACCE DALL’IRAN»
C. Giu. per il “Corriere della Sera” - Estratti
LE PISTOLE DI FRATELLI DITALIA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA
La richiesta viene presentata in autunno. Emanuele Pozzolo, deputato e membro della Commissione affari esteri della Camera invia alla Prefettura di Biella (dove s’è trasferito da poco) una serie di articoli e messaggi social in cui riceve insulti e minacce. Al centro c’è la «questione iraniana» e le campagne in sostegno alla resistenza contro il governo di Teheran.
Il deputato segnala minacce web arrivate da esponenti vicini al governo iraniano e chiede che gli venga concesso il porto d’armi per «difesa personale». In quel momento ha già un permesso per detenere armi (una pistola e quattro carabine) ma solo per uso sportivo. È appassionato di «tiro di precisione», ma l’autorizzazione non gli permette di girare con le armi se non per lo stretto tragitto da casa al poligono. Sono più di 500 mila le autorizzazioni di questo tipo rilasciate in Italia. Ma è cosa ben diversa dal porto d’armi per difesa personale.
MEME SU EMANUELE POZZOLO BY OSHO
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Per Pozzolo però le minacce appaiono credibili, tanto più in ragione della sua esposizione pubblica. In particolare riguardo al convegno organizzato il 19 ottobre al Senato dove con Pozzolo ci sono l’attivista Ingrid Betancourt e il vicepresidente della Commissione esteri del Consiglio nazionale della resistenza iraniana, Farzin Hashemi.
Insieme all’ok al porto d’armi arriva un altro provvedimento adottato dal Comitato provinciale per l’ordine pubblico proprio in ragione dei rischi evidenziati. Per Pozzolo viene disposta la «Vgr», la Vigilanza generica radiocollegata, la prima forma di tutela.
pozzolo delmastro
Non è una scorta, ma viene previsto il passaggio durante i turni di pattuglia di polizia e carabinieri sotto casa del deputato e nei luoghi frequentati. Ora la stessa Prefettura di Biella ha avviato l’iter amministrativo per il ritiro delle altre armi (oltre alla piccola North american calibro 22) essendo venuti meno i requisiti di sicurezza nella gestione di pistole, fucili e munizioni. La Procura ha già dato l’ok. Pozzolo ha una settimana di tempo per fare le sue controdeduzioni.
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