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    PRONTO, CHI OPA? NEMMENO IL CORONAVIRUS SPEGNE L'ATTIVISMO DI GUBITOSI, CHE ILLUSTRANDO IN STREAMING I CONTI 2019 DI TIM CHE SEGNANO IL RITORNO ALL'UTILE E DIVIDENDO, PREPARA L'OPA DI TIM BRASIL VERSO OI, E ANCHE LA FUSIONE CON OPEN FIBER, DOVE DEVE MISURARSI CON LE DIVERSE VISIONI DI CDP ED ENEL. GUALTIERI HA FATTO PRESSIONI SULLA RETE UNICA


     
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    Rosario Dimito per “il Messaggero

     

    «Il 2020 sarà l'anno delle operazioni». Nemmeno il coronavirus spegne le ambizioni di Luigi Gubitosi che, illustrando in streaming agli investitori i conti 2019 che segnano il ritorno all'utile e al dividendo, descrivendo il nuovo piano 2020 -2023, rilancia la strategia di fusione con Open Fiber - dove deve misurarsi con le diverse visioni di Cdp ed Enel - in una partita nella quale è entrato di forza il fondo Kkr con un'offerta sul 40%. Non solo, giocando in contropiede e in tandem con Telefonica, vecchio socio di riferimento dell'ex incumbent fino al 2016 in Telco, Gubitosi annuncia di volersi muovere tramite Tim Brasil su Oi, il quarto operatore mobile carioca (quota di mercato del 16% e 37 milioni di abbonati) che però ha qualche problema. Per fine anno potrebbe essere lanciata l'opa.

    luigi gubitosi foto di bacco luigi gubitosi foto di bacco

     

    Tornando alla rete, «Tim farà ogni ragionevole sforzo per arrivare alla fusione con Open Fiber». Per la rete secondaria in fibra e rame, darà invece vita a una newco «di cui Kkr acquisirà il 40% per 2 miliardi, sulla base di una valorizzazione di 4,3 miliardi e un enterprise value di 7,5 miliardi», ha precisato l'ad.

     

    LA MAGGIORANZA

    Di recente il ministro Roberto Gualtieri, nel fare pressing sulla rete unica, ha rimarcato che lo Stato si riserva di impugnare il golden power e il mercato ha letto questa forzatura come un messaggio diretto a Kkr. «Non ci dovrebbero essere problemi» ha però precisato Gubitosi, perché il golden power «si applica a tutti gli asset strategici e Tim lo è. Ma stiamo parlando di una quota di minoranza, nella rete secondaria, di un fondo che sarà un investitore passivo che viene da un paese amico con esperienza nelle infrastrutture». Sull'eventuale fusione con Open Fiber, finora Enel si è mostrata molto tiepida. «Fare un'offerta a uno che sai che la rifiuterà - ha precisato Gubitosi - non ha molto senso. Consideriamo con molta attenzione e disponibilità l'idea appoggiata anche dal governo, ma se Enel non vuole vendere non si potrà fare: personalmente, non credo in una operazione ostile».

    OI BRASILE OI BRASILE

     

    Va detto che Tim ha peraltro notificato l'operazione al governo come richiedono le procedure. Il punto è che della società che nascerebbe dalla fusione, Tim non accetterà di avere la minoranza come vorrebbe il presidente di OF, Franco Bassanini. Dice Gubitosi: «Per noi si tratta di core business, e Tim è l'azienda migliore» che possa sviluppare la rete in Italia, «ha sempre dato prova in questo settore di esser il campione mai sconfitto». Inoltre, «il governo sembra a sostegno del progetto» e «questo sarà l'anno in cui qualcosa succederà».

     

    I negoziati «con Enel, Cdp - ha proseguito il manager - si sono prolungati perché è noto che Cdp era più favorevole, Enel meno. Devono però decidere se sono interessati o meno, comunque ritengo si sia stabilita una relazione di grande valore con Kkr, un fondo molto rispettato, preparato: la proposta ha senso, siamo pronti a considerarla». In ogni caso, «saremo noi a guidare lo sviluppo della fibra in questo Paese» ha aggiunto Gubitosi.

    open fiber fibra ottica open fiber fibra ottica

     

    Dopo la distribuzione del dividendo di 1 cent ai soci, Tim ha a disposizione «3,5-4 miliardi» per la riduzione dell'indebitamento che a fine 2020 dovrebbe scendere sotto quota 20 miliardi.

    In conseguenza dell'emergenza Covid19, anche Tim «soffrirà» ma è presto per calcolare l'impatto vista anche «la resilienza del gruppo».

     

    La crescita dello smart working nel Paese, viste le disposizioni del governo che obbligano al lavoro da remoto, in parte si rifletteranno sul traffico in termini di aumento (il 10% sul mobile e il 70% sul fisso) ma «se tutto il paese rallenta è ingenuo pensare che anche nei settori più resilienti non ci sarà impatto». Per questo «saremo più cauti sulle guidance per l'Ebitda» ha concluso Gubitosi. Comunque Tim ha esteso a tutta Italia le agevolazioni previste inizialmente per la zona rossa: giga senza limiti sui cellulari, fisso chiamate illimitate.

     

    Quanto alla brasiliana Oi, «abbiamo studiato a lungo il dossier e siamo pronti a passare alla fase operativa». Sicché la manifestazione di interesse «potrebbe trasformarsi in un'offerta vincolante verso dicembre». Ma è presto per una previsione perché per arrivare all'acquisto «il prezzo deve essere ragionevole e tutti devono essere d'ac

    TIM BRASIL TIM BRASIL open fiber open fiber

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