1. CREMLINO, 'SE AVREMO INFORMAZIONI STUDIEREMO IL PIANO ZELENSKY'
putin zelensky macron
(ANSA) - La Russia studierà "attentamente" il piano per la pace in Ucraina che il presidente Volodymyr Zelensky presenterà questa settimana al presidente Usa Joe Biden e ai due candidati alla Casa Bianca, ma per ora non ha informazioni in proposito. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
"Se e quando qualche informazione emergerà da fonti ufficiali, ovviamente la studieremo attentamente", ha detto ai giornalisti Peskov, citato dall'agenzia Interfax. "Per ora ci sono molte informazioni diverse, comprese informazioni contraddittorie e inaffidabili e le trattiamo con grande moderazione", ha aggiunto.
2. RESPINTA LA PROPOSTA DI KIEV , NO ANCHE AL PATTO ONU PER IL FUTURO. A MOSCA DONNE IN PROTESTA
Estratto dell'articolo di Giuseppe Agliastro per “La Stampa”
MURALE BACIO PUTIN ZELENSKY 1
«Non prenderemo parte a summit del genere». La Russia chiude la porta al "vertice di pace" che l'Ucraina vuole organizzare a novembre, sulla scia di quello di giugno in Svizzera, a cui Mosca non era stata invitata. Kiev dice di auspicare la partecipazione del Cremlino ma dalla Russia arriva un secco "niet".
«È un'altra manifestazione di frode da parte degli anglosassoni e dei loro burattini ucraini», tuona la portavoce della diplomazia russa Maria Zakharova mentre il presidente ucraino Zelensky si prepara a presentare a Washington quello che chiama "piano per la vittoria" e continua a insistere per avere dagli Usa il permesso di colpire in Russia con missili a lungo raggio di fabbricazione occidentale.
volodymyr zelensky
Le posizioni di Mosca e Kiev non cambiano. Almeno a parole. Lo si capisce anche dalle dichiarazioni rilasciate sabato sera da Zakharova. La portavoce russa sostiene che l'obiettivo di un secondo summit sia promuovere «un ultimatum per la capitolazione» della Russia e «l'inapplicabile formula Zelensky»: cioè il "piano di pace" con cui Kiev punta a ripristinare la sua integrità territoriale e riavere tutti i territori di cui Mosca si è impossessata, armi alla mano, dal 2014 a oggi.
Il Cremlino – che ha invaso l'Ucraina due anni e mezzo fa – afferma di essere pronto a discutere «proposte veramente serie» che tengano conto della «situazione sul terreno». Ma pretende per intero le quattro Oblast ucraine di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk in parte occupate dalle sue truppe e dice pure di non voler trattare ora che i soldati di Kiev hanno lanciato un'offensiva nella regione russa di Kursk.
PUTIN ZELENSKY
Ieri Mosca ha opposto resistenza pure al "patto per il futuro" promosso dall'Onu. Ci si aspettava che il documento che dovrebbe in teoria tracciare a grandi linee la strada per «un futuro migliore» di un mondo piegato da guerra, povertà ed emergenza climatica, fosse approvato all'unanimità.
Il vice ministro degli Esteri russo, Vershinin ha invece presentato all'ultimo minuto un emendamento in cui affermava la prevalenza del "principio di non interferenza negli affari interni degli Stati". Un'iniziativa che ha subito ricevuto l'appoggio di Bielorussia, Corea del Nord, Iran, Siria. Ma che non ha comunque impedito l'approvazione di un documento in cui si toccano i temi più diversi, dall'istruzione alla parità di genere, dal disarmo alla lotta al cambiamento climatico: un progetto che il segretario generale dell'Onu, Guterres ha definito «un'opportunità unica» ma che alcune voci critiche ritengono nei fatti non abbastanza ambizioso. [...]
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