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    PIANO ZAR - PUTIN PROMETTE FINANZIAMENTI A PIOGGIA PER LA RICERCA SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: ''CHI DOMINERÀ QUESTO SETTORE SARÀ SIGNORE DEL MONDO'' - MA LA RUSSIA E' PIEGATA DALLA POVERTA'. UNA FAMIGLIA SU DUE PUÒ PERMETTERSI DI SPENDERE SOLO PER CIBO E VESTITI. SE SI VOTASSE OGGI ZIO VLAD ANDREBBE AL BALLOTTAGGIO


     
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    1 - PUTIN ACCELERA SULL' INTELLIGENZA ARTIFICIALE GRAZIE AI MILIARDI DEGLI SCEICCHI DEL GOLFO

    Giuseppe Agliastro per “la Stampa”

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    La Russia scommette sempre di più sull' intelligenza artificiale. Putin la considera fondamentale sia per l' esercito sia per l' economia e ieri ha dichiarato che «è necessario aumentare i finanziamenti per la ricerca» in questo settore. Putin non dà consigli. Ordina.

    Mosca si appresta quindi a moltiplicare i suoi investimenti nell' artificial intelligence e per raggiungere il suo scopo ha già ricevuto degli aiuti dall' estero.

     

    Stando a un documento in possesso del quotidiano liberale «Vedomosti», il Fondo federale russo per gli investimenti diretti (Rfdi) ha infatti incassato ben due miliardi di dollari da investitori di Asia e Medio Oriente, compresi alcuni importanti fondi sovrani e investimenti dagli Emirati.

     

    Non è una novità che Putin dia grande importanza all' intelligenza artificiale. «Chi dominerà questo settore sarà signore del mondo», aveva detto un anno e mezzo fa in un incontro con gli studenti ipotizzando una guerra combattuta da soli droni. Ieri il leader del Cremlino ha ribadito il suo pensiero intervenendo a una conferenza dedicata all' hi-tech. L' intelligenza artificiale - ha affermato - è un' area «chiave del futuro sviluppo tecnologico per il mondo intero» e «la Russia deve assicurarsi la sua sovranità in questo settore».

     

    putin nella libreria di salvini putin nella libreria di salvini

    Il presidente russo ritiene l' intelligenza artificiale imprescindibile in campo militare e in questi anni Mosca ha sviluppato diversi armamenti senza equipaggio, come i piccoli carri armati robotizzati Uran-9. Ma la tecnologia che simula l' intelligenza umana potrà essere sfruttata anche dalla famigerata polizia russa e le autorità intendono farne un uso sempre più diffuso.

     

    la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 15 la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 15

    Il sindaco di Mosca Sergey Sobyanin ha annunciato che entro fine anno sarà lanciata una gara per creare nelle strade della capitale russa «il sistema di riconoscimento facciale più vasto al mondo»: una rete di oltre 200.000 telecamere capaci di individuare persone sospette o accusate di reati. Una tecnologia simile potrebbe presto essere a disposizione anche dei singoli agenti. Secondo il capo del colosso statale delle tecnologie Rostec, Sergey Chemezov, i poliziotti delle principali città russe saranno presto dotati di speciali occhiali con sistemi AR (augmented reality) in grado di identificare i ricercati attraverso il riconoscimento facciale. Il timore però è che queste nuove tecnologie in stile Grande Fratello siano usate anche per riconoscere e perseguitare gli oppositori e coloro che partecipano alle manifestazioni antigovernative.

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    Gli investimenti del governo russo riguarderanno inoltre anche il settore medico.

    Tra le aziende in prima linea per beneficiare dei fondi statali ci sono infatti Oncobox, che si occupa di diagnostica e di selezione di farmaci per le patologie oncologiche, e Motorica, che realizza protesi di ultima generazione.

     

    IL TESSERINO IDENTIFICATIVO DELLA STASI CON IL NOME E LA FOTO DI VLADIMIR PUTIN IL TESSERINO IDENTIFICATIVO DELLA STASI CON IL NOME E LA FOTO DI VLADIMIR PUTIN

    Per sviluppare l' intelligenza artificiale ci vogliono ovviamente esperti e tecnici di primissimo piano. Putin lo sa bene e vorrebbe che i cervelli russi fuggiti all' estero tornassero in patria: «È importante - ha detto ieri il presidente russo - creare condizioni di lavoro confortevoli per gli sviluppatori di software, gli ingegneri, gli scienziati e gli specialisti che lavorano all' estero. Tra loro - ha sottolineato Putin - ci sono alcuni nostri compatrioti che tornerebbero volentieri in Russia».

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    2 - MA LA RUSSIA È PIEGATA DALLA POVERTÀ "LO STIPENDIO BASTA SOLO PER IL CIBO"

    Giuseppe Agliastro per “la Stampa”

     

    Le difficoltà economiche stanno mettendo a dura prova la Russia di Putin e la popolarità del suo leader. Mosca è sempre più potente sullo scacchiere internazionale, ma sul fronte economico interno appare come un gigante dalle gambe di argilla. Secondo l' istituto nazionale di statistica Rosstat, quasi una famiglia russa su due (48,2%) può comprare solo cibo e indumenti e non può permettersi spese non strettamente necessarie. Difficile rendersene conto passeggiando per le vie del centro di Mosca, piene di vetrine luccicanti. Ma basta spostarsi in provincia o in periferia per comprendere le sfide che una grossa fetta della popolazione russa è costretta ad affrontare ogni giorno.

     

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    A Kuzminki, un quartiere della semiperiferia Sud-orientale di Mosca, uscendo dalla metropolitana si nota subito l' insegna di un negozio: «Abbigliamento femminile. Tutto a 350 rubli». Cinque euro. Prezzi abbordabili e in sintonia con gli stipendi bassi. Artur, per esempio, fa l' operaio e guadagna 35.000 rubli al mese, circa 500 euro. «Ma per affittare il monolocale in cui vivo con mia moglie e i miei due figli ne spendo 22.000. In pratica - spiega - viviamo in quattro con 13.000 rubli al mese». Meno di 200 euro.

     

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    La situazione si aggrava per le giovani famiglie e per i pensionati: per queste due categorie la quota di coloro che possono permettersi solo l' indispensabile sale rispettivamente al 59,2 e al 57,9%. Anna ha quasi 80 anni e 37.000 rubli al mese di pensione. Circa 530 euro. «Non mi lamento. La mia pensione - dice - è molto alta. E poi non mi serve molto: il bucato lo faccio ancora a mano, non ho bisogno della lavatrice». A guadagnare relativamente bene è Igor, un tassista sulla cinquantina.

     

    «Incasso da 60 a 70.000 rubli al mese (900-1.000 euro) - racconta - ma tutto dipende da quanti clienti ho, per questo sto al volante 12 ore al giorno, anche il sabato e la domenica». Igor però ha scoperto da poco di avere un tumore. «Putin ha aumentato l' età per andare in pensione fino a 65 anni - si lamenta - e io forse manco ci andrò in pensione».

     

    La riforma delle pensioni

    vladimir putin fa judo 2 vladimir putin fa judo 2

    L' anno scorso il governo russo ha deciso di aumentare gradualmente l' età pensionabile da 55 a 60 anni per le donne e da 60 a 65 per gli uomini. La riforma è largamente impopolare in Russia, dove la speranza di vita è di 77 anni per le donne, ma di appena 66 per gli uomini.

     

    Anche l' immagine di Putin ne è uscita offuscata. La situazione sta lentamente migliorando dopo la batosta dovuta al crollo dei prezzi del petrolio e alle sanzioni per la crisi ucraina. Ma si tratta di un recupero troppo lento. Il 13,2% dei russi vive sotto la soglia di povertà di 12,8 dollari al giorno. Putin ha promesso di dimezzare questa quota entro il 2024, cioè prima di finire l' attuale mandato, ma secondo gli esperti del Brookings Institute il Pil dovrebbe crescere del 4,4% l' anno e non dell' 1,5% come adesso.

     

    Il leader russo continua a essere ammirato e osannato: la propaganda diffusa 24 ore su 24 dalla tv coglie perfettamente nel segno e la narrativa putiniana della Russia come grande potenza circondata da nemici spinge la gente a fare quadrato attorno al «comandante in capo». Ma qualcosa sta cambiando.

     

    Cresce il malcontento

    putin e il pescione putin e il pescione

    Stando a un sondaggio del centro demoscopico statale Vtsiom, il 65,8% dei russi approva l' operato di Putin. Una cifra di tutto rispetto. Ma un anno e mezzo fa a promuovere le azioni di Putin era l' 82% della popolazione. Il leader del Cremlino è stato rieletto nel marzo del 2018 con un vero e proprio plebiscito: quasi il 77% dei russi ha votato per lui.

     

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    Si tratta di risultati gonfiati dai soliti brogli elettorali, ma che comunque rispecchiano la volontà dei russi. Ora però, a poco più di un anno dal trionfo elettorale, Putin è in calo.

    Una ricerca ripresa dalla testata online Rbk indica che se si tornasse alle urne adesso solo il 48% dei russi voterebbe per lui. Lo «zar» probabilmente sarebbe rieletto lo stesso, ma dopo un ballottaggio impensabile fino a poco tempo fa.

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