Massimiliano Scagliarini per www.lagazzettadelmezzogiorno.it
Nodo ferroviario di Bari
I lavori per la realizzazione del Nodo Ferroviario di Bari possono riprendere, riattivando in particolare il cantiere per la variante della statale 16 necessaria a far passare i binari. Lo ha deciso il Consiglio di Stato accogliendo il ricorso cautelare d’urgenza presentato da Rfi.
Il decreto del presidente della Quarta sezione di Palazzo Spada ha infatti stabilito che nelle more della discussione del ricorso i lavori possono andare avanti fermandosi a 500 metri dall’area di Lama San Giorgio, a meno che Rfi nel frattempo non formuli una offerta di acquisto ai proprietari delle aree che hanno fatto ricorso.
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Il presidente Ermanno de Francisco ha applicato il nuovo decreto legge salva-Pnrr voluto dal governo Draghi, ed ha ritenuto “necessariamente recessive” le ragioni del Comune di Noicattaro (perché l’opera lo riguarda “solo in via estremamente marginale”) e dei vari comitati (in particolare quello per il parco di Lama San Giorgio, che non esiste) rispetto alla necessità “di assicurare comunque il rispetto delle scadenze previste dal Pnrr”.
Il progetto da 390 milioni (di cui 200 provenienti dal Pnrr) rischia infatti, in caso di stop al cantiere, di non essere completato entro il 2026. L’udienza in camera di consiglio per discutere l’appello cautelare (rispetto all’ordinanza del Tar di Bari che ha sospeso l’autorizzazione paesaggistica) è fissata al 21 luglio.
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