Viviana Mazza per il “Corriere della sera”
JEFFREY EPSTEIN E ALAN DERSHOWITZ
Odiava la sua cella stretta, umida e infestata dagli scarafaggi, e ha cercato di usare la sua ricchezza per aggirare le regole. Ma si è reso conto che i suoi tentativi erano vani. Attraverso decine di interviste con il personale del carcere, il New York Times ricostruisce gli ultimi giorni di vita di Jeffrey Epstein, il finanziere incriminato per traffico sessuale di minorenni.
Il detenuto numero 76318-054 si faceva visitare tutti i giorni per 12 ore dai suoi avvocati, che aveva il diritto di incontrare in una sala privata. Spesso si limitava a stare seduto in silenzio con loro, prelevando bibite e merendine dal distributore automatico.
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Per evitare di essere vessato, cercava di ingraziarsi gli altri detenuti, depositando denaro su tre conti allo spaccio del carcere.
Non c' erano paragoni tra le condizioni qui, al Metropolitan Correctional Center di Manhattan, e i privilegi che gli erano stati garantiti nel 2008 in Florida, quando scontò 13 mesi per istigazione alla prostituzione di minorenni. Ogni sei giorni, rivela il Sun-Sentinel , gli avevano permesso di recarsi in ufficio per 14 ore, e per altre due nella sua villa di Palm Beach.
Nella prigione newyorchese, invece, aveva un'ora d'aria al giorno; una doccia ogni due-tre giorni. Voleva disperatamente uscire su cauzione: propose di pagare guardie private che lo sorvegliassero a casa; il 18 luglio il giudice rifiutò, e il 23 luglio Epstein fu trovato privo di coscienza con segni intorno al collo. Disse di essere stato aggredito dal compagno di cella, ma le guardie non gli credettero. Fu messo nel programma di prevenzione suicidi. ll 29 luglio però era tornato nella vecchia cella, su richiesta dei suoi legali.
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Tre giorni dopo convocò un nuovo avvocato, ma poi cominciò a mollare: non si lavava, non si rasava, dormiva per terra. Le guardie dovevano controllarlo ogni 30 minuti, ma il 10 agosto smisero di farlo alle 3.30 del mattino. È possibile che, sbirciando dalla finestrella della cella, Epstein abbia visto il secondino addormentato. L'autopsia ha concluso che è morto suicida, impiccandosi con un lenzuolo.