Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”
john allen
Mentre molti europei si interrogano se e quando scoppierà la guerra in Ucraina, per John Allen, presidente del Brookings Institution, il maggiore think tank Usa, ed ex comandante delle forze Nato in Afghanistan, il conflitto è per molti aspetti già iniziato.
Generale, come valuta gli avvertimenti dell'Amministrazione Biden che l'invasione russa potrebbe iniziare a giorni e che non è escluso che Kiev sia bombardata?
«Innanzitutto bisogna ricordare che l'Ucraina non costituisce alcuna minaccia per la Russia e che questa crisi è artificiosamente creata da Putin e dagli oligarchi.
Possiamo fare speculazioni su un attacco sulla capitale ma solo i russi lo sanno. Se intendono compiere un'operazione decisiva nel "dominio fisico" per abbattere ogni resistenza ucraina rapidamente, la logica può indicare un attacco per "decapitare" il "comando e controllo".
Biden Putin
Non so cosa faranno ma ricordiamo che l'Ucraina è già sotto attacco da mesi nel dominio cibernetico e in quello dell'informazione. Nel XXI secolo le guerre si combattono in domini multipli e quello fisico, tradizionale, con gli aerei che sganciano bombe, i missili, i carri armati, le navi è solo uno di essi.
Per molti aspetti i domini chiave dei conflitti del XXI secolo sono l'informazione (per controllare la narrazione) e il cyberspazio, sfruttando il fatto che i Paesi sviluppati dipendono da esso per la coesione sociale e la qualità della vita (servizi medici, transazioni finanziarie, autostrade, aeroporti)».
vladimir putin emmanuel macron.
La strategia di Biden di rivelare in modo aggressivo l'intelligence sui piani russi è senza precedenti, forse dalla crisi dei missili a Cuba. È un deterrente sufficiente?
«I russi hanno creduto a lungo di poter operare impunemente nei domini cibernetico e dell'informazione. Hanno cercato per anni di destabilizzare le democrazie, inclusi Usa e Italia.
Adesso gli Stati Uniti stanno contestando la Russia in questi spazi. Non intendiamo intervenire nel dominio fisico per conto degli ucraini, ma non permetteremo che i russi agiscano impunemente negli altri due.
XI JINPING E VLADIMIR PUTIN
Sotto alcuni aspetti questa strategia non ha precedenti se paragonata alle azioni che avremmo intrapreso nel XX secolo ma questo è un conflitto multi-dominio del XXI secolo».
Gideon Rachman sul «Financial Times» pone il dubbio se si stia negoziando con «Putin il razionale» o con «Vlad the Mad» (il pazzo).
«Non penso che Putin sia instabile, irrazionale o pazzo, è un errore giudicarlo tale. Putin capisce l'Occidente probabilmente meglio di quanto noi capiamo lui. Solo lui sa che cosa funziona come deterrente.
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Primo, è chiaro che il suo intento è di aumentare la sua influenza rispetto al suo '"estero vicino": non vuole che l'Ucraina diventi un'altra postazione Usa o occidentale al confine russo che potrebbe, secondo lui, destabilizzare nel tempo la sua capacità di governo in Russia.
UCRAINA - LE FORZE IN CAMPO
Secondo, vuole avere voce nell'architettura di sicurezza dell'Europa ma dal 2014 quando la Russia ha separato la Crimea dall'Ucraina si è chiusa la possibilità di dialogo su questo. Ha minato la nostra capacità di parlare con una sola voce sulla sicurezza europea e alcuni partner europei hanno visioni diverse sulla possibilità che usi il gas contro l'Europa e su come reagire.
Ma alla fine scommetto che se Putin invaderà l'Ucraina e se vedremo molti morti militari e civili e se i russi causeranno in pieno inverno migliaia di rifugiati, non ci saranno tanti governi europei ambivalenti sulle sanzioni universali contro Putin e la Russia.
Penso che un altro suo obiettivo sia separare gli Usa dall'Europa e dalla Nato. Se invade l'Ucraina sarà controproducente per lui. Un attacco potrebbe aumentare l'orientamento e l'impegno americano verso l'Europa».
incontro virtuale joe biden vladimir putin
Quali sono i rischi dell'alleanza tra Cina e Russia?
«Non penso ci siano dubbi che entrambi questi governi autoritari vogliano ridurre l'influenza americana nel mondo e stiano lavorando sia separatamente che insieme a tal fine. In questo rapporto ridefinito la Russia è il "partner junior".
E dato il testo della dichiarazione congiunta sino-russa in cui la Cina appoggia le richieste di Mosca in Europa e condanna l'espansione della Nato, bisogna aspettarsi che un'invasione russa dell'Ucraina dovrebbe prima essere approvata dal partner senior: la Cina.
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Quindi bisogna chiedersi: anche la Cina dovrebbe essere ritenuta responsabile? Ma non dirò mai che questa è una nuova Guerra fredda. È facile usare vecchi nomi ma la Guerra fredda era dominata dal potenziale di uno scontro termo-nucleare. Questa è una nuova era di contese.
Qualunque cosa accada avremo bisogno di relazionarci alla Cina e alla Russia, ma ciò non vuol dire che le democrazie liberali possano andare avanti come se niente fosse dopo un'aggressione all'Ucraina - che peraltro aumenterà inevitabilmente l'attenzione americana verso l'Asia Orientale e Taiwan».
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