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    PUGNI DI DOLLARI - “MAY” VS “PAC”: A LAS VEGAS UN MATCH DA 300 MILIONI TRA DUE PUGILI "BUSINESSMAN" -MAYWEATHER A 2 VITTORIE DA MARCIANO: “CON I RECORD MIA FIGLIA NON MANGIA, CON 50 MILIONI $, SÌ” - IL FILIPPINO CHIEDE L’AIUTO DI DIO...


     
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    MAYWEATHER PACQUIAO MAYWEATHER PACQUIAO

    Emanuela Audisio per “la Repubblica”

     

    NON conterà più niente. Il fasto, i milioni, il conto in banca. Domani notte tutto sparirà: il kitsch, il cash, i selfies. C’è un momento in cui anche i belli e dannati devono togliersi il mantello. E restare a pugni nudi. È una magia dolorosa: fa soffrire, stringere denti, colare sangue. Se nelle vie di Baltimora e di Ferguson il sogno americano è svaligiato, a Las Vegas ancora brilla con le sue insegne al neon.

     

    Domani notte si combatterà sul ring, non sulle strade, non nella Saigon abbandonata malamente giusto quarant’anni fa. Floyd Mayweather, 38 anni, campione imbattuto Wba e Wbc dei pesi welter e medi-leggeri contro il filippino Manny Pacquiao, che detiene il titolo Wbo. In breve: May-Pac, scontro tra sigle. Per la riunificazione la Wbc ha messo in palio una cintura con 3000 smeraldi, bagnata d'oro.

     

    presentazione del match tra pacquiao e mayweather 9 presentazione del match tra pacquiao e mayweather 9

    Sulla cifra si sa già tutto, la più alta mai pagata in una finale sportiva: 300 milioni di dollari. Anche i pugili non hanno segreti: sono sul ring da quasi 20 anni. In maniera molto moderna, mai sconnessa: social network a gogo, la villa di Mayweather ha perfino un suo account su Instagram, come fosse una persona. Se devono comunicare, sanno come farlo.

     

    Umanamente difficile scegliere: Floyd soprannominato Money e da se stesso TBE (the best ever) è anche un campione di violenze domestiche, 7 denunce da 5 donne diverse, 60 giorni di carcere per aver preso a pugni e calciato la madre di tre dei suoi quattro figli (e non era la prima volta). Non è nato ricco, non è uno stinco di santo, è figlio d’arte. Viene da Grand Rapids, Michigan. Sua mamma beveva e si drogava, suo padre spacciava.

    presentazione del match tra pacquiao e mayweather 8 presentazione del match tra pacquiao e mayweather 8

     

    «Dormivamo in sette in una stanza e spesso ci staccavano la luce. Mia zia è morta di Aids, papà è finito in prigione per traffico di droga, mio zio anche, ho preferito i pugni alla scuola».

     

    Famiglia imbarazzante e per tanto tempo rapporti non buoni: Mayweather senior, che sarà al suo angolo, si è offerto nel 2007 di allenare de La Hoya, avversario del figlio. Floyd mangia con posate d’argento, ha due aerei privati, un centinaio di macchine, comprese Rolls e Bugatti, e la sua villa sembra uno show room: prendiamo gli occhiali da sole, sono a migliaia, e sono in una teca di vetro. Ai tavoli del casinò gioca a black-jack, 100 mila dollari a mano.

    presentazione del match tra pacquiao e mayweather presentazione del match tra pacquiao e mayweather

     

    È imbattuto dopo 47 incontri e il ring dell’Mgm è casa sua. Aggressivo con le donne, è timido con gli uomini. È un pugile cool, freddo, calcolatore. Furbo e veloce. Ci fosse un titolo nella boxe dedicato a Nereo Rocco sarebbe suo. Nessuno difende bene come lui. Lo ammette anche George Foreman: «Solo che noi massimi siamo grossi e facciamo male, lui no». Già, non ha pugno da ko. Ma è difficile aggredirlo, è un pescecane sazio, vi gira intorno, vi prosciuga le forze, e l’attimo in cui vi stancate, vi morsica.

     

    È a due match dal record di Marciano che con 49 incontri si ritirò imbattuto. Anche se è poco incline alla leggenda: «Con i record mia figlia non mangia, con 50 milioni di dollari sì. La boxe per me non è più la stessa cosa di 19 anni fa. Tutti cambiamo, non voglio morire sul ring, batto Pacquiao e poi vediamo, ma non devo dimostrare più niente a nessuno. Posso anche ritirarmi. Ho investito bene e fatto i miei conti: posso concedermi 700 mila dollari al mese finchè campo ». Ha fatto i conti e gli tornano, beato lui.

    pacquiao in allenamento pacquiao in allenamento

     

    Manny Pacquiao, orgoglio delle Filippine, è un ex peccatore convertito, mai più scommesse e sesso facile, ora gira con in braccio il bambino più piccolo, è al suo secondo mandato da parlamentare, ha naturalmente denunce per evasione fiscale, sciaguratamente canta e incide, legge ogni mattina la Bibbia, ricorda sempre a tutti che bisogna ringraziare il Signore, che se Dio vorrà, che lassù in cielo lo seguono molto.

    «Non ero nessuno, ora sono qualcosa. Dormivo per strada, sono salito sul ring perché mi davano due dollari. Non ho intenzione di restare nella boxe ancora per molto». È mancino.

    mayweather pacquiao mayweather pacquiao

     

    Su 64 incontri, ne ha vinti 57, persi 5 e pareggiati 2. Brutto il ko subito da Marquez nel 2012. Uno di quei segnali che i riflessi se ne stanno andando. Un destro alla mascella in controtempo. E lui a terra, faccia in giù, occhi chiusi, quasi morto. La moglie Jinkee che urlava e piangeva, ghiaccio sulla testa del marito che quando si riprendeva non si ricordava più: chi sono, dove sono?

     

    Dato per finito e sfinito, Manny si è ripreso. Ha coraggio, gioco di piedi e mani eccezionali, agonismo, tenacia, porta ottime combinazioni. Ma nemmeno lui ha il colpo risolutore. Deve farsi largo, insistere, piazzare serie. E in quel momento è vulnerabile. Cinque anni fa sarebbe stato favorito, ora non lo è più. Troppo consumato, per una notte in cui serve freschezza e leggerezza.

    floyd mayweather alla presentazione del match contro pacquiao 4 floyd mayweather alla presentazione del match contro pacquiao 4

     

    «Posso batterlo, con l’aiuto e l’esempio di Dio». Amen. Al suo angolo un grande coach, Freddie Roach, 55 anni, che ha difficoltà di movimenti e di parola, perché da tempo combatte contro il Parkinson.

     

    Così Mayweather senior: «Come fa a insegnare i colpi se trema e non riesce a tenere in mano nemmeno una tazzina?». E Roach: «È una famiglia disgustosa. Il padre teneva fermo il figlio per permettere allo zio di prendere la mira e sparargli ». Non si amano i due clan. Ma la boxe vive di questa maleducazione violenta che ogni tanto sul ring diventa splendida ferocia. May per vincere dovrà fare qualcosa di più che aspettare il passo falso dell’altro. E Pac non solo andare avanti ma a segno. Poi tutti in banca.

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