Fabrizio Roncone per 7 – Corriere della Sera
fabrizio roncone
Un altro francamente strepitoso è il professor Massimo Cacciari. Lo è di certo quando va in tivù, ospite di qualche talk show.
Resiste dieci minuti, a volte arriva a dodici. Un paio di interventi, un paio di blocchi pubblicitari. Poi, esplode. Regolarmente esplode. Letteralmente esplode.
Urla e insulta i suoi interlocutori e la collera arriva a trasfigurarlo. Il conduttore di turno sorride placido: il filosofo è partito, tutto previsto nel pacchetto.
MASSIMO CACCIARI GIULIA BONGIORNO
Del resto, il cedimento nervoso è uno dei suoi due unici vezzi. Ma l’altro, quello di tingersi i capelli di nero, di un nero seppia da diciottenne pakistano - vezzo non accertato però assai probabile, vista la barba con i colori del sale e del pepe - è certamente meno interessante.
CACCIARI GIORDANO
E’ la deflagrazione nervosa che affascina, che funziona. Un frullato delizioso: quegli occhi di colpo strabuzzati e però, fino a qualche secondo prima, tutti lì ad ascoltare il pensiero politico e profondo dello studioso formatosi con Nietzsche, Heidegger e Wittgenstein, che ha indagato su Dio e sull’Europa, sulla classe operaia e sulla borghesia, autore di libri magnifici - l’ultimo, per Einaudi, è un saggio sull’Umanesimo: “La mente inquieta” - deputato del Pci, eurodeputato, tre volte sindaco della sua Venezia, un’allergia da bolle al buonismo fru fru, a 74 anni ancora snob al punto giusto, erre alla francese, giacche di tweed, appassionato di tarocchi, leggermente superstizioso, fortemente sospettato di essere un formidabile seduttore (nella leggenda, il pettegolezzo che lo vede essere stato amante di Veronica Lario in Berlusconi: pettegolezzo sempre respinto giù nel pozzo della volgarità e dell’invenzione gossippara).
CACCIARI Manna e Cacciari
Dice: “Burbero, io? Assolutamente no. Forse un po’ severo”. Si piace moltissimo. “Avevo 13 anni quando comunicai ai miei genitori che avrei fatto il filosofo”. Prima di iniziare ad urlare, sempre con un pensiero netto. “Salvini mi fa schifo”.
Ma appunto: poi urla. L’elenco degli azzannati è lungo: da Giorgia Meloni a Daniela Santanché, da Mario Giordano a Giulia Bongiorno, da Peter Gomez ad Alfonso Bonafede.
Minaccia di alzarsi ed andarsene. Qualche volta l’auricolare se lo strappa davvero. Un giorno, dopo aver sbroccato, confessò: “Il mio stato d’animo è chiuso in una generale delusione, stretto da una profondissima amarezza”. Poi proseguì a parlare del Pd citando Emanuele Kant.
Manna e Cacciari cacciari vs giuli a carta bianca 2 MASSIMO CACCIARI CACCIARI MASSIMO CACCIARI MASSIMO CACCIARI GIULIA BONGIORNO MASSIMO CACCIARI Manna e Cacciari CACCIARI DITO MEDIO Cacciari e l'acqua di rubinetto