Pupo per Dagospia
pupo al maurizio costanzo show 1
Nel 1989, Maurizio Costanzo mi invitò per la prima volta al Teatro Parioli. Prima di andare in scena mi ricevette nel suo camerino (mi dedicò giusto un paio di minuti), e mi disse di avermi invitato perché gli stavo simpatico e perché un po' gli facevo pena. Era uno dei momenti più bui della mia carriera e mi stavo giocando gli ultimi spiccioli rimasti al Casinò. Durante la puntata poi, non ricordo bene perché, mi fece parlare moltissimo.
pupo il padre fiorello al maurizio costanzo show
Era "affascinato" dalla storia di questo ragazzo che si stava autodistruggendo con il gioco d'azzardo. Quella sera vennero fuori anche delle storie che coinvolgevano il mio babbo Fiorello e Maurizio, che aveva il fiuto di un cane da tartufi, intuì subito che il mio babbo era un personaggio particolare e così cominciò ad invitare anche lui. Per due o tre anni, io ed il mio genitore, fummo spesso ospiti nel suo Show. Fu lì che mi vide Gianni Boncompagni e decise di farmi condurre, insieme ad Edvige Fenech, Domenica In. E così, la mia vita cambiò.
pupo al maurizio costanzo show 2
Fu al Maurizio Costanzo show che vennero fuori le migliori battute del mio babbo Fiorello. Ad un giornalista che gli chiese cosa pensava dell'AIDS, lui rispose: "Sono contrario".
Ad un altro che gli domandò se fosse contento che Gianni Boncompagni aveva detto che Pupo, suo figlio, era la risposta italiana a Sting, lui rispose: "l'importante è che questa Sting sia una cosa buona". Ed infine, quando gli chiesero, in un contesto di ricerca del significato delle parole se sapeva cosa volesse dire "ignifugo" lui, dopo averci pensato un attimo, disse: "io faccio i cazzi miei e non rompo i coglioni a nessuno". Adesso avrete capito perché Maurizio Costanzo lo aveva preso così tanto in simpatia.
PUPO pupo al maurizio costanzo show 3