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    QUAL È PIÙ SALUTARE TRA ACQUA LISCIA E GASSATA? - NON C'È MOLTA DIFFERENZA TRA LE DUE, ANCHE SE QUELLA NATURALE È PIÙ CONSIGLIATA PER CHI HA PROBLEMI DI REFLUSSO GASTROESOFAGEO - QUELLO CHE PUÒ FARE LA DIFFERENZA È LA QUANTITÀ DI MINERALI: L'ACQUA CON MINOR CONCENTRAZIONE DI SALI DISCIOLTI È ASSORBITA MOLTO VELOCEMENTE DALL’ORGANISMO E ALTRETTANTO VELOCEMENTE VIENE FILTRATA DAI RENI. PROPRIO PER QUESTO, ANDREBBE BEVUTA DA…


     
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    Dal “Corriere della Sera – Salute”

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    Quando bevo acqua gassata mi sembra molto dissetante, ma se bevo la liscia vado più spesso in bagno. Quale è migliore per la salute?

     

    Risponde Elena Dogliotti, biologo nutrizionista e supervisore scientifico per Fondazione Veronesi”

     

    L’acqua è acqua, l’importante è garantirsi una corretta idratazione. Il modo più semplice per capire se stiamo bevendo a sufficienza è controllare che il colore delle urine durante il giorno sia sempre chiaro. L’acqua liscia può essere preferibile per chi ha problemi di reflusso gastroesofageo (scegliendo quella del rubinetto siamo anche più sostenibili).

     

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    L’acqua gassata può essere percepita come più dissetante e gradevole, sia per azione delle bollicine di anidride carbonica sulle papille gustative, che danno una sensazione di freschezza, sia per la piccola quantità di acido carbonico che viene prodotto, che stimola piacevolmente le terminazioni nervose.

     

    La scelta tra acqua gassata e liscia è dunque una questione di gusto e «sensazioni» personali. Quello che può fare la differenza nella diuresi (quantità di urina prodotta al giorno) e negli apporti nutrizionali è la scelta tra oligo- e mediominerale. L’acqua che beviamo si definisce minimamente mineralizzata se la concentrazione di minerali non supera i 50 mg/l, oligominerale se è compresa tra 50 mg e 500 mg/l, mediominerale tra i 500 e i 1.500 mg/l.

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    L’acqua con minor concentrazione di sali disciolti è assorbita molto velocemente dall’organismo e altrettanto velocemente viene filtrata dai reni, con effetto di «diluente» delle sostanze che devono essere eliminate. Se i sali sono concentrati, questa azione è più lenta.

     

    Per i lattanti alimentati con latti formulati in polvere l’indicazione è di utilizzare acque minimamente mineralizzate; per chi soffre di calcoli renali la scelta ricade spesso su acque oligominerali o minimamente mineralizzate, ma in realtà secondo diversi studi anche un’acqua ricca di calcio e bicarbonato può aiutare a prevenire la formazione di calcoli. Per chi soffre di ipertensione è indicata un’acqua oligominerale che favorisce la diuresi e l’eliminazione del sodio in eccesso, responsabile dell’aumento della pressione.

     

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    Per chi ha carenza di calcio o ne ha maggiore fabbisogno (bambini, anziani, donne in menopausa o allattamento), oltre alle classiche fonti alimentari da cui è altamente disponibile, si può considerare un’acqua mediominerale, meglio se con concentrazioni di bicarbonato di calcio superiori a 200 mg/l. L’importante è ricordarsi di bere regolarmente, scegliendo l’acqua che più si adatta al proprio gusto e alle proprie esigenze.

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