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    "LA PROCURA DI ROMA VALUTI SE IL SOTTOMARINO CHE SI È LIMITATO A INTERCETTARE OPEN ARMS DURANTE UN'OPERAZIONE DI SOCCORSO SIA COLPEVOLE DI OMISSIONE DI SOCCORSO" – NEL PROCESSO CHE VEDE IMPUTATO SALVINI, LA ONG SPAGNOLA CHIEDE DI ACCERTARE LE RESPONSABILITÀ DEL SOTTOMARINO NEL CORSO DELL'OPERAZIONE DI SALVATAGGIO EFFETTUATA DALLA NAVE NELL'AGOSTO 2019 – TOCCHERA’ AI MAGISTATI ROMANI VERIFICARE SE C’E’ STATA UNA VIOLAZIONE DELLE LEGGI DEL MARE E DELLE...


     
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    Alessia Candito per palermo.repubblica.it

     

     

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    "La procura di Roma valuti se il sottomarino che si è limitato a intercettare Open Arms durante un'operazione di soccorso sia colpevole di omissione di soccorso". È quanto chiedono i legali dell'ong spagnola in un esposto presentato oggi, alla luce del materiale depositato al processo che vede imputato l'attuale ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

     

     

    Su richiesta del suo legale, l'avvocato Giulia Bongiorno, nel corso delle ultime udienze sono finiti agli atti del processo che vede il capo politico della Lega imputato per sequestro di persona e omissione di atti d'ufficio  gli audio e i video registrati nel corso di una delle operazioni di salvataggio effettuate dalla nave ong nell'agosto 2019. Ma quel materiale, sottolineano da Open Arms, dimostra che il sottomarino della Marina militare, il SMG Venuti, "si limitò a documentare con filmati e foto le operazioni di soccorso, senza fornire aiuto e senza segnalare alle autorità competenti la presenza di un'imbarcazione in difficoltà".

    sottomarino sottomarino

     

    E quella soccorsa lo era, senza dubbio. Anche nei video registrati dal sottomarino si vede chiaramente, in più ad affermarla c'è una relazione tecnica disposta dalla Procura, da cui "appare chiaro come l'imbarcazione di legno fosse in condizioni precarie e di sovraffollamento e costituisse dunque un pericolo per la vita delle persone che vi erano a bordo".

     

    Salvini al processo Open Arms Salvini al processo Open Arms

    Una violazione palese delle leggi del mare e delle convenzioni internazionali, a detta dell'ong, che adesso tocca ai magistrati romani verificare. "Dalle ore 12.00 alle ore 20.50 il mezzo militare si sè limitato a fare riprese fotografiche e video ai soccorritori, non è dato sapere in relazione a quale delle attività a cui era preposto, senza neppure segnalare alle autorità di coordinamento degli Stati costieri la presenza di persone in  difficoltà a bordo", denunciano dall'ong spagnola.

     

     

    Quelle persone, sottolineano, "se non fosse stato per i soccorritori di Open Arms, si sarebbero con ogni probabilità ribaltate senza che nessuno si premurasse di intervenire". È per questo che alla procura chiedono,  "di verificare le condotte descritte per stabilire se possa essere riscontrata una condotta omissiva o negligenza"

    Salvini al processo Open Arms 3 Salvini al processo Open Arms 3

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