Alessandro Sallusti per Il Giornale
NICOLA ZINGARETTI
Nel pieno del braccio di ferro tra il governo e la famiglia Benetton sulla revoca della concessione alla Società Autostrade la famiglia Benetton, tramite la società capofila Atlantia, ha donato 500mila euro al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per l'acquisto dei frigoriferi che dovranno stoccare i vaccini anti Covid. Lo ha rivelato ieri il quotidiano Il Domani ed è certamente una bella notizia che fa onore ai Benetton.
Ci chiediamo soltanto come sarebbe stata presa la cosa dai colleghi indignati permanenti, dai moralisti a tempo pieno, insomma da chi passa la giornata con il fucile puntato su qualcuno, se quell'assegno invece che essere consegnato nelle mani del segretario del Pd, azionista importante del governo, fosse finito in quelle del governatore della Liguria, o della Lombardia o del Veneto, terra di origine e di residenza dell'importante dinastia.
luciano benetton
Nel merito verrebbe facile pensare male, ma sinceramente non lo facciamo, proprio come non lo abbiamo fatto quando Attilio Fontana ha ricevuto dai privati cospicue donazioni per allestire l'ospedale in Fiera, cosa che gli ha attirato l'attenzione della procura e il linciaggio mediatico carta stampata e tv dei soliti noti di cui sopra.
Siamo alle solite: i soldi puzzano a prescindere se raccolti e gestiti da politici e amministratori del centrodestra, profumano di generosità se indirizzati a sinistra anche laddove si potrebbe configurare un conflitto di interessi. Così come cento morti nelle case di riposo della Lombardia sono una strage, altrettanti nel Lazio o in Emilia passano praticamente inosservati.
zingaretti
Anche le recenti file chilometriche ai drive-in sanitari per farsi tamponare erano identiche in tutta Italia, ma nelle cronache erano «vergognose» a Milano e «inevitabili» a Roma. La manipolazione è continua. L'ultima riguarda le vacanze sulla neve: «Vergognoso si legge un po' ovunque che i governatori del centrodestra del Nord siano gli unici a chiedere di tenere aperte nelle festività le città turistiche. Incoscienti».
Che ne sappia io, in Italia si scia praticamente solo al Nord, non granché nelle rosse Toscana, Emilia e Lazio, quindi è ovvio che i governatori di queste ultime non abbiano nulla da obiettare. Lunga vita ai privati che mettono mano al portafogli per aiutare il pubblico, ce ne fossero di più. Ma, egregio Zingaretti, non faccia il moralista a gettone. Perché, come dicono a Napoli, ccà nisciuno è fesso.
LE ULTIME DI ZINGA
Fabio Amendolara per “la Verità”
Da quando è cominciata l' emergenza a Nicola Zingaretti non ne va una dritta.
le dirette skype di sallusti con gli ortaggi come sfondo
E non solo perché al primo aperitivo negazionista si è beccato il coronavirus. La sfilza di pasticci, insuccessi e garbugli al limite dell' intrigo è lunga. Al vaccino per il Covid è legata solo l' ultima delle stramberie targate Zinga: la Regione Lazio ha destinato 618.000 euro alle aziende sanitarie locali per l' acquisto dei congelatori per conservare il vaccino alla corretta temperatura.
le dirette skype di sallusti con gli ortaggi come sfondo 1
Ieri si è scoperto che parte di quei fondi (500.000 euro) erano arrivati da un benefattore: Atlantia, la Spa dei Benetton che tramite Autostrade per l' Italia gestisce la rete autostradale più maltenuta e indagata della storia nazionale, la cui concessione è anche a rischio.
Stando a quanto ha ricostruito il Domani, quotidiano di Carlo De Benedetti, con questa operazione «i Benetton hanno dimostrato ancora una volta le capacità relazionali della società». Atlantia, dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova, è al centro di una difficile trattativa con il governo per l' uscita remunerata da Autostrade per l' Italia. E Zingaretti non è soltanto il governatore della Regione Lazio.
È pure segretario del Partito democratico.
zingaretti
Ma basta andare indietro solo di qualche giorno per annotare che pure sui vaccini per l' influenza comune Zingaretti ha toppato (in realtà rischia di inciampare anche il governo, che per l' approvvigionamento di siringhe per il vaccino Covid pare stia cercando le più costose. E mentre dalla struttura del commissario sostengono che l' indicazione arriva dalla Pfizer, dall' azienda rimandano la palla a commissario) nonostante ne abbia prenotati 2.400.000 (propagandando il dato con questo slogan: «Prima Regione italiana per approvvigionamento»), nella regione che governa non si trovano. La causa? Ce ne sono 500.000 non consegnati per problemi di qualità (bloccati dall' Agenzia delle dogane). E 450.000 spariti.
Una delle aziende produttrici, la francese Sanofi Pasteur, è stata diffidata dalla Regione. Si era aggiudicata una gara per fornire 1.400.000 dosi (nel complesso la gara d' appalto prevedeva quattro lotti: uno assegnato a Sanofi, due a Seqirus e il quarto a Pfizer), ma ne ha consegnate solo 823.000 nei tempi stabiliti. Delle altre dosi non se ne sa più nulla. Sparite. Come le mascherine ordinate alla Ecotech, azienda di commercio all' ingrosso di articoli per l' illuminazione e di materiale elettrico per uso domestico della quale La Verità si è occupata a fondo.
zingaretti
Zingaretti si era affidato all' azienda che commercializza lampadine per l' acquisto di 7,5 milioni di mascherine Ffp2 e Ffp3: commessa totale da 35,8 milioni di euro, con acconto versato. Risultato? Le mascherine sono arrivate fuori tempo massimo. E la Ecotech, che aveva pure una fideiussione farlocca, ha ingaggiato una battaglia legale perché vuole che la Regione Lazio le ritiri dai capannoni in cui sono state stoccate.
Quella della Ecotech, però, non è l' unica fornitura sghemba. C' è la chiacchierata Internazionale Biolife, una società tarantina che commercia prodotti omeopatici compresi quelli per il benessere sessuale, alla quale era stata affidata una fornitura di mascherine, tute e camici da 17 milioni di euro. Gli altri fornitori con intoppo (perché in ritardo o per mancata consegna)? World wilde luxury srl, commercio di profumi e cosmetici (commessa da oltre 4 milioni di euro); European network Tlc, il cui proprietario è un editore di riviste di gossip (commessa da 5 milioni di mascherine); Pio Macarra, prodotti per l' edilizia (commessa da 1 milione di Ffp2); Wisdom glory holding, società registrata alle Cayman (2 milioni di mascherine Ffp2). Il totale di penali da pagare per materiale non consegnato: 7.290.000.
zingaretti
Zingaretti si è scusato, sostenendo che gli errori sono stati commessi «in buona fede». In realtà, come ha dimostrato ieri sera un dettagliato servizio andato in onda a Fuori dal coro, la trasmissione condotta su Rete 4 da Mario Giordano, gli errori della Regione Lazio in tema di sanità sono strutturali. E non sono legati solo all' epidemia da Covid-19.
Durante la campagna elettorale Zingaretti prometteva di aprire «almeno 30 Case della salute», ovvero strutture che avrebbero dovuto «portare», sbandierava Zinga, «la sanità vicino alle case». E ad agosto ha cominciato a blaterare di un maxi piano da 27 milioni di euro. A Ferentino (Frosinone), dove sono arrivati 350.000 euro, documenta il servizio, la struttura è vuota, senza personale e nelle aree attigue c' è solo degrado. A Sezze (Latina) la Casa della salute è costata 400.000 euro.
alessandro sallusti a l'aria che tira
A un anno dall' inaugurazione è crollato un solaio. Da allora è un cantiere aperto. A Priverno (Latina), dove sono stati spesi oltre 3 milioni di euro, la struttura è stata inaugurata nel maggio 2019, ma è ancora chiusa. A Ceccano è costata 400.000 euro ed è una scatola vuota. Dall' opposizione Daniele Maura e Stefania Furtivo di Fratelli d' Italia hanno chiesto di trasformarla almeno in un ospedale Covid. E il consigliere Giancarlo Righini ha portato la proposta in Regione. Ma Zinga sulla sanità fa anche orecchie da mercante.
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