Stefano Agresti per il “Corriere della Sera”
diletta leotta antonio conte
Il calcio è più povero, come il mondo del resto: dodici club provano a evitare il tracollo finanziario tuffandosi nella Superlega, gli stipendi dei giocatori vengono pagati a singhiozzo, presidenti e direttori sportivi annunciano il mercato meno ricco della storia. Un disastro, insomma, che non risparmia nessuno. O quasi. Antonio Conte, lui, va avanti per la sua strada, come se tutto fosse uguale a quindici mesi fa. Prima ha mollato l' Inter, quasi indignato perché Zhang - che si è dovuto confrontare con le proibizioni del governo cinese oltre che con il Covid - gli ha spiegato di non potergli acquistare i campioni desiderati, ma anzi di doverne cedere qualcuno di quelli in organico.
antonio conte prima e dopo
Poi ha fatto saltare la trattativa con il Real Madrid, il club più titolato del pianeta. Respinto da Allegri, che ha preferito la Juve, il presidente Perez ha puntato proprio su Conte, il quale già una volta era stato vicino ai Blancos, salvo subire il veto dello spogliatoio. La panchina gli è stata offerta di nuovo, ma di fronte alle richieste di Antonio perfino un dirigente navigato come Florentino, che nel calcio ne ha viste di tutti i colori, ha strabuzzato gli occhi: meglio Ancelotti, sa accontentarsi.
ANTONIO CONTE COME GERVINHO
L' ultimo no Conte lo sta facendo recapitare al Tottenham, che ha scelto Paratici come direttore sportivo e avrebbe voluto l' ex allenatore dell' Inter assieme a lui (a conferma che, se Antonio non è mai tornato alla Juve, il problema era la coesistenza impossibile con Agnelli e non con gli altri dirigenti). Ci ha riflettuto qualche giorno, Conte, ma adesso sembra deciso a opporre un nuovo rifiuto. Il motivo? Si può sintetizzare così: ho lasciato l' Inter perché non si rafforza, come posso andare in un club che non è competitivo in Premier e uscirà indebolito dal mercato?
antonio conte
Eppure il presidente Levy ha provato in ogni modo a convincerlo: un' offerta economica ricca e il tentativo disperato di fermare Kane, intenzionato a cambiare aria. Il fatto che stia saltando l' operazione Conte-Tottenham ha creato ansia perfino alla Lazio, perché qualcuno ha recapitato a Lotito il seguente messaggio: Sarri ancora non firma il contratto che gli hai proposto perché Paratici lo vuole a Londra. In realtà l' accordo definitivo tra il club romano e il Comandante potrebbe arrivare in queste ore.
ANTONIO CONTE E CARLO TAVECCHIO - LA FIRMA SUL CONTRATTO
Come passerà dunque Conte la prossima stagione? Se non si libererà qualche panchina che riterrà degna di lui (c' è una remota ipotesi Psg), resterà a casa. Pensando che i presidenti sono tutti incapaci perché, come ha dichiarato a Dazn, «un' azienda dovrebbe scegliere me, sono un vincente e una garanzia sul piano lavorativo e umano». Il problema, in realtà, è il contrario: non sono le aziende che non lo scelgono, ma lui che le rifiuta. Guai però dirgli che ha il difetto di essere troppo esigente: «Chi dà sempre il massimo per il posto in cui lavora non può avere grandi difetti. Ecco, io forse sono troppo onesto. Ma questo lo volete chiamare difetto?».