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    “PUTIN LO APPLAUDE? ALLORA NON PUÒ ESSERE BUONO” – BIDEN METTE UNA PIETRA TOMBALE SUL PIANO DI PACE PROPOSTO DA “PECHINO”: “L’IDEA CHE LA CINA NEGOZI IL RISULTATO DI UNA GUERRA TOTALMENTE INGIUSTA PER L’UCRAINA NON È RAZIONALE. NON HO VISTO NULLA NEL PIANO CHE INDICHI LA PRESENZA DI QUALCOSA CHE SAREBBE UN BENEFICIO PER CHIUNQUE ALTRO, OLTRE LA RUSSIA” – A NON PIACERE SONO L’ACCENNO ALL’INTEGRITÀ TERRITORIALE (OGNI RIFERIMENTO A TAIWAN È CASUALE) E IL RICHIAMO A… 


     
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    Estratto dell'articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

     

    joe biden xi jinping g20 bali joe biden xi jinping g20 bali

    «L’idea che la Cina negozi il risultato di una guerra totalmente ingiusta per l’Ucraina non è razionale». È netta la bocciatura che il presidente Biden ha fatto del “piano di pace” di Pechino, durante un’intervista con la Abc. Questo non significa che il collega Xi Jinping non possa svolgere un ruolo costruttivo per fermare il conflitto, anzi. Il punto di partenza, però, è assumere una posizione più neutrale e responsabile, non fornire armi alla Russia, smettere di appoggiare l’alleato Putin e fare pressione su di lui per convincerlo a ritirare le truppe, cercando una soluzione negoziata, giusta ed equa.

    xi jinping vladimir putin a samarcanda xi jinping vladimir putin a samarcanda

     

    La Cina avrebbe il potere di favorire la svolta, se decidesse che la guerra è troppo dannosa per i suoi interessi economici e i rapporti commerciali con Europa e Usa, ma per farlo deve abbandonare la linea seguita da quando durante le Olimpiadi invernali di Pechino aveva siglato “un’alleanza senza limiti” col Cremlino, per sfidare insieme le democrazie.

     

    Biden ha spiegato così il suo scetticismo sul passo di Xi: «Putin lo applaude, quindi come può essere in alcun modo buono?». Quindi ha aggiunto: «Non ho visto nulla nel piano che indichi la presenza di qualcosa che sarebbe un beneficio per chiunque altro, oltre la Russia, se fosse applicato».

     

    xi jinping joe biden xi jinping joe biden

    […]anche gli europei più disponibili notano che il piano di Pechino accenna a sovranità e integrità territoriale, ma lo fa pensando al Tibet, lo Xinjiang, e magari alle mire su Taiwan. Sono però positivi i propositi di riprendere i negoziati, l’applicazione del diritto internazionale per la protezione dei civili, lo scambio dei prigionieri di guerra, il sostegno all’Aiea per garantire la sicurezza delle centrali nucleari, il rifiuto dell’impiego di armi atomiche, biologiche e chimiche, la prosecuzione dell’accordo sul grano.

     

    JOE BIDEN XI JINPING JOE BIDEN XI JINPING

    Sono invece inaccettabili il richiamo alla logica dei blocchi, che serve solo a rilanciare la retorica russa per giustificare l’invasione come azione preventiva, contro una minaccia occidentale inesistente; la cessazione delle ostilità senza ritiro russo, per congelare le conquiste territoriali di Mosca; l’opposizione alle sanzioni unilaterali, cioè quelle di Usa, Ue, Giappone, adottate fuori dal Consiglio di Sicurezza perché Putin le impedirebbe col veto.

     

    vladimir putin xi jinping a samarcanda vladimir putin xi jinping a samarcanda

    La stabilità della catena degli approvvigionamenti è intesa come gli effetti negativi su energia, finanza, trasporti, commercio, che non nascono dalle sanzioni, ma dalla decisione sovrana e legittima di ridurre la dipendenza da un paese che ha dimostrato la sua totale inaffidabilità. Insomma un piano filorusso, perciò bocciato da Biden.

    BIDEN XI JINPING BIDEN XI JINPING

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