Riccardo Torrescura per "la Verità"
federica mogherini
Ogni tanto, Federica Mogherini si ricorda di essere l' Alto rappresentante dell' Unione europea per gli Affari esteri e le politiche di sicurezza. Ieri, per esempio, si è resa conto che in Europa c' è qualche problemuccio con la gestione dei migranti. Sono settimane che, nel Vecchio Continente, il clima è di fuoco e lo scontro è feroce. Eppure, la Mogherini è sempre rimasta tranquilla e beata.
Juncker Mogherini
Mentre Emmanuel Macron insultava l' Italia e cianciava di «lebbra populista», il ministro degli Esteri dell' Ue se ne stava in silenzio. Anzi, in qualche occasione ha accuratamente evitato di immischiarsi. Il 13 giugno, per esempio, durante una conferenza stampa, si è rifiutata di rispondere ad alcune domande sui migranti, tanto che alcuni giornalisti italiani hanno lasciato la sala, indispettiti dalle pressioni dell' ufficio stampa.
MOGHERINI IN LACRIME
Dopo che i giornali di mezzo mondo hanno riportato l' episodio, la Mogherini si è affrettata a correggere il tiro con qualche dichiarazione di circostanza relativa alla nave Aquarius. «C' è un problema di rifinanziamento del Fondo europeo per l' Africa», ha detto, «un problema che ho sollevato varie volte con gli Stati membri e sul quale credo sia necessario attrarre l' attenzione, perché, e qui commento anche la vicenda dell' Aquarius, in mare la priorità è salvare vite, ma la vera soluzione è a terra, in Europa, con una solidarietà tra Stati, più forte ed efficace», ha concluso.
aquarius valencia
Un intervento fondamentale, non c' è che dire. Nei giorni seguenti non è andata meglio.
Gli Stati membri hanno continuato a scambiarsi mazzate, le navi delle Ong hanno continuato a solcare il Mediterraneo. Ma da Lady Pesc sono giunti soltanto bisbigli.
MOGHERINI IN LACRIME
Ci si potevano aspettare affermazioni roventi sulla nave Lifeline, che non solo ha messo in pericolo vite umane, ma si è pure permessa di attaccare vari governi europei. E invece niente: la Mogherini ha proseguito sulla sua linea, ovvero ha continuato a defilarsi. La Lifeline ha avuto tutto il tempo di giungere a Malta, gli Stati - pur bisticciando - hanno trovato una soluzione anche grazie alla caparbietà dell' Italia. Ma il commissario Ue non ha proferito verbo. O, meglio, si è deciso a parlare soltanto ieri, tramite una lettera inviata a Repubblica. Una simpatica missiva in cui ha ribadito il consueto concetto: bisogna dare più soldi all' Africa.
aquarius valencia
«Siamo partiti quasi da zero: fino al 2015 le migrazioni non erano un tema di politica estera per l' Unione europea», ha spiegato la signora. «In questi anni abbiamo stretto alleanze con i Paesi chiave per la rotta del Mediterraneo centrale e messo in campo con l' Onu progetti che iniziano a portare risultati, salvando decine di migliaia di vite e riducendo dell' 80 per cento gli sbarchi in Italia. Ora bisogna che questi primi risultati siano consolidati, con un maggiore impegno di tutti gli Stati membri».
FEDERICA MOGHERINI AL MARE A CAPALBIO
Non solo la Mogherini ha rivendicato successi non suoi (ad esempio la diminuzione degli sbarchi in Italia), ma ha pensato bene di ripetere la solita tiritera: «È facile invocare risultati dall' Europa, non fare la propria parte e poi lamentarsi che l' Europa non funziona», ha scritto. «L' Unione europea è ciò che ne facciamo: un capro espiatorio o il più efficace strumento per risolvere, insieme, i problemi che nessuno Stato da solo può affrontare».
mogherini e rohani
Ma certo, i signori di Bruxelles sono vittime di un astio immotivato. Dopo aver abbandonato l' Italia al suo destino per anni, adesso ci vengono a dire che «ciascuno deve fare la propria parte». E come, poi? Aumentando i soldi da devolvere ai governi africani, dopo i milioni che abbiamo versato inutilmente nell' ultimo lustro. Certo, se i denari venissero utilizzati come chiede l' Italia, pagare sarebbe finalmente utile. Il nostro Paese, tuttavia, la sua parte l' ha fatta eccome, anche contribuendo al pagamento di alcuni miliardi al turco Erdogan onde favorire gli interessi tedeschi.
zarif mogherini
Dunque, l' appello ad aprire il portafogli non va rivolto al nostro governo, ma agli Stati sedicenti amici che pretendono di darci lezioni di umanità. Solo che la Mogherini questo non lo dice. Forse, dopo tutto, è meglio quando la signora si dimentica di essere il commissario Ue. Tacendo, ci risparmia anche parecchie baggianate.