Estratto dell’articolo di Ettore Boffano per “il Fatto quotidiano”
Marella Caracciolo Agnelli
Un autista, oggi, può raccontare, addirittura più di un maggiordomo o della cameriera particolare, la vita e le abitudini di una benestante. Spiegando, soprattutto, dove la signora si faceva portare, quando e come, quanto si fermava nelle sue tante case e nelle sue residenze e, infine, dove trascorreva la maggior parte della sua esistenza. E altrettanto possono fare dei piloti d’aereo e o di elicottero, assieme ai piani di volo dei loro viaggi, soprattutto quando hanno l’incarico di condurre i velivoli privati di una ricca famiglia.
Marella Caracciolo Agnelli
E sono almeno tre gli autisti che il legale di Margherita Agnelli, Dario Trevisan, ha indicato nella sua memoria nella causa civile che ha intentato a Torino contro i suoi figli John, Lapo e Ginevra Elkann.
Rivendicando l’eredità della madre Marella Caracciolo e […] quella di suo padre, Gianni Agnelli. Chiedendo in particolare, al Tribunale di Torino, di dichiarare la falsità della residenza svizzera di Marella e la nullità sia dei testamenti del “Signor Fiat”, sia dei patti siglati a Ginevra nel 2004 con i quali rinunciava a pretese future sul patrimonio dei genitori.
MARGHERITA AGNELLI
I loro nomi sono inseriti anche nell'elenco di testimoni contenuto nell’esposto penale alla Procura subalpina che ricalca molte parti del processo civile e che […] ha portato all’apertura di un fascicolo per reati fiscali nei quali sono indagati […] John Elkann, […] Gianluca Ferrero […] e il notaio Urs von Grunigen […]
Fanno parte di una dozzina di membri del personale delle varie dimore italiane della dinastia Agnelli (Villar Perosa, Villa Frescot a Torino e l’attico davanti al Quirinale a Roma): almeno uno degli autisti potrebbe essere già stato sentito dalla Guardia di Finanza e dai pm, che dovranno poi vagliarne l’attendibilità, aldilà di quanto sostenuto nelle memorie di Margherita.
JOHN ELKANN E MARGHERITA AGNELLI
Gli autisti erano dipendenti o direttamente di Fca Security o di Orione, società legate all'ex gruppo Fiat: che si occupavano di sicurezza e della mobilità dei dirigenti dell’azienda ma anche di esponenti della Famiglia. Almeno uno di loro, “ha attestato e potrà confermare come fosse lui stesso a trasferire in auto le infermiere di fiducia della signora presso le case di villeggiatura in Svizzera, partendo dalla residenza Italiana”.
Gli autisti, infine, potrebbero confermare l’effettiva durata di quei soggiorni elvetici della signora, poiché è probabile che si fermassero anch'essi al Lauenen, nel cantone di Berna, dove Marella Caracciolo viveva nello chalet di sua proprietà. “A lei – infatti – erano intestate in Svizzera una Jeep Renegade del 2018 e una Fiat Panda del 2013”, ma per le sue gravi condizioni di salute (era affetta dal morbo di Parkinson) “tali autovetture non potevano essere utilizzate dalla signora”.
I DOCUMENTI CONTESTATI DA MARGHERITA AGNELLI SULLA CESSIONE DELLE QUOTE DELLA DICEMBRE A JOHN ELKANN
Ma sull’effettiva residenza […] in terra elvetica, il legale di Margherita ha già prodotto da tempo una minuziosa ricostruzione della sua vita dal 2003, dopo la morte del marito, sino alla sua scomparsa, il 23 febbraio 2019. Un dossier elaborato da un investigatore svizzero, Andrea Galli, della Swiss East Affairs, che ha studiato trasferte, viaggi e permanenze di Marella nelle case italiane di Villar Perosa, Torino e Roma, a Lauenen e in Marocco, nel suo riad di Marrakech.
Il risultato è che, a detta di Galli, “la signora al cento per cento non ha mai trascorso in Svizzera più di due mesi ogni anno: perlopiù a luglio ed agosto”. Il resto lo trascorreva a Torino o in Marocco”. Numeri ben lontani da quei sei mesi più tre giorni che sono necessari per la residenza estera […]
JOHN ELKANN
[…] Il lavoro dell'investigatore privato è finito nella memoria civile di Margherita presentata nella causa che ha aperto a Torino contro i figli, ma molte delle indicazioni di Galli sono adesso anche all’attenzione anche dei pm e della Guardia di Finanza, dopo l’esposto penale avviato sempre nella città della Mole dalla figlia dell'avvocato.
Nella memoria, Dario Trevisan chiede l’esibizione dei piani di volo di due elicotteri, registrati con le sigle I-FACM e I-TAIF, entrambi riconducibili a società che gestiscono la flotta privata della famiglia Agnelli (o, a quell'epoca, della ex Fiat-fca), così come i due jet privati, identificati con le sigle 9H-FCA e I-AFIT/9H-FCB, e di ascoltare i piloti che si sono alternati in quegli anni alla loro guida. […]
MARELLA CARACCIOLO IN AEREO CON MARGHERITA, EDOARDO E DI SPALLE GIANNI AGNELLI
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