Da open.online
psicosi coronavirus ucraina
I cittadini ucraini che si trovavano a Wuhan, epicentro dell’epidemia del nuovo coronavirus, sono atterrati il 20 febbraio 2020 nell’aeroporto di Kharkiv per essere poi trasferiti per un periodo di quarantena nel centro di Novi Sanzhary, situato nella regione di Poltava dell’Ucraina centrale. Dopo un difficile atterraggio, nel corso del trasferimento sono stati presi d’assalto dai loro connazionali con blocchi e lanci di pietre.
Un aggressione dovuta alla psicosi, alla paura di portare il virus in Ucraina attraverso le 72 persone appena atterrate, nonostante siano tutte risultate negative al test. Tra questi 27 stranieri, per lo più sudamericani.
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La polizia, in tenuta antisommossa, ha protetto gli autobus dai contestatori che, nonostante tutto, sono riusciti a colpire i mezzi rompendo i vetri e mandando nel panico i loro concittadini a bordo.
Il ministro della salute, Zorina Skaletska, ha annunciato su Facebook che si sarebbe messo in quarantena volontaria per 14 giorni in segno di solidarietà per i rimpatriati nel centro di Novi Sanzhary, nelle loro stesse condizioni e nella speranza di dare un segnale per calmare gli animi.
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