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Prendete l'agenda e fissate i quattro appuntamenti che cambieranno gli equilibri dell'Italia e dell'Europa nei prossimi mesi.
olaf scholz
1) Si comincia con le elezioni politiche in Germania, il 26 settembre. L'eventuale vittoria del ministro delle Finanze, il socialdemocratico Olaf Scholz, aprirebbe una finestra di possibilità per l'Italia e Bruxelles. Il candidato Spd è già conosciuto in Europa, ha un rapporto cordiale con Mario Draghi, vuole riformare il Patto di stabilità ed è molto distante dalle pulsioni rigoriste dei falchi alla Wolfgang Schaeuble. Un asse euro-riformista tra Berlino e Roma non sarebbe così assurdo vista l'incertezza sulla rielezione di Macron.
enrico letta matteo salvini meeting rimini
2) Tra il 3 e il 18 ottobre le elezioni amministrative in Italia faranno luce sui reali equilibri politici all'interno della maggioranza e delle coalizioni in Parlamento. Il Centrodestra potrebbe essere ridimensionato dalle eventuali sconfitte a Milano, Roma e Napoli. La misurazione del peso elettorale di Lega e Fratelli d'Italia farà chiarezza all'interno della coalizione. Il M5s a guida Conte, che perde la sindaca a Torino e potrebbe lasciare per strada anche quella di Roma, dovrà pesare l'appeal del nuovo corso. Idem il Pd che nel passaggio da Zingaretti e Letta ha molto spinto su temi identitari (Ius soli, voto ai 16enni, diritti Lgbt e migranti) ma non sa ancora quando redditizio sia questo restyling. I valori elettorali decretati dalle urne peseranno, e molto, nella partita del Quirinale.
sergio mattarella mario draghi festa della repubblica 2021
3) A febbraio 2022 scade il settennato di Sergio Mattarella. Chi al suo posto? Il Colle non è solo un fondamentale interlocutore per le cancellerie internazionali ma la camera di compensazione del Sistema di potere italiano. Senza contare che il Presidente della Repubblica è anche capo del Consiglio superiore della magistratura. E in questa fase di delegittimazione delle toghe e di crisi della Giustizia, l'inquilino del Colle ha una enorme responsabilità in più.
mario draghi con emmanuel macron 6
4) Il 10 aprile 2022 la Francia va a votare per il suo nuovo presidente. Macron è chiamato a una sfida complessa e delicatissima: la rielezione non è così scontata. Marine Le Pen lo ha scavalcato nei sondaggi, scalpita Xavier Bertrand candidato per l'area di centrodestra e poi c'è la socialista sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, in crescita nonostante i sondaggi la diano al 6-7%.
La rielezione di Macron, con il pensionamento di Angela Merkel, darebbe garanzie a Bruxelles sul ruolo euro-responsabile della Francia. Un eventuale successo di Marine Le Pen (al ballottaggio ci sarà l'ennesimo "fronte repubblicano" per fermarla), che sarebbe un terremoto per l'Unione europea, è escluso. Infatti Macron teme di più la crescita impetuosa di Anne Hidalgo.