UN BOMBARDIERE RUSSO TU22 DISTRUTTO DAI DRONI UCRAINI A Soltsy
KIEV, 'NELLA NOTTE ABBATTUTI 23 DRONI RUSSI SU 32'
(ANSA) - Le forze ucraine hanno abbattuto la notte scorsa 23 droni kamikaze Shahed-136/131 su un totale di 32 lanciati dai russi: lo ha reso noto l'Aaeronautica militare di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. I droni sono stati lanciati dalla Crimea occupata e dal territorio russo, ha precisato l'Aeronautica, sottolineando che i velivoli senza pilota hanno preso di mira le regioni di Odessa e Dnipropetrovsk.
KIEV, LIBERATI 47 KM QUADRATI DI TERRITORIO VICINO BAKHMUT
(ANSA) - Le forze ucraine hanno liberato finora 47 chilometri quadrati di territorio vicino alla città occupata di Bakhmut, nell'est del Paese, di cui tre la settimana scorsa: lo ha reso noto su Telegram la viceministra della Difesa, Hanna Malyar. "Nel settore di Bakhmut, il nemico sta conducendo azioni difensive per frenare l'avanzata delle nostre truppe e sta tentando senza successo di riguadagnare il terreno perduto nelle aree di Klishchiyivka, Kurdyumivka, Ozaryanivka nella regione di Donetsk - ha aggiunto -. Abbiamo ottenuto qualche successo nell'area di Klishchiyivka".
KIEV, 'I RUSSI SONO SULLA DIFENSIVA A ZAPORIZHZHIA'
Bakhmut guerra russia ucraina
(ANSA) - "Il nemico è sulla difensiva nelle direzioni di Zaporizhzhia e Kherson. Continua a bombardare le posizioni delle nostre unità e obiettivi civili nelle regioni di Zaporizhzhia, Kherson e Mykolaiv, utilizzando attivamente le munizioni di sbarramento Lancet (droni, ndr)": lo ha reso noto su Telegram la viceministra della Difesa, Hanna Malyar. "Le forze di difesa ucraine continuano la loro offensiva nel settore di Melitopol. Nel corso dell'offensiva, le forze di difesa ucraine sono riuscite a raggiungere Novodanilovka e Novoprokopivka - ha aggiunto -. Stanno consolidando le loro posizioni. Il nemico a sud sta subendo perdite significative in termini di personale, armi ed equipaggiamento, spostando unità e truppe e utilizzando le riserve".
KIEV, GRANDE AVANZATA A SUD «KOLA LINEA DI DIFESA RUSSA» ZELENSKY LICENZIA IL MINISTRO
Estratto dell’articolo di Mauro Evangelisti per “il Messaggero”
Oleksii Reznikov al vertice di Ramstein della Nato
La rimozione era nell'aria: Oleksii Reznikov non è più il ministro della Difesa dell'Ucraina. L'ex avvocato e funzionario pubblico di 57 anni era stato protagonista di voci di corruzione, uno dei grandi mali del Paese, in particolare sui prezzi gonfiati delle divise. Di fatto già dimissionario, ieri è arrivata la conferma ufficiale: Zelensky ha annunciato nel discorso serale la sostituzione di Reznikov.
Al suo posto Rustem Umerov. «Oleksii Reznikov ha vissuto più di 550 giorni di guerra su larga scala. Credo che il ministero abbia bisogno di nuovi approcci e di altre forme di interazione sia con i militari che con la società». Rustem Umerov, nuovo ministro della Difesa, ha 41 anni, è capo del Fondo per la proprietà statale dell'Ucraina e proviene da una famiglia tartara di Crimea. Ma non c'è solo il rimpasto in corso a Kiev.
OLEKSII REZNIKOV VOLODYMYR ZELENSKY
«Abbiamo sfondato la prima linea dei russi a Sud, ora per loro sarà molto più difficile resistere». Da qualche giorno l'Ucraina sta non solo intensificando l'impegno e i sacrifici sul campo di battaglia, ma anche rivendicando sui media occidentali l'efficacia della controffensiva estiva. Stava passando, nelle ultime settimane, un messaggio pericoloso dal punto di vista di Kiev: l'avanzata dell'esercito ucraino non sta ottenendo risultati.
[…] Se viene alimentata questa narrazione, rischia di scemare il consenso dell'opinione pubblica nei vari Paesi che stanno dando sostegno economico e militare all'Ucraina («se calcoliamo e valutiamo tutti i pacchetti di assistenza, penso che abbiamo già ricevuto circa 100 miliardi di dollari dall'inizio dell'invasione su larga scala» ha detto proprio Reznikov).
Rustem Umerov
Da questo presupposto si sviluppa la controffensiva anche mediatica. L'altro giorno il presidente ucraino Zelensky ha ripetuto: nonostante quello che si dice, stiamo facendo importanti progressi a Sud. E ieri ha scritto su Telegram: «L'Ucraina ce la farà sicuramente». Ma la mossa più significativa è l'intervista rilasciata all'Observer da Oleksandr Tarnavskiy, generale di brigata che guida la controffensiva meridionale.
Ha spiegato che le forze ucraine hanno ormai sfondato la prima linea difensiva dell'esercito di Putin non lontano da Zaporizhzhia. È stato necessario molto tempo, per avanzare, perché serviva un «meticoloso sminamento». Ora si potrà procedere più rapidamente poiché «la seconda linea nemica è più debole» Secondo il generale Tarnavskiy «la Russia ha dedicato il 60 per cento del suo tempo e delle sue risorse alla costruzione della prima linea difensiva e solo il 20 per cento ciascuna alla seconda e alla terza, Mosca non si aspettava che le forze ucraine riuscissero a passare».
MARK MILLEY, LLOYD AUSTIN E OLEKSIY REZNIKOV A RAMSTEIN
[…] L'esercito di Putin però sta tentando delle contromosse. Ieri ha preso di mira di nuovo la regione di Odessa, in particolare il porto di Reni sul Danubio, vicino al confine non solo con la Moldavia ma anche con la Romania, Paese della Nato. La presidente moldava Maia Sandu ha condannato il «brutale attacco» e chiesto di ritenere Mosca «responsabile per ogni infrastruttura distrutta». Bucarest ha definito «ingiustificati» i raid.
Lloyd Austin Oleksii Reznikov.
In totale i russi hanno lanciato 25 droni Shahed, ma 22 sono stati abbattuti. I tre che non sono stati fermati hanno però ferito due civili e causato un incendio al porto di Reni. L'obiettivo dei russi è bloccare il corridoio del grano sul mar Nero, cioè la possibilità per gli ucraini di fare partire le navi con i cereali. E di questo parlerà oggi Erdogan, presidente della Turchia, che a Sochi, in Russia, incontrerà Putin. L'Ucraina, dopo che a luglio lo Zar non ha rinnovato il patto sull'esportazione del grano passando dal Mar Nero, ha trovato rotte alternative per trasportare i propri cereali.
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