GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - BY EDOARDO BARALDI
1. VALZER DELLE NOMINE È DIVENTATO UNA WAGNERIANA “CAVALCATA DELLE VALCHIRIE”. PERFETTA PER L’”APOCALYPSE NOW” DI “IO SONO GIORGIA E VOI NON SIETE UN CAZZO!” - FIN DALL’INIZIO LA VALCHIRIA DELLA GARBATELLA VOLEVA DECIDERE LE NOMINE E FREGARLI TUTTI CON UN BLITZ ALL’ULTIMO MINUTO. SCONVOCANDO UNA RIUNIONE DOPO L’ALTRA, CI È RIUSCITA. DOMANI MATTINA PRIMA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PREVISTO PER LE 11 SAPREMO COME FINIRÀ IL PRIMO GRANDE SCONTRO DEL GOVERNO. VOLERANNO CAZZI E CAZZOTTI - L’AUTORITARISMO DELLA MELONI PUÒ IMPANTANARSI SOLO SE C’È UNA REALE MINACCIA DI CRISI (MA PENSA DI ACCONTENTARE SALVINI IN ALTRO MODO) O SE IL QUIRINALE STORCE IL NASO. MA CON LA DERONZULLIZZAZIONE DI FORZA ITALIA E A SEGUIRE L’OSPEDALIZZAZIONE DI BERLUSCONI, IL PANORAMA È CAMBIATO. LETTA È TORNATO E TRAMA CON SALVINI…
giorgia meloni
2. NOMINE. LEGA E FORZA ITALIA CONTRO CINGOLANI A LEONARDO. BECCHETTI NOME NUOVO DI SALVINI
Estratto dell’articolo di Carmelo Caruso per “il Foglio”
[…] Giorgia Meloni […] è pronta a cedere agli alleati, esclusivamente, le presidenze di Eni, Enel, Poste e Leonardo. Anche su quelle, occorre precisare. Spiegano in FdI: “La premier si riserverà il diritto di esprimere un suo parere anche sui presidenti delle grandi società di stato”.
GIORGIA MELONI CLAUDIO DESCALZI
Meloni ha in testa i nomi dei quattro ad: Descalzi (Eni) Del Fante (Poste) Cingolani (Leonardo). Il quarto lo vuole nominare, fosse solo per dimostrare chi comanda. E’ Stefano Donnarumma, ad di Terna, in procinto di passare alla guida di Enel.
[…] Lega e Forza Italia hanno un obiettivo: fare saltare la nomina dell’ex ministro Roberto Cingolani. La minaccia: “Se Meloni non cede su Leonardo, il suo governo inizierà a franare al Senato”. Torna la “variabile” Licia Ronzulli. Il leghista Alfredo Becchetti è invece il nome nuovo per la presidenza di Enel.
STEFANO DONNARUMMA
Se Meloni […] dovesse imporre agli alleati la nomina di quattro ad su quattro, muterà l’armonia dell’esecutivo. La pattuglia di FI al Senato, guidata da Ronzulli, vicina alla Lega, potrebbe iniziare una rappresaglia sui provvedimenti. L’ad da “sacrificare” sembrava essere Donnarumma.
Le polemiche sulla compatibilità del suo passaggio da Terna a Enel (è servito un parere dell’Avvocatura dello stato) hanno infiammato Meloni. Al suo sottosegretario, Giovanbattista Fazzolari, avrebbe confidato: “Le polemiche sono un motivo in più per nominarlo”.
gianni letta foto di bacco
Nella costruzione di Meloni, le due “grandi sorelle”, Eni ed Enel, saranno destinate, in futuro, a lavorare insieme. Descalzi, per volere della premier, ricoprirebbe un incarico del tutto nuovo, quello di “cancelliere dell’energia”.
La Lega avrebbe scelto di non opporsi malgrado sponsorizzi Flavio Cattaneo. […] Anche Salvini ha dei candidati pronti a saltare da società pubbliche a società miste. Uno di questi è Vincenzo Macello, vicedirettore generale di Rfi, un nome spendibile per Trenitalia.
ROBERTO CINGOLANI
Il pacchetto “Ferrovie” andrebbe infatti interamente alla Lega. L’attuale ad, Luigi Corradi, potrebbe restare o alla guida di Trenitalia o nominato ad in Rfi (come vuole Salvini). In Rfi corrono, come ad, sia Macello sia Gianpiero Strisciuglio, manager di Mercitalia Logistics. Un nome che il leader della Lega vuole valorizzare, sempre nel comparto Ferrovie, è quello di Claudio Gemme, presidente della Fincantieri Infrastructure.
lorenzo mariani foto di bacco (2)
Ma per la Lega non può certo bastare. Se è impossibile scalare Enel, altrettanto difficile è mettere in discussione la casella di Poste con Del Fante. Ecco perché l’unico scalpo resta Leonardo, la società che si occupa di difesa militare. Per indebolire la posizione di Cingolani, Lega e FI fanno notare che l’ex ministro: “Rimane un protagonista della stagione Draghi. Ha un marchio”. Un’ulteriore obiezione: “Cingolani è uno scienziato, ma per fare l’ad Leonardo avrebbe bisogno di essere affiancato da direttori generali fortissimi”.
La promessa di nominare Cingolani, come ad di Leonardo, sarebbe stata formulata da Meloni a Draghi, oltre che al diretto interessato. Altra dose di veleno: “E’ un debito che Meloni deve saldare con Draghi”.
Giuseppe Zafarana - comandante generale della guardia di finanza
[…] Per Leonardo le alternative rimangono quindi due: Lorenzo Mariani (stimato da Crosetto e Quirinale) e Maurizio Tucci (stimato dagli americani e dall’azienda). Alla presidenza di Leonardo è sempre più probabile che vada Zafarana, comandante della Gdf, ma non è escluso che possa essere riconfermato Luciano Carta, che si è riavvicinato a Salvini. Si torna dunque a quanto recitavamo all’inizio: le presidenze. La Lega ci crede.
ALFREDO BECCHETTI
[…] Forza Italia punta ancora su Paolo Scaroni a presidente dell’ Enel e Stefania Prestigiacomo come presidente di Poste. C’è tuttavia un nome nuovo, ed è sempre area Lega, ed è intercambiabile sia per la presidenza di Enel sia per Poste. E’ quello del leghista romano Becchetti. […]
giorgia meloni vignetta di riccardo mannelli GIORGIA MELONI AL VINITALY giorgia meloni