Estratto dell'articolo di Alessandro Fulloni per www.corriere.it
Ana Cristina Correia Duarte
Il figlio più grande, un ragazzo quattordicenne, che pensa a mettere in salvo la sorella tredicenne e il fratellino più piccolo, sei anni. «Presto! Uscite! Scappate!». La stessa ragazzina che un istante prima aveva provato a soccorrere la madre, Ana Cristina Duarte Correia, 38 anni, origini brasiliane, cercando di tamponarle con un asciugamano le numerose ferite inflitte con un coltello a serramanico.
A colpire la donna, morta durante il disperato trasporto in eliambulanza all’ospedale Torrette di Ancona, è stato il marito, un camionista di 53 anni, Ezio Di Levrano, poi arrestato dai carabinieri. È successo nella notte tra venerdì e sabato in una casa nel centro di Monte Maggiore al Metauro, borgo storico di tremila abitanti nella provincia di Pesaro e Urbino. […]
Ezio Di Levrano marito di Ana Cristina Duarte Correia
La donna e il marito erano sposati da 14 anni e che il loro matrimonio fosse vessato dalle violenze dell’uomo gli investigatori della stazione di Colli al Metauro lo hanno appreso lunedì, quando Di Levrano è andato a dir loro che la moglie era andata via da casa poco prima, per una specie di abbandono del tetto coniugale. Ma c’è voluto poco ai carabinieri per chiarire come stessero davvero le cose.
Rintracciata subito al cellulare, Ana, nella stessa giornata di lunedì, si è presentata in caserma per raccontare l’inferno al quale era sottoposta da tempo, mesi, forse anni. Ha detto di essere «stata vittima di violenze» a opera del compagno e di «volersi allontanare da lui». Ma quando si è trattato di denunciarlo, non lo ha fatto. […]
La procedura per il «codice rosso», che prevede l’allontanamento da casa, è comunque scattata subito.
[…] venerdì notte Ana ha fatto ritorno a casa.
L’ipotesi è che volesse prendere con sé i figli. Ma è esplosa una nuova lite, culminata con le coltellate. I tre fratelli, con il più grande a guidarli, sono scappati via, rifugiandosi a casa di una coppia di vicini,
Ana Cristina Correia Duarte
[…] Di Levrano, origini pugliesi, un arresto nel 2004 per fatti di droga, nel frattempo era fuggito cercando di far perdere le sue tracce.
[…] lo hanno trovato, nascosto nelle campagne vicine. È stato sequestrato anche il coltello con cui ha ucciso la moglie.
Da poco più di un anno si erano stabiliti a Monte Maggiore con i ragazzi. In precedenza avevano vissuto altrove. Nelle foto postate sui social, Ana, assai sportiva, si descriveva così: «Sono forte, impulsiva, prepotente. Aggressiva. Ma poi dietro ciò che vedi ci sono io, che credo ci sia sempre del buono nelle persone, io che dopo tutte le delusioni continuo a fidarmi».
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