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    1. PRODI È IN CORSA, AL 100 PER 100. DIVERSAMENTE LUI, POLITICO ESPERTO, NON SI SAREBBE FATTO USARE DA RENZI PER LANCIARE MESSAGGI A BERLUSCONI E ALLA MINORANZA PD 2. IL PREMIER HA VOLUTO DIRE AL CAVALIERE CHE SUL QUIRINALE LUI PUÒ SEMPRE FARE DA SOLO, A MENO CHE FORZA ITALIA ONORI IL PATTO DEL NAZARENO SULLA LEGGE ELETTORALE 3. ALLA MINORANZA PIDDINA HA VOLUTO DIMOSTRARE CHE CON PRODI CI PARLA LUI, SENZA BISOGNO CHE IL NOME DEL PROFESSORE VENGA PROPOSTO DA ALTRI PER IL QUIRINALE 3. QUANTE POSSIBILITÀ HA MORTADELLA? IN REALTÀ, POCHE. A BERLUSCONI CONVIENE NON FARSI TAGLIARE FUORI DALLA SCELTA DEL PROSSIMO CAPO DELLO STATO (DAL QUALE SI ASPETTA LA GRAZIA) ED È ASSAI PROBABILE CHE SI DIMOSTRERÀ DI BOCCA BUONA. E FORSE RENZI DEVE GUARDARSI PIÙ DAL PROPRIO PARTITO CHE NON DALLE TRUPPE DEL CAVALIERE


     
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    Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

     

    1. AVVISI AI NAVIGATI

    PRODI RENZI PRODI RENZI

    Romano Prodi è in corsa, al cento per cento. Diversamente lui, politico esperto, non si sarebbe fatto usare da Renzie per lanciare messaggi a Berlusconi e alla minoranza Pd. Con l’incontro di due ore a Palazzo Chigi, chiusa da un surreale comunicato stampa in cui si parlava solo di politica estera, il premier ha voluto dire al Cavaliere che sul Quirinale lui può sempre fare da solo, a meno che Forza Italia onori il patto del Nazareno sulla legge elettorale, da approvare subito e alle condizioni di Renzie. E alla minoranza piddina ha voluto dimostrare che con Prodi ci parla lui, senza bisogno che il nome del Professore venga proposto da altri per la presidenza della Repubblica. Un messaggio, il secondo, da vero capobastone.

     

    BERLUSCONI AL SENATO CON GLI OCCHIALI BERLUSCONI AL SENATO CON GLI OCCHIALI

    Il professore di Bologna ha probabilmente ottenuto un’investitura di seconda fascia. Se Renzie non dovesse farcela ad avere il sostegno di Forza Italia per un nome “condiviso”, allora si aprirebbe la strada per un nuovo tentativo su Prodi, dopo quello drammaticamente naufragato nel 2013 per i franchi tiratori. Quante possibilità ha questo secondo scenario? In realtà, poche. A Berlusconi conviene non farsi tagliare fuori dalla scelta del prossimo capo dello Stato (dal quale si aspetta la grazia) ed è assai probabile che si dimostrerà di bocca buona. E forse Renzie deve guardarsi più dal proprio partito che non dalle truppe del Cavaliere

     

     

    2. MORTADELLA ALL’ORA DEL CAFFÈ

    Dunque il premier ha incontrato l’ex presidente della Commissione Ue a Palazzo Chigi per due ore nel primo pomeriggio e oggi le interpretazioni si sprecano. Il Pompiere della Sera riferisce: “Il Professore disse al premier: non voglio più essere bruciato. Il tema è sullo sfondo. Ma da Renzi nessuna proposta sul Quirinale. Berlusconi non ha gradito l’incontro: teme che il Pd arrivi all’elezione come una falange armata” (p. 6).

    Raffaele Fitto Raffaele Fitto

     

    Diametralmente opposta la lettura di Repubblica, che già in prima pagina titola: “Corsa al Quirinale. Renzi mette in campo anche la carta Prodi” e dentro scrive: “Renzi incontra Prodi. ‘Non accetto veti, nessuno nel Pd candidi il Professore contro di me’. L’ex leader dell’Ulivo: ‘Continuo a non essere disponibile’. Boschi: scegliamo noi il nome da proporre per il Colle” (p. 8).

     

    giorgio napolitano giorgio napolitano

    Ancora più diretta la Stampa renziana: “Renzi a Prodi: ‘Serve un presidente di garanzia, Berlusconi non ti vuole’. Due ore a Palazzo Chigi: oltre alla politica estera, si è parlato del Colle. Il premier: ‘Caro Romano, se salta lo schema bipartisan, col piano ‘b’ il candidato più autorevole sei tu” (p. 8).

     

    Interessante la lettura del Messaggero: “Dal premier messaggio a Pd e Fi, ma Berlusconi può sparigliare. Il capo del governo ricuce con la sinistra interna e manda un segnale a Forza Italia. La tentazione di Silvio: restare in gioco e non fare muro contro il Professore” (p. 5). Il Cetriolo Quotidiano osserva che “con Prodi Renzi minaccia tutti” (p. 2). Più o meno la stessa lettura del Giornale: “Prodi arma impropria. Mezzo Pd lo usa contro Renzi, che lo riceve per provocare Berlusconi” (p. 1).

     

     

    3. ULTIME DA FARSA ITALIA

    giovanni malago giovanni malago

    Il Corriere riporta i sondaggi della Lega che spaventano gli azzurri: “Il nuovo fronte del Sud può valere il 14%. Se non c’è già stato, come segnalato da alcuni sondaggi, il sorpasso è nell’aria”. Poi, ecco il bollettino di giornata dal fronte interno: “Forza Italia spaccata sul Nazareno. E Fitto si rifiuta di tornare in Puglia. Il partito: corri alle Regionali (e levati dalle palle, ndr). L’ex ministro: no a giochetti, rischiamo di sparire” (p. 9). 

     

    Per Repubblica, “Berlusconi verso lo strappo. ‘Se il premier fa da solo non voteremo le riforme’. Tensione sul Quirinale: ‘Non erano queste le condizioni con Renzi’. Rottura più vicina con Fitto che rifiuta la candidatura in Puglia. L’ex Cavaliere contrariato per l’incontro a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio e Prodi. ‘Prima di trovarci con un maggioritario spinto e con un Pietro Grasso al Colle rompiamo noi” (p. 12).  Situazione drammatica per il Cetriolo Quotidiano: “Silvio si aggrappa al Nazareno (ma perde le truppe). Nella partita per il Quirinale si nasconde dietro il ‘patto’, ma la fronda interna gli porta via una cinquantina di voti per contare veramente nella scelta finale” (p. 3).

     

      

    MASSIMO CARMINATI NEGLI ANNI OTTANTA MASSIMO CARMINATI NEGLI ANNI OTTANTA

    4. MONITI PRESIDENZIALI

    “Napolitano e le riforme: compiere il passo decisivo” (Stampa, p. 9). Capisca chi deve capire.

     

     

    5. LA BAVA SEPARATA DALLE OPINIONI

    Entusiasmo per la candidatura alle Olimpiadi del 2024. Per l’epoca, il controllo della mafia sulla capitale sarà solo un vecchio ricordo. Corriere: “Torniamo a sognare’. Renzi lancia Roma 2024 e un’Olimpiade italiana. ‘Rispetto de Coubertin, ma giochiamo per vincere’. “La corsa ai giochi, tutti i segreti della diplomazia. Malagò alla ricerca di alleanze. Il ruolo dei membri Cio. In passato città candidate scatenate tra brogli e lotte di potere” (pp. 16-17). In festa anche la Stampa: “Giochi 2024, via alla lunga volata. Renzi: ‘Roma corre per vincere’. Lanciata la candidatura olimpica: ‘Inaccettabile per il Paese non provarci’. Malagò, n.1 del Coni: ‘Rischio scandali? Servirà una religiosa trasparenza” (p. 6).

     

    Il Messaggero di Calta-mattone sente aria di commesse e titola a tutta prima: “Olimpiadi, la sfida di Roma” e pubblica un intervento di Ignazio Sotto-Marino dal titolo “Partita da giocare per vincere, con nuovo orgoglio”. Dentro, si ride con il pezzo “Nuova formula, sarà un evento low cost” (p. 3).

     

    Repubblica mette le mani avanti con un bell’articolo di Emanuela Audisio: “Più speranze che impianti: le riforme Cio non bastano per sognare. Mancano i villaggi e i palazzetti, i poli delle gare sono lontani tra loro e senza metro” (pp. 14-15). Il Cetriolo Quotidiano spara a palle incatenate: “Renzi, 10 miliardi per i giochi. Le mafie già si allenano” (p. 1). Critico anche il Giornale: “Il premier vuole le Olimpiadi ma sarà una corsa a ostacoli”, con Vittorio Feltri che chiede di evitarci “l’ennesima figuraccia” (p. 1-8).

    Toto Cuffaro all arrivo in tribunale per la sentenza Toto Cuffaro all arrivo in tribunale per la sentenza

     

     

    6. MARCIO SU ROMA

    Nuovi arresti e presunti favoreggiamenti nell’inchiesta sulla Cupola romana. “Mafia Capitale, frode sul gasolio. Arrestati 3 militari della Marina. Il carburante doveva andare al porto di Augusta su una nave fantasma. Il direttore de “Il Tempo’ indagato per favoreggiamento: ‘Sono sereno’” (Stampa, p. 13). Gian Marco Chiocci avrebbe avvisato Buzzi che Carminati era sotto indagine, sostiene Buzzi. Il giornalista replica: “Sono tranquillissimo”.

     

     

    7. NON È GIUSTIZIA

    Si muove qualcosa per l’incredibile caso di Totò Cuffaro, detenuto modello, che non può andare a trovare la madre malata. “Il permesso negato a Cuffaro. Orlando chiede accertamenti. Il magistrato: inutile visitare la madre, lei non può riconoscerlo. La moglie e il fratello dell’ex governatore: ‘Disegno vessatorio, è un accanimento” (Corriere, p. 22). Il fatto che la madre non possa riconoscerlo (ma chi ne è sicuro?) è veramente una motivazione priva di qualunque senso di umanità.

     

    jean claude juncker jean claude juncker

     

    8. MA FACCE RIDE!

    La bozza del piano Juncker: “La Ue funziona male, ora la svolta” (Corriere, p. 2). Fa una sola, grande, area detax?

     

    9. IL GOVERNO CI METTE LE PALLE?

    Il Messaggero racconta uno scontro di quelli pesanti: governo versus lobby del gioco. “Giochi, maxi tassa sulle slot machine. Emendamento del governo, prelievo da 500 milioni. Rivolta dei concessionari: ‘Situazione insostenibile, settore a rischio’. Confindustria: ‘Le società pronte a citare lo Stato per miliardi di danni’. L’esecutivo tira dritto, il sì alla Stabilità entro venerdì” (p. 7). Ogni volta che li tocchi, quelli dei giochi dicono: “Settore a rischio”. E invece resta un business dei più redditizi.

    ROSSELLA ORLANDI ROSSELLA ORLANDI

     

    10. LA RIVINCITA DEI TAXI

    Brutte notizie per Uber dalla Francia: “La Francia si ribella e Uber chiude dal 2015. Parigi si unisce a Spagna, Germania, Olanda e Belgio. Stop al servizio di taxi online a basso costo dopo le proteste” (Stampa, p. 19).

     

     

    11. LINGOTTI IN FUGA

    Come previsto, scarsa eco per le parole del capo dell’Agenzia delle Entrate sulla Fiat. Fa eccezione il Giornale, che ci apre le pagine economiche: “Mercedes non lascerebbe la Germania’. L’Agenzia delle Entrate critica la Fiat. E Montezemolo punge Marchionne: ‘Ora per Ferrari un’era finanziaria” (p. 20). Coraggiosa, questa Rossella Orlandi.

     

    sergio marchionne sergio marchionne

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