«La sinistra è solidale con le donne che subiscono violenza purché non sia stato un clandestino, perché nella loro morra cinese clandestino batte donna violentata.» Giorgia Meloni #matrice pic.twitter.com/ZMNnm1vtRt
— Alekos Prete (@AlekosPrete) September 2, 2022
Stefano Baldolini per repubblica.it
Giorgia Meloni
Al comizio di Perugia di ieri sera Giorgia Meloni, premier in pectore almeno secondo i sondaggi, ha alzato i toni si è lasciata andare in un passaggio non proprio presidenziale. "In morra cinese sinistra, clandestino batte donna violentata", ha gridato piuttosto infervorata la leader di Fratelli d'Italia. Il riferimento è alle polemiche sollevate dalla sua diffusione del video dello stupro di Piacenza, poi rimosso da tutte le piattaforme social. Video peraltro di cui Meloni ha rivendicato la pubblicazione: "Niente di cui scusarmi, ho condiviso video per esprimere solidarietà". L'attacco è alla sinistra, che la leader non nomina mai direttamente ma evoca usando il "loro".
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Trattando di immigrazione e di sicurezza, dopo una quarantina di minuti di discorso, la leader si è scaldata. "Invece secondo me quando qualcuno lo fai entrare, gli devi dare una vita dignitosa, da italiano, da cittadino! Chiaro? Però per farlo devi governare i flussi, sennò la situazione ti scappa di mano e accade quello che abbiamo visto accadere, che loro non vedono, perché chiaramente abitando nei quartieri molto altolocati gli immigrati non c'arrivano...".
Mentre "nelle periferie delle città metropolitane dove hanno stipato tutti questi problemi, li vedono e creano questi problemi di sicurezza". Un crescendo retorico fino al passaggio incriminato: "Poi a loro non glielo puoi dire, perché ovviamente loro sono solidali con le violenze nei confronti delle donne, purché a operare quella violenza non sia un clandestino, perché nella loro morra cinese, clandestino batte donna violentata e quindi la solidarietà non esiste più.".
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Parole che non sono passate inosservate. A replicare diverse esponenti del Partito democratico. "La scelta delle parole svela molto di chi le pronuncia: potrà fare la finta moderata per le cancellerie internazionali, ma Giorgia Meloni rimane sempre questa. Il suo vero volto è quello del comizio di Vox". ha twittato la senatrice del Pd Simona Malpezzi.
"Giorgia Meloni ha superato la soglia della decenza del dibattito politico", in una nota Cecilia D'Elia, responsabile Pari Opportunità nella Segreteria Pd. "Parla proprio Meloni che deve ancora chiedere scusa per la pubblicazione del video della violenza subita da una donna a Piacenza. Non ci sono parole per la continua strumentalizzazione della violenza maschile contro le donne, usata solo per agitare il tema dell'immigrazione", ha aggiunto la Portavoce della Conferenza delle Donne democratiche. "Non è solo volgarità verbale: è lo specchio di chi recita moderazione e pratica intolleranza. La violenza contro le donne non ha scuse, attenuanti, ragioni", il tweet di Debora Serracchiani, Capogruppo del Pd.
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Una reazione forse inaspettata per Giorgia Meloni, che non ebbe altrettanta eco, un anno fa, quando presentando il suo bestseller "Io sono Giorgia", disse esattamente la stessa frase, arricchita da alcune aggiunte: “Nella loro morra cinese l’immigrato batte la donna violentata e donna ammazzata. Poi ci sono i gender, gli omosessuali e gli islamici che battono tutto.”
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