Estratto dell'articolo di Gianmaria Canè per www.corriere.it
ATTACCO HACKER AL SITO DI FEDERPRIVACY
«È impensabile che chi protegge i dati degli altri non protegga i propri». Firmato Alpha Team, un collettivo di hacker non ai primi attacchi che il 13 novembre, e per due giorni, ha violato il sito di Federprivacy, associazione italiana dei professionisti che si occupano di privacy e sicurezza informatica, attuando un «defacing», lo «sfregio» (tradotto letteralmente dall'inglese, ndr) hacker che consiste nel sostituire la homepage del sito con un'immagine simbolo e un messaggio del gruppo. Il tutto con una perversa ironia: mostrare che tutti, anche i professionisti del settore, sono vulnerabili.
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L’attacco al sito Federprivacy, tornato raggiungibile il 16 novembre, ha permesso ad Alpha Team di fare una copia di due database, un backup completo del server e degli indirizzi email tra la posta ricevuta e inviata, la modifica delle password delle mail e quella di X, Instagram, LinkedIn e Zoom.
La cyber-gang ha scritto: «Dimostriamo che chi si occupa di vendere o promuovere beni o servizi per la sicurezza dei dati non protegge a sua volta i dati che ha in custodia da altri. E questo è grave, perché un’associazione come Federprivacy raccoglie molte decine di migliaia di euro ogni anno dagli iscritti e non può non proteggere i loro dati investendo un po’ di quel denaro nella sicurezza che tanto declamano proponendo i loro servizi?» [...]
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