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QUAL È IL DESTINO DELL'ITALIA ALL’INTERNO DELLO SCACCHIERE EUROPEO? MA SOPRATTUTTO: QUALE SARÀ IL FUTURO DELL'UNIONE? A QUESTE DOMANDE, SI È CERCATO DI RISPONDERE NELLA SEDE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA, LA NEONATA ASSOCIAZIONE IL TIMONE, PRESIEDUTA DA GIANCARLO CREMONESI

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Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

C. Moz. per il Messaggero

 

Qual è il destino dell' Italia all interno dello scacchiere europeo? E in che modo vi si inserisce lo sviluppo nazionale, la crescita dei giovani, l' occupazione e il mondo delle imprese? Ma soprattutto: Quale sarà il futuro dell'Unione? A queste domande, si è cercato di rispondere nella sede della Camera di Commercio di Roma dove la neonata associazione Il Timone, presieduta da Giancarlo Cremonesi, ha chiamato politici, imprenditori ma anche uomini di cultura a dibattere dello stesso tema: cercare soluzioni concrete e realizzabili in un futuro prossimo.

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Dall' utilizzo dei fondi europei all' approccio nei confronti dei dazi, dall' importanza di riportare politicamente l' Italia protagonista a Bruxelles alla necessità di rinegoziare i criteri per il trattamento dei migranti senza ledere il principio dell' accoglienza.

 

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Soluzioni pratiche a problemi complessi che partendo dall' Unione europea hanno toccato anche il governo italiano e le condizioni della Capitale. A discuterne sotto la regia del vice direttore dell' Ansa, Stefano Polli sono stati Andrea Ronchi, già ministro per le Politiche comunitarie, Lorenzo Cesa eurodeputato del Ppe e Giuseppe Pecoraro, ex prefetto di Roma. Tra i presenti, anche Roberto Grappelli, ex Ad Atac e Nicolò Rebecchini, presidente Acer.

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