agnelli allegri
Pochi minuti dopo la disfatta storica della Juve ad Haifa contro il Maccabi, vittorioso per 2-0 nella quarta giornata del Gruppo H di Champions League, è il presidente dei bianconeri Andrea Agnelli a prendere in mano la situazione, assumendosi le responsabilità per la profonda crisi della squadra, ma sgombrando anche subito il campo circa il futuro di Max Allegri, che resterà alla guida della Juve.
Agnelli durissimo: "Mi vergogno, ma Allegri non è l'unico colpevole"
Il presidente della Juve ha parlato a Sky Sport al termine del match del Sammy Ofer, usando termini molto duri nei confronti della squadra, ma anche difendendo la posizione dell'allenatore:
"Oggi è una serata difficile, che si inserisce in un periodo difficile, tra i più difficili della mia gestione. Devo assumermi le mie responsabilità, provo vergogna e sono molto arrabbiato. I nostri tifosi si vergognano come me e faticano a girare per strada. Nel calcio si vince e si perde tutti insieme e insieme dobbiamo uscirne. Allegri? In una situazione come questa il problema non può essere un uomo, un giocatore, un dottore, un fisioterapista o un allenatore. Non può essere colpa di un allenatore se non riusciamo vincere un tackle".
MAX ALLEGRI ANDREA AGNELLI
Agnelli smonta anche l'ipotesi che un ulteriore check della posizione di Allegri venga fatto a novembre durante la sosta del campionato per i Mondiali: "Verifica per Allegri a novembre? La Juve è abituata a fare il punto a fine anno, se volete pensare a una scadenza, tra virgolette, pensate a quella. La Juve è un gruppo di 90 persone e dobbiamo ritrovare le nostre certezze. Abbiamo ancora nove partite prima della pausa e dobbiamo assolutamente tornare protagonisti. Le qualità individuali per ripartire le abbiamo tutte”.
Crisi Juve, Agnelli e la scelta di richiamare Allegri
Agnelli è poi deciso nello stroncare i critici sulla presunta scelta sbagliata di richiamare Allegri: "Ho visto tanti ritorni positivi, abbiamo perso anche contro squadre molto più deboli di noi, è chiaro che c’è un problema e questo non è l'allenatore".
ALLEGRI
allegri
La Juventus aggiorna i propri record negativi di una stagione finora da incubo perdendo per la prima volta tre delle prime quattro partite della fase a gironi di Champions League.
Non poteva essere più amara per Max Allegri la panchina numero 100 nelle competizioni europee. Il tecnico livornese entra in tripla cifra nelle coppe internazionali tra Milan e Juventus, ma incappa in una delle pagine più nere della propria carriera, con la sconfitta per 2-0 in casa del Maccabi Haifa che di fatto azzera le già ridotte chances di qualificazione agli ottavi di finale.
STRISCIONE CONTRO ALLEGRI DURANTE MILAN JUVENTUS
Dopo le sconfitte contro Psg e Benfica il 3-1 agli israeliani nel match d'andata aveva illuso l’ambiente che la rimonta fosse possibile, ma la stagione nata male e già storta in campionato sembra ora prendere una piega bruttissima. Il volto attonito di Allegri, che durante la partita ha vanamente provato a rincuorare i propri ragazzi con applausi frequenti, oltre che a cambiare l’inerzia del match con le sostituzioni, è lo stesso con il quale il tecnico livornese si presenta ai microfoni di Sky Sport, pochi minuti dopo aver incassato la fiducia del presidente Agnelli.
massimiliano allegri
Allegri inizia annunciando la decisione di mandare la squadra in ritiro fino al derby di sabato: "Fino al derby resteremo tutti alla Continassa, è un atto dovuto nei confronti dei nostri tifosi e di tutto l’ambiente - ha detto Allegri - Dobbiamo tornare a giocare di squadra, a voler fare fatica, smettere di giocare singolarmente". Poi sulle parole di Agnelli che ha parlato di "vergogna": "Il presidente ha ragione. Il primo tempo di oggi è stato disastroso a livello di atteggiamento, tra i peggiori in assoluto. A volte stare in ritiro aiuta, così come guardarsi in faccia e avere più tempo di lavorare. Non è giusto fare prestazioni di questo tipo. Dimissioni? Non c'ho mai pensato, questa è una sfida e le sfide mi stimolano. Dobbiamo uscirne con coraggio e con determinazione".
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