Estratto dell’articolo di Francesco Velluzzi per la Gazzetta dello Sport
Il caso è scottante. Ed è solo l’inizio.
simone pafundi
Perché mancano tante puntate e altri protagonisti che devono entrare. Simone Pafundi, classe 2006 (14 marzo) è considerato, già da qualche anno, uno dei più grandi talenti del calcio italiano.
Nativo di Monfalcone, figlio di Salvatore, per tutti Totò, e Luisa, napoletani, si allena con la prima squadra dell’Udinese già dai tempi di Luca Gotti (2020). In campo stupisce e colpisce. Ha colpito soprattutto il ct azzurro Roberto Mancini che ieri è stato chiaro: «Prima Pafundi, poi tutto il resto. Ha qualità incredibili e la speranza è che possa giocare in Serie A. Crediamo molto in lui».
SIMONE PAFUNDI
Altre idee Peccato che all’Udinese la pensino in modo diverso. Perché finora Simone ha giocato solo 9 minuti in A (due presenze contro Torino e Sassuolo) e ha collezionato, tra campionato e coppa Italia, 10 gettoni, con 3 gol e 6 assist, con la Primavera, dove farebbe la differenza. Lo scorso anno ha firmato un contratto col club fino al 2025. Non ha ancora un procuratore. Nonostante fuori da casa ci sia la fila. Ma papà Totò vuol scegliere con attenzione. La Nike si è accorta prima di tutti di lui. Ma in bianconero il numero 80 non trova spazi. I rumors dicono che l’allenatore Andrea Sottil non la pensi proprio come Mancini…
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