Marina Palumbo per www.lastampa.it
ESERCITO RUSSO IN UCRAINA
La capitale ucraina doveva cadere nel giro di pochi giorni, secondo i piani del Cremlino. Ma afflitta da errori tattici e sorpresa dalla resistenza ucraina, l'avanzata distruttiva dell’esercito di Vladimir Putin si è rapidamente bloccata e le sue forze si sono impantanate per la maggior parte di marzo alla periferia di Kiev. Da trincee, rifugi e nelle case occupate nell'area intorno a Bucha, un sobborgo occidentale di Kiev, i soldati russi hanno disobbedito agli ordini effettuando chiamate non autorizzate dai loro cellulari a mogli, fidanzate, amici e genitori a centinaia di chilometri dalla prima linea. Qualcun altro stava ascoltando: il governo ucraino.
le perdite dell esercito russo contro l ucraina, secondo le forze armate ucraine
Lo racconta il New York Times che ha ottenuto in esclusiva le registrazioni di migliaia di chiamate effettuate durante tutto il mese di marzo e intercettate dalle forze dell'ordine ucraine. I giornalisti hanno verificato l'autenticità di queste chiamate incrociando i numeri di telefono russi con le app di messaggistica e i profili dei social media per identificare soldati e familiari. Il Times ha trascorso quasi due mesi a tradurre le registrazioni, che sono state modificate per chiarezza e lunghezza.
pozdeev andrey yurievich soldato russo pentito
Le chiamate, fatte da dozzine di combattenti delle unità aviotrasportate e della Guardia nazionale russa, non sono state precedentemente rese pubbliche e offrono una visione dall'interno di un esercito allo sbando a poche settimane dall'inizio della campagna. I soldati descrivono una crisi di morale e una mancanza di equipaggiamento e affermano di essere stati ingannati sulla missione in cui si trovavano, tutte condizioni che hanno contribuito alle recenti battute d'arresto per la campagna russa nell'est dell'Ucraina.
soldati russi pentiti
Ecco alcune delle loro frasi:
«Siamo posizionati a Bucha»
«Putin è pazzo. Vuole prendere Kiev. Ma non riusciamo a farlo»
«La nostra offensiva è bloccata. Stiamo perdendo questa guerra»
«Metà del nostro reggimento è andato»
esercito russo
«Ci hanno dato ordine di uccidere chiunque vediamo»
«Quando torno a casa, lascio. Fanculo l’esercito»
«Cazzo. Ci sono cadaveri dappertutto sulla strada. Civili a terra ovunque. Siamo fottuti» «Sulla strada?» «Si»
«Tutto è stato maledettamente saccheggiato. Tutto l’alcool è stato maledettamente bevuto. E tutto il denaro preso. Lo sta facendo chiunque qui»
ESERCITO RUSSO 1
«Nessuno ci ha detto che stavamo andando in guerra. Ci hanno avvisato un giorno prima di partire»
«Dovevamo andare a fare una esercitazione per due o tre giorni»
«Non sapevo che sarebbe successo questo. Ci hanno detto che dovevamo partire per una esercitazione. Questi bastardi non ci hanno detto niente»
ESERCITO RUSSO 0
«Mamma, questa è la decisione più stupida che il nostro governo abbia mai preso, penso»
«Che cos’altro dicono? Quando finirà tutto questo Putin? Cazzo» «Lui dice che tutto sta andando secondo i piani e i tempi prestabiliti» «Si sbaglia gravemente».
«Non possiamo prendere Kiev, prendiamo solo dei villaggi e basta».
truppe russe su una nave a latakya 1 aprile
«Volevano fare tutto in un colpo qui e non ha funzionato così, cazzo»
«Vogliono solo fregare la gente in tivù, tipo: “va tutto bene, non c’è nessuna guerra, solo una operazione speciale” ma nella realtà è una fottuta guerra»
«Siamo in una posizione di merda, per così dire. Ci siamo spostati in difesa. La nostra offensiva è in stallo».
«Un sacco di paracadutisti si muovevano davanti a noi. Sono stati fottutamente colpiti»
PUTIN DISCORSO ALLA NAZIONE
«Le nostre forze armate ci hanno bombardato. Pensavano fossero dei fottuti khokhol... Pensavamo di essere finiti».
«Vanya, le bare continuano ad arrivare. Stiamo seppellendo un uomo dopo l’altro. Questo è un incubo»
PUTIN DISCORSO ALLA NAZIONE 3
«Li abbiamo detenuti, spogliati e abbiamo controllato tutti i loro vestiti. Poi si è dovuto decidere se lasciarli andare. Se li avessimo lasciati andare, avrebbero potuto rivelare la nostra posizione... Così è stato deciso di sparargli nella foresta». «Gli avete sparato?» «Naturalmente, gli abbiamo sparato». «Perché non li avete presi prigionieri?» «Gli avremmo dovuto dare da mangiare e non abbiamo abbastanza cibo neanche per mangiare noi, quindi…»
putin
«Mamma, non abbiamo visto un solo fascista qui... Questa guerra è basata su un falso pretesto. Nessuno ne aveva bisogno. Siamo arrivati qui e le persone vivevano una vita normale. Molto bene, come in Russia. E ora devono vivere negli scantinati. La vecchia signora che abitava vicino a noi doveva abitare in cantina. Riesci a immaginare?».