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    BOTTE DA ORBI DOPO LA FESTA PROIBITA A PIETRALATA – CINQUE PERSONE (TRA CUI UNA DONNA) SI SONO DATE APPUNTAMENTO IN STRADA. SOTTO I PALAZZI, SI È VERIFICATO UNA SORTA DI DUELLO DA FAR WEST (ALLA FACCIA DELLE DISPOSIZIONI ANTI-COVID) - I RESIDENTI CHIAMANO I CARABINIERI – “IMPOSSIBILE FERMARLI ERANO FUORI CONTROLLO. QUALCUNO ERA COMPLETAMENTE UBRIACO”


     
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    Marco De Risi per il Messaggero

     

    Botte da orbi dopo la cena proibita a Pietralata. Una zuffa fra tre persone che stavano mangiando e due vicini che si erano stancati di sentire grida, rumori e risate provenire dalla parete. Ecco che così è nata la sfida, finita in modo violento, in strada. I cinque si sono affrontati in una rissa dove sono volati calci e pugni. Ad un certo punto, sono arrivati i carabinieri che hanno denunciato il gruppo. I militari, però, hanno anche sanzionato coloro che stavano cenando. 

    rissa pietralata rissa pietralata

     

    LA RICOSTRUZIONESi è trattato di una riunione fra commercianti e non fra parenti. Quindi una situazione illegale sotto il profilo delle norme antivirus. Le persone, quindi, non si sarebbero dovute riunire come stessero ad una festa. Il motivo della cena, a quanto pare, era legato alla riapertura di alcuni bar.

     

    È probabile che i commercianti erano così contenti per l'imminente riapertura, ipotizzano gli investigatori, che non hanno tenuto conto che quello che stavano facendo li poneva a rischio covid. I militari hanno anche chiesto ai negozianti cosa avevano combinato in casa: così si è saputo che era stata organizzata una cena abbondante ed è stato innaffiato il cibo con vino a tal punto che qualche partecipante si è ubriacato.

     

    L'ALLARME«Noi stavamo a casa nostra - ha raccontato agli investigatori uno dei vicini, denunciato per rissa -. Erano passate le 11 di sera e abbiamo sentito un rumore irreale di questi tempi. Sembrava una festa a tutto tondo. Sentivamo grida, risate ed altri rumori. Non potevamo prendere sonno. Così abbiamo protestato». Sembra che i primi reclami dei vicini non siano stati sufficienti.

    carabinieri carabinieri

     

    Loro protestavano ma i festeggiamenti non si fermavano: grida, urla e rispostacce. Una situazione che col passare dei minuti si è fatta incandescente. Qualcuno ha bussato più volte alla porta dove si stava svolgendo la riunione. Sono volati insulsi, spintoni a tal punto che cinque persone si sono date appuntamento in strada. Sotto i palazzi, si è verificato una sorta di duello: tre persone contro due si sono iniziate a picchiare. C'era chi si proteggeva dietro le auto parcheggiate e chi tirava i capelli all'avversario per non farlo reagire. Fra i rissosi, c'è stata anche una donna. Sono stati altri residenti a chiamare i carabinieri, quando hanno visto quello che stava accadendo.

     

    «Ho sentito dei rumori - racconta una vicina - e mi sono sporta dal balcone. Ho visto una scena assurda. C'erano altri vicini di casa che se le stavano dando di santa ragione. Non me la sono sentita d'intervenire ed ho chiamato le forze dell'ordine. Non credevo ai miei occhi». E c'è chi aggiunge: «Se le sono date di santa ragione. Ma è ingiustificabile quello che è accaduto, poteva succedere di tutto. Anche perché qualcuno sembrava completamente ubriaco. Impossibile fermarli erano fuori controllo».

     

    I carabinieri sono arrivati dopo pochi minuti ed hanno fatto in tempo a bloccare le persone che si stavano picchiando, impedendo così che si potessero fare ancora del male. È stata chiamata anche un'ambulanza. Il personale ha medicato sul posto i cinque per ferite lievi: ecchimosi al volto, al torace, alla testa. Poi, è scattata la denuncia da parte dei militari. 

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