L. Ci. per “il Messaggero”
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È servito un decreto legge e quindi una riunione in extremis del Consiglio dei ministri, a poche ore dalle consultazioni che dovrebbero dare vita al nuovo esecutivo, per decidere una nuova proroga dello sconto sul prezzo dei carburanti. Il taglio di 25 centesimi delle accise di gasolio e benzina, che ne vale 30 di sconto, è in vigore da questa primavera e costa alle casse dello Stato quasi un miliardo al mese. La sua validità arrivava al 31 ottobre, e quindi il futuro governo avrebbe avuto tempo di intervenire, ma Mario Draghi e Daniele Franco non hanno voluto lasciare questo dossier in sospeso, optando per un margine più ampio.
benzina
La scelta di procedere per decreto nasce dalla necessità di assicurare un'adeguata copertura finanziaria. In precedenza la misura era stata prorogata anche in via amministrativa, ovvero con un decreto ministeriale di Franco e Cingolani che - in base ad una norma del 2007 - permette di finanziare lo sconto ai consumatori attingendo alla maggiore Iva incassata dallo Stato a seguito dell'aumento dei prezzi. Finora, dato il livello dei prezzi, queste risorse erano state sufficienti quando si è deciso di utilizzarle.
Tuttavia la dinamica dei prezzi, anche a seguito dello stesso taglio delle accise, negli ultimi ha portato meno disponibilità virtuali e si è deciso quindi di utilizzare lo strumento del decreto legge. Alla riduzione per benzina, gasolio e Gpl si aggiunge l'esenzione dall'accisa per il gas naturale per autotrazione e la riduzione dell'aliquota Iva (fissata al 5%) per le forniture di gas naturale impiegato in autotrazione.
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Il ricorso al decreto permette di far diventare la misura immediatamente operativa, ma questo provvedimento con tutta probabilità non sarà convertito in legge, bensì travasato sotto forma di emendamento allo stesso decreto Aiuti ter che la Camera si prepara ad esaminare in un'apposita commissione speciale. Fin dai prossimi giorni poi il nuovo governo dovrà mettere a punto un nuovo pacchetto energia, che consisterà sostanzialmente nell'estensione per un altro mese (quello di dicembre) delle misure a beneficio di famiglie e imprese già approvato dall'esecutivo a guida Mario Draghi.